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In Ue scontro Renzi-Ppe su flessibilita'. Juncker ora rischia

Mercoledì, 02 Luglio 2014
- Strasburgo, 2 lug. - Nel giorno in cui prende il via il semestre di presidenza italiana in Europa, il fronte rigorista, con il Ppe in testa, sferra un attacco frontale al presidente del consiglio, con il premier olandese Mark Rutte in prima linea: la stabilita' non si tocca, e' il ragionamento di Rutte a un quotidiano. Anzi, l'Olanda assieme a Berlino e' riuscita a sventare il piano di Parigi e Roma per tornare alle politiche di indebitamento. Parole che rimettono in discussione l'accordo politico sull'elezione di Jean Claude Juncker alla presidenza della Commissione. La reazione di Renzi tarda ad arrivare. Appena giunto a Strasburgo, il presidente del consiglio punta tutto sulle parole chiave del futuro, del coraggio, dell'orgoglio e della semplicita', intesa come semplificazione dei processi decisionali europei. Ci pensa allora l'Europarlamentare tedesco del Ppe, Manfred Weber, a spiegare: "I debiti non creano il futuro, lo distruggono. e di tempo per le riforme ne abbiamo gia' dato troppo". Parole che sortiscono l'effetto di un pugno nello stomaco al presidente Renzi che, nella replica, scandisce: "Non prendiamo lezioni da chi, proprio in questa aula, ha ottenuto non la flessibilita', ma lo sforamento del tetto" fissato nel patto di stabilita'. "L'Italia non teme i giudizi", ha avvertito Renzi, "ma i pregiudizi". Stando cosi' le cose, ritorna in forse l'accordo su Juncker al Consiglio Europeo. Accordo raggiunto nell'ultima assise dei capi di stato e di governo, meno di una settimana fa. In quell'occasione, Renzi era stato chiaro: non avrebbe sostenuto Juncker se nell'accordo non fosse stato inserita la formula sulla flessibilita' nell'applicazione dei parametri del patto per i paesi impegnati nelle riforme. E non appare nemmeno casuale che, durante il suo discorso (a braccio) Renzi si sia preso alcuni minuti degli scarsi 20 per elogiare la Gran Bretagna senza la quale "non ci sarebbe Europa". Riferimento alle minacce reiterate di Cameron su un'uscita del Regno Unito dall'Ue proprio legata all'elezione di Juncker. .
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Riforme: Boschi, su immunita' possibili modifiche in Aula

Mercoledì, 02 Luglio 2014
- Roma, 2 lug. - "Tutto e' sempre possibile in Aula". E' la risposta ai giornalisti del ministro Maria Elena Boschi, di fronte all'ipotesi di modifiche all'articolo sulle immunita' dei nuovi senatori approvato in Commissione affari costituzionali in modo da lasciare intatto l'attuale art.68 della Costituzione. "Con i relatori ragioniamo sempre di tutto", ha aggiunto Boschi. Il Senato esercita con la Camera la funzione legislativa per le leggi di revisione costituzionale e per le altre leggi costituzionali, per le altre leggi costituzionali, prevede l'emendamento dei relatori approvato dalla commissione. Ma anche per le leggi di attuazione delle disposizioni della Costituzione in materia di referendum popolare, per le leggi che autorizzano la ratifica dei trattati che riguardano l'appartenenza dell'Italia all'Ue, per le leggi che attuano l'art.117, secondo comma lettera P (legge elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di comuni, province e citta' metropolitane), per la legge di cui all'art.122 della nostra Carta che riguarda il sistema di elezione, il numero e i casi di ineleggibilita' e incompatibilita' del presidente e degli altri componenti della giunta elettorale, nonche' dei consiglieri regionali. Solo la Camera vota le altre leggi ordinarie che il senato puo' proporre di modificare, ma sulle quali la parola definitiva resta alla camera politica. Per i disegni di legge che riguardano le materie previste nel Titolo V della Costituzione, ora regolate da una legislazione concorrente fra Stato e Regioni, il nuovo senato che rappresenta le istituzioni territoriali,'ha piu' voce in capitolo': la Camera dei deputati puo' non conformarsi alle modifiche proposte dal senato solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei suoi componenti. I disegni di legge che riguardano il bilancio sono approvate dalla Camera dei deputati. Il senato li esamina e puo' deliberare proposte di modifica entro 15 giorni dalla data di trasmissione, deliberando a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Il senato puo' svolgere attivita' conoscitive e formulare osservazioni su atti o documenti all'esame della Camera dei deputati. .
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Ue: Renzi lancia 'generazione Telemaco' meritiamoci eredita'

Mercoledì, 02 Luglio 2014
- Strasburgo, 2 lug. - Per parlare di Europa, di quella che e' e soprattutto di quella che sara', Matteo Renzi attinge a piene mani all'Odissea e, agli euro parlamentari riuniti per la sessione plenaria, spiega che, se il Vecchio Continente e' rappresentabile come uno stanco Anchise (il padre che Enea trasse in salvo portandolo sulle proprie spalle) che grava sugli Stati membri, "c'e' anche una generazione nuova che ha il dovere di riscoprirsi Telemaco, di meritare l'eredita'" dei padri dell'Europa. "Io non ero nemmeno maggiorenne quando c'e' stata Maastricht", ha aggiunto il premier: "Noi non vediamo il frutto dei nostri padri come un dono dato per sempre, ma una conquista da rinnovare ogni giorno". .
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Ue: Renzi a capogruppo Ppe, non prendiamo lezioni

Mercoledì, 02 Luglio 2014
- Strasburgo, 2 lug. - "Questo e' un grande Paese che ha dalla sua parte non solo la storia ma il futuro e se qualcuno pensa di venire qui a dare lezioni, ha sbagliato posto". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi rivolgendosi a Manfred Weber, capogruppo Ppe a Strasburgo. .
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Renzi apre il semestre europeo Serve coraggio e orgoglio

Mercoledì, 02 Luglio 2014

- Strasburgo, 2 lug. - All'Europarlamento e' il giorno di Matteo Renzi. Alle 15 il discorso in Aula per l'avvio del semestre italiano. Previsti anche gli interventi di Barroso e Van Rompuy. "Le parole chiave devono essere coraggio e orgoglio perche' questo e' il tempo in cui questi valori sono richiesti all'Europa ma anche all'Italia", ha detto il presidente del Consiglio incontrando gli europarlamentari italiani a Strasburgo.

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"Il governo e' convinto che c'e' bisogno di un'Italia che non viene in Europa a chiedere, a rivendicare, ma a far pesare una storia straordinaria per un futuro che sia all'altezza del suo passato", ha spiegato il premier, sottolineando che "siamo disponibilissimi a organizzare un momento di incontro, con Graziano Delrio e Federica Mogherini, con le forme che riterrete opportune come parlamentari italiani in Europa". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, aggiungendo. "Sarebbe una cosa preziosa, su di voi pesa una responsabilita' doppia, quella di rappresentare una storia straordinaria e quella di preparare un futuro all'altezza". Infine, il premier ha riferito di aver incontrato un editore italiano che sottolineava come i libri che recano nel titolo la parola 'Europa' non vendono piu' e ha ribadito la necessita' di fare in modo che anche questo possa cambiare. Il Presidente del Consiglio e' poi atteso in serata a Roma per la partecipazione a 'Porta a porta', una occasione per Palazzo Chigi per illustrare agli italiani il programma del nostro semestre alla guida della Ue. Il presidente della Commissione Ue, Jose' Manuel Barroso, apprezza "il chiaro impegno del presidente del Consiglio di portare avanti ulteriori riforme in Italia cosi' come nell'Unione europea". E' uno dei concetti che l'ex premier portoghese esporra' nel pomeriggio a Strasburgo, quando interverra' all'Europarlamento per accogliere il debutto di Matteo Renzi alla guida del semestre italiano. Nel suo discorso, informa Bruxelles, Barroso sottolineera' "il ruolo fondamentale dell'Italia nel dare forma all'Unione fin dall'inizio" e anche "l'esigenza di lavorare insieme, Commissione, Consiglio, Parlamento e Stati, per assicurare che l'Unione dia ai nostri cittadini quello che chiedono: lavoro e crescita". .

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