Redazione
Lavoro: Renzi, basta totem e tabu'. Investimenti in Italia
Giovedì, 04 Settembre 2014Thyssenkrupp: monito del Papa, Con il lavoro non si gioca
Giovedì, 04 Settembre 2014Missioni estero: Pinotti, personale sceso da 4. 725 a 4. 178 unita'
Giovedì, 04 Settembre 2014E' polemica a Latina per frase consigliere sulla statua di Hitler
Mercoledì, 03 Settembre 2014- Latina, 3 set. - Dichiarazione choc del consigliere comunale di Latina, Giuseppe Coluzzi, eletto per Forza Italia e che stamattina durante la riunione convocata per discutere dell'intitolazione di una strada della citta a Giorgio Almirante ha detto: "Fosse per me, realizzerei anche una statua per Hitler". Subito dopo gli immediati attacchi degli esponenti del Pd del consiglio comunale, Coluzzi ha affermato "la mia era solo una provocozione". Il dibattito, nel capoluogo pontino, sull'opportunita' di dedicare o meno una strada o un'area pubblica alla memoria dello storico leader del Movimento Sociale Italiano, e' molto sentito e va avanti da anni.
Non tarda però a scoppiare la polemica sulla statua di Hitler e il consigliere comunale di Latina chiede scusa pubblicamente per la frase detta in consiglio comunale. "Se ho potuto ferire qualcuno con la frase utilizzata in consiglio comunale, contenente il riferimento ad Hitler - afferma -, ci tengo francamente a scusarmi. Non sono razzista, ne' nazista ne' tantomeno ho mai avuto, in quanto proveniente da una storia liberale che il mio trascorso di vita e politico testimoniano, alcun apprezzamento umano nei confronti di chi ha scritto la piu' brutta pagina della nostra storia. Si trattava di una provocazione. Volevo semplicemente sottolineare - ha aggiunto - che trovo inutile una discussione di ore per la semplice intitolazione di una strada. La nostra storia e' stata scritta da chi ha fatto del bene e da chi ha fatto del male. Io so distinguere tra quanti hanno combattuto per la liberta' e quanti l'hanno negata. Distinguiamo tra il diritto all'oblio e il dovere della memoria solo in questo modo impediremo che gli errori e gli orrori del passato possano ripetersi".
Sulla questione interviene con una nota anche il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, "In merito alle dichiarazioni rilasciate oggi dal consigliere comunale Giuseppe Coluzzi, per le quali peraltro l'interessato si e' prontamente scusato, ritengo che le stesse siano assolutamente inconcepibili e irricevibili e meritino, in ogni caso, una ferma presa di distanze da parte mia e dell'intera citta'".
Riforma scuola e' on line, assumeremo 150. 000 precari
Mercoledì, 03 Settembre 2014- Roma, 3 set. - I 3 miliardi indicati nelle linee guida della scuola per stabilizzare i quasi 150mila insegnanti precari arriveranno dalla spending review. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Cosi' come si decide dove investire le risorse, si decide anche dove risparmiare, quindi questa somma sara' ricavata dalla spending review", ha detto la titolare di viale Trastevere. "Ci sara' un percorso legislativo molto lineare- ha aggiunto - dopo la consultazione arrivera' un decreto legge a inizio 2015.
Il primo strumento sara' la Legge di stabilita', utilizzata per la messa a regime della prima tornata di assunzioni". Dopo giorni di anticipazioni e tweet arriva l'annunciata riforma della scuola, consultabile sul sito dei mille giorni del governo.
Un videomessaggio per illustrate il 'piano educativo' e il libretto rosso digitale della 'Buona scuola' per entrare nel merito. Due mesi di confronto ("a voi chiedo di essere protagonisti e non spettatori", esorta Renzi nel messaggio annunciando la campagna d'ascolto "scuola per scuola" dal 15 settembre al 15 novembre) e un anno per "una rivoluzione". Nessuna imposizione, insiste il premier: "Vi propongo un patto, un patto educativo, non l'ennesima riforma, non il solito discorso che propongono tutti i politici". Perche', ed e' questa la sostanza dell'intero pacchetto, occorre ripartire dalla scuola per far ripartire il Paese: "E' la scuola il cuore di tutto", sottolinea Renzi.
E' lo stesso presidente del Consiglio a elencare alcuni dei cardini del piano: "Noi diciamo basta ai precari e alla 'supplentite', ma ci vuole anche il coraggio di dire che si devono giudicare gli insegnanti e che gli scatti di stipendio devono essere sulla base del merito e non dell'anzianita'". Per fare tutto questo, a partire dall'assunzione di 148.100 precari a settembre 2015, le risorse saranno nella legge di Stabilita'.
Ecco, in sintesi, i 12 punti delle linee guida.
1. MAI PIU' PRECARI NELLA SCUOLA. Un piano per assumere 148.100 precari a settembre 2015 e chiudere le Graduatorie a Esaurimento.
2. DAL 2016 SI ENTRA SOLO PER CONCORSO. 40mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e il 2019. Si diventera' di ruolo solo per concorso.
3. BASTA SUPPLENZE. Garantire alle scuole, grazie al Piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze.
4. LA SCUOLA FA CARRIERA: QUALITA', VALUTAZIONE E MERITO. Scatti, si cambia: ogni 3 anni 2 prof su 3 avranno in busta paga 60 euro netti al mese in piu' grazie a una carriera che premiera' qualita' del lavoro in classe e formazione.
5. LA SCUOLA SI AGGIORNA Formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione.
6. SCUOLA DI VETRO. Online dal 2015 i dati di ogni scuola e un registro nazionale dei docenti.
7. SBLOCCA SCUOLA. Coinvolgimento di presidi, docenti, amministrativi e studenti per individuare le 100 procedure burocratiche piu' gravose e abolirle.
8. LA SCUOLA DIGITALE. Piani di coinvestimento per portare a tutti banda larga veloce e wifi.
9. CULTURA IN CORPORE SANO. Musica e Sport nella scuola primaria e piu' Storia dell'arte nelle secondarie.
10. LE NUOVE ALFABETIZZAZIONI. Rafforzare piano per le lingue straniere.
11. FONDATA SUL LAVORO. Alternanza Scuola-Lavoro negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali.
12. LA SCUOLA PER TUTTI, TUTTI PER LA SCUOLA Stabilizzare il Fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa. Attrarre risorse private con incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche.