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Redazione

Malago', bravo Renzi su sport alle elementari

Mercoledì, 03 Settembre 2014
- Roma, 3 set. - "L'introduzione dello sport nelle scuole elementari e' una notizia fantastica. Voglio congratularmi con il primo ministro Matteo Renzi per aver mantenuto la promessa su quella che io definisco, dal giorno in cui sono stato eletto, la madre di tutte le battaglie di politica sportiva". Il presidente del Coni, Giovanni Malago', non nasconde la soddisfazione per le linee guida della riforma della scuola presentate dal Governo. "Portare lo sport nelle scuole - ha aggiunto il presidente Malago' - avra' uno straordinario impatto sociale; come e' scritto a chiare lettere nel documento del Governo significa avere a cuore la salute dei bambini e aumentare al tempo stesso l'inclusione sociale, contrastando tutti i fenomeno degenerativi come bullismo e violenza". "Il Coni - ha aggiunto il numero uno dello sport italiano in una nota - si e' molto impegnato in questi anni per cercare di far fare sport ai ragazzi della scuola primaria, e continuera' a farlo con progetti sempre piu' mirati e innovativi, ma certo la decisione di introdurre stabilmente lo sport a scuola, che e' il frutto di un intenso lavoro portato avanti in questi mesi con il ministro Giannini e il sottosegretario Delrio, rappresentera' un passo fondamentale per il futuro dei nostri ragazzi. Un'azione che sara' tanto piu' importante quanto potra' essere capillare, anche grazie all'aiuto dei fondi europei come immaginato dal Governo. Diciamo grazie al Governo per questa rivoluzione epocale". .
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Governo congela stipendi P. a. I sindacati, 4800 euro in meno

Mercoledì, 03 Settembre 2014
- Roma, 3 set. - I contratti per gli statali saranno bloccati anche nel 2015. L'annuncio, gia' anticipato quest'estate ma mai confermato direttamente dal governo, arriva dal ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia che ammette apertamente che le risorse per il rinnovo dei contratti della P.a. non ci sono. La notizia scatena la reazione dei sindacati, che parlano di "attacco al lavoro", preparano la mobilitazione e quantificano in 4.800 euro la perdita dei salari dei lavoratori del settore pubblico. "In questa situazione di crisi l'alleanza e' prima di tutto con chi ha piu' bisogno - dice Madia - quindi confermiamo gli 80 euro. Ma in questo momento - aggiunge - le risorse per sbloccare i contratti non ci sono perche' l'Italia e' ancora in una situazione di difficolta' economica". Il congelamento del rinnovo, spiega Madia, "dovrebbe essere di un anno" e sara' messo nero su bianco nella legge di Stabilita'. "I contratti sono stati bloccati all'inizio della crisi, quindi credo che tutti, governo e parti sociali, dobbiamo lavorare" per questo, aggiunge. Ma il sindacato insorge. Se il blocco dei contratti della pubblica amministrazione sara' esteso anche al 2015, complessivamente i lavoratori dipendenti avranno perso 4.800 euro, dice il responsabile del dipartimento settori pubblici della Cgil, Michele Gentile, secondo cui "la riforma della pubblica amministrazione del governo si caratterizza sempre di piu' per essere un attacco al mondo del lavoro". Secondo i calcoli della Cgil, il blocco per il 2015 vale circa 600 euro in meno in busta paga ai dipendenti pubblici, che sommati ai 4.200 euro di mancati aumenti registrati fino ad oggi diventano complessivamente 4.800 euro. "Aspettiamo di vedere la legge di Stabilita' - aggiunge Gentile - ma le indicazioni che arrivano dal ministro Madia sono chiaramente una penalizzazione molto forte per oltre 3 milioni di dipendenti pubblici". "Se il Governo Renzi pensa davvero di umiliare ulteriormente i dipendenti pubblici, sottoponendoli a continui rimandi sul proprio futuro e contrapponendo il loro diritto al contratto all'interesse generale, la nostra risposta non potra' essere che la mobilitazione", aggiunge Rossana Dettori, segretaria generale dell'Fp-Cgil. "Senza un passo indietro del Governo, senza certezze sulla riapertura della contrattazione nel pubblico impiego - conclude la segretaria generale - torneremo nelle piazze". Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, chiede al governo di "togliere i soldi agli enti locali, alle Regioni, ai Comuni e alle aziende mucipalizzate, non ai dipendenti statali. Stiamo ancora aspettando inziative di spending review", aggiunge. .
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Ue: Piano governo su giustizia civile va in giusta direzione

Mercoledì, 03 Settembre 2014

- Bruxelles, 3 set. - La neo-commissaria Ue alla giustizia, Martine Reicherts, ha oggi elogiato le proposte del governo per la riforma della giustizia civile, definendo "coraggiose e nella buona direzione" le scelte del ministro Andrea Orlando in materia di processo civile e di riduzione della durata dei processi.

"La riforma del processo civile persegue obiettivi comuni all'Italia e alla Commissione europea," ha detto la commissaria lussemburghese al termine di un incontro con Orlando a Bruxelles. "La questione dei ritardi e' una delle questioni chiave.

La commissaria Ue alla Giustizia Martine Reicherts, ha riconosciuto che le riforme della giustizia italiane in corso sono 'riforme per la crescita'. Parlando assieme al Guardasigilli Andrea Orlando in conferenza stampa a Bruxelles, Reicherts ha sottolineato che "la politica sulla giustizia e' una politica di crescita". Orlando le ha fatto eco, sottolineando che la riforma della giustizia "e' un tutt'uno con l'aspetto della crescita".

Orlando si e' detto lieto che la Commissione riconosca la riforma italiana "come parte integrante delle riforme strutturali che il paese mette in campo per far ripartire l'economia".

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Cgil, attacco a lavoro, perdita salari 4. 800 euro

Mercoledì, 03 Settembre 2014
- Roma, 3 set. - Se il blocco dei contratti della pubblia amministrazione sara' esteso anche al 2015, complessivamente i lavoratori dipendenti avranno perso 4.800 euro. Lo dice il responsabile del dipartimento settori pubblici della Cgil, Michele Gentile, secondo cui "la riforma della pubblica amministrazione del governo si caratterizza sempre di piu' per essere un attacco al mondo del lavoro". Secondo i calcoli della Cgil, il blocco per il 2015 vale circa 600 euro in meno in busta paga ai dipendenti pubblici, che sommati ai 4,200 euro di mancati aumenti registrati fino ad oggi diventano complessivamente 4.800 euro. "Aspettiamo di vedere la legge di Stabilita' - aggiunge Gentile contattato telefonicamente - ma le indicazioni che arrivano dal ministro Madia sono chiaramente una penalizzazione molto forte per oltre 3 milioni di dipendenti pubblici". .
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P.A.: Madia, non ci sono risorse Blocco contratti anche nel 2015

Mercoledì, 03 Settembre 2014

- Roma, 3 set. - I contratti per gli statali saranno bloccati anche nel 2015 ma "in questa situazione di crisi l'alleanza e' prima di tutto con chi ha piu' bisogno. Quindi confermiamo gli 80 euro". Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, a margine della seduta della commissione Affari costituzionali del Senato. "In questo momento - ha aggiunto - le risorse per sbloccare i contratti non ci sono perche' l'Italia e' ancora in una situazione di difficolta' economica".

Sempre sui contratti per gli statali, Madia ha detto che sara' nella legge di stabilita' il blocco e che "dovrebbe essere di un anno". I contratti sono stati bloccati all'inizio della crisi, quindi credo che tutti, governo e parti sociali, dobbiamo lavorare" per questo. Quanto al ddl sulla P.A.: "Mi piacerebbe chiudere entro la fine dell'anno, ma se capisco che la discussione va spedita e che servono due mesi in piu', non e' un problema. Pero' non voglio che vada in letargo" il provvedimento.

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