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Decreto Lavoro verso il via libera definitivo. Damiano: ora Renzi si occupi delle pensioni
Lavoro

Decreto Lavoro verso il via libera definitivo. Damiano: ora Renzi si occupi delle pensioni

Redazione Martedì, 13 Maggio 2014
Il Governo pone la fiducia alla Camera per accelerare la terza lettura del Decreto Lavoro. Damiano: "bene il provvedimento. Ora il governo si occupi di esodati e pensioni"

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Dopo il parere favorevole senza osservazioni della commissione Bilancio della camera, il decreto lavoro è approdato oggi in aula dove il governo con il ministro Boschi in serata ha posto la fiducia per consentire la conversione in legge del provvedimento. Il rush finale è dovuto dall'avvicinarsi della scadenza del decreto, che deve essere convertito entro il 19 Maggio pena la decadenza.

Contro la fiducia ha protesto Massimiliano Fedriga della Lega lamentando che per l’ennesima volta viene maltrattato il parlamento. Sulla stessa linea d’onda si sono attestati Forza Italia e i Cinquestelle  che in precedenza avevano chiesto  il rinvio del decreto in Commissione, senza tuttavia ottenerlo. Come si ricorderà il testo è già stato approvato con fiducia sia alla camera che al senato dove, secondo il parere del relatore Carlo dell’Aringa, il provvedimento è stato migliorato. Per il ministro del lavoro Poletti il provvedimento migliora le condizioni di lavoro: «È meglio avere la possibilità di stare 36 mesi in un posto di lavoro piuttosto che avere sei ragazzi che cambiano il loro lavoro ogni sei mesi perchè l’imprenditore, preoccupato di dover formalizzare una causale, preferisce interrompere il contratto e prenderne un altro».

Secondo Cesare Damiano, ex ministro del lavoro Pd, il Decreto Lavoro "è un compromesso accettabile che mantiene inalterata nella sua formulazione finale la sostanza delle correzioni apportate in prima lettura alla Camera".

Ora secondo Damiano le forze parlamentari dovranno concentrarsi sugli altri temi caldi: "la  battaglia si sposterà sul tema della Delega e sui suoi capisaldi essenziali come il contratto di inserimento a tempo indeterminato, per il quale dovrà valere a regime anche la tutela dell’articolo 18 e sugli ammortizzatori sociali, che andranno estesi anche ai lavoratori precari".

Damiano torna a lanciare la sfida anche sul capitolo previdenza, sino ad ora non toccato dal Governo Renzi: "vogliamo ancora una volta dire al Premier Matteo Renzi che tra le priorità della sua azione politica deve essere incluso il tema delle pensioni al fine di risolvere tempestivamente il problema degli ‘esodati’, delle ricongiunzioni e di “quota 96″ degli insegnanti. La legge Fornero sulla previdenza va cambiata: se si vuole, come afferma il ministro Poletti, trovare una soluzione strutturale, bisogna tornare alle quote introdotte nel 2007 o alla flessibilità nell’uscita dal lavoro verso la pensione".  

Berlusconi: Gethner? E' conferma volevano togliermi di mezzo

Redazione Martedì, 13 Maggio 2014
- Roma, 13 mag. - "E' la conferma di cio' che ho sempre sostenuto, ovvero che c'e' stata la precisa volonta' di togliere di mezzo un presidente del Consiglio democraticamente eletto. E' la conferma che nel 2011 c'e' stato un attacco non solo a Silvio Berlusocni ma alla sovranita', all'autonomia e agli interessi dell'Italia". Lo ha detto Silvio Berlusconi al Tg5, in merito a quanto rivelato dall'ex ministro Usa Geithner sull'autunno del 2011. .

Berlusconi: FI a Napolitano, su Geithner faccia chiarezza

Redazione Martedì, 13 Maggio 2014
- Roma, 13 mag. - "E' necessaria chiarezza. Ed e' necessario che il presidente della Repubblica, il rappresentante di quella unita' e sovranita' cosi' gravemente ferita, si faccia promotore del piu' completo chiarimento, spingendo le istituzioni italiane ed europee all'esercizio di un dovere di trasparenza e lealta' verso il popolo italiano. Il mio partito chiede a gran voce la massima chiarezza, cominciando dall'istituzione di una commissione di inchiesta. Mi auguro che le altre forze politiche non si oppongano, comprendendo che i valori oggi in gioco travalicano gli interessi di parte". Lo scrive il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, in una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in merito alle notizie rese note dall'ex segretario al Tesoro americano Timothy Geithner, nel saggio 'Stress Test'. "Ma soprattutto chiedo a Lei, signor presidente della Repubblica, - aggiunge - di non far mancare la sua ferma determinazione nell'operare perche' la dignita' nazionale e la sovranita' italiana siano riscattate attraverso un completo chiarimento di queste vicende e l'individuazione dei responsabili di questa macchinazione che umilia la democrazia e il popolo italiano". .

Torna il servizio civile, leva per difesa la Patria

Redazione Martedì, 13 Maggio 2014
- Roma, 13 mag. - E' una leva "per la difesa della patria", accanto al servizio militare, ovvero un "Servizio civile nazionale universale" per garantire a 100mila giovani all'anno di poter svolgere per otto mesi, prorogabili di quattro, e aperta agli stranieri, il servizio civile, una delle misure proposte dal governo nelle linee guida per una riforma del Terzo settore, anticipate stamane da Matteo Renzi. Tale servizio prevedera' dei benefit sotto forma di crediti formativi o tirocini e si potra' svolgere in parte nei Paesi dell'Unione europea. .

Expo: Renzi, Stato piu' forte Grillo: blocchiamo tutto, e' rapina

Redazione Martedì, 13 Maggio 2014
AGI) - Roma, 13 mag. - Nessuna marcia indietro sull'Expo. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, oggi a Milano per ribadire con forza la centralita' dell'Expo, ha garantito: "Non ci lasceremo rubare il futuro dai ladri. Chi ruba va fermato ma non si fermano le opere, si fermano i ladri". E ancora: "Sono qui, a dispetto dei sondaggi - ha aggiunto Renzi - per dire che il governo fara' la sua parte. Non bisogna mollare, bisogna vincere la sfida dell'Expo". Ma Beppe Grillo va all'attacco: "Quando Renzie ci mette la faccia i cittadini ci mettono il culo (e i soldi)", scrive sul suo blog. "L'Expo e' un furto aggravato e continuato, il 90% degli appalti e dei subappalti e' gia' stato assegnato. L'unica cosa da fare e' fermarlo", scandisce il comico genovese, secondo il quale "c'e' una rapina in corso. Noi ci siamo stufati - ha detto - c'e' un'associazione a delinquere alla luce del sole. Sara' una guerra. Con Expo daremo un giro di vite, altro che andare avanti con questa putt...". Renzi, tuttavia, non ha dubbi: "Saremo operativi nel rispetto di tutte le scadenze perche' vogliamo arrivare in tempo". Le parole e le decisioni assunte dal premier trovano il pieno plauso del ministro dell'Interno, Angelino Alfano: "Ho condiviso molto sia la scelta di Cantone sia della task force, ora occorrera' accendere un faro ancora piu' luminoso su tutti questi fatti e sulle procedure: siamo convinti che ad aprile prossimo l'Italia si presentera' con una vetrina completamente trasparente e pulita e con un buon risultato", ha spiegato il titolare del Viminale. Il governatore lombardo, Roberto Maroni, condivide l'incarico affidato a Cantone, ma chiede gli siano assegnati "piu' poteri". Per la presidente della Camera, Laura Boldrini, l'Expo "e' una occasione importantissima: non puo' e non deve fallire". Forza Italia, con il consigliere politico Giovanni Toti, invita il premier a "metterci la testa e non solo la faccia, il governo deve fare la sua parte per sostenere l'Expo". Toti torna poi a criticare l'enfasi e la diffusione di notizie relative alle inchieste che, in piena campagna elettorale, "favoriscono sicuramente Grillo, soprattutto per come vengono proposte. Sono inchieste di cui ancora non conosciamo i contorni e che, per quanto e' dato sapere, lasciano intravvedere ampi margini di calunnia e millantato credito tra i protagonisti della vicenda". .

Altro...

M5S: Grillo, Noi piano B, abbiamo diritto di governare Paese

Redazione Martedì, 13 Maggio 2014
- Milano, 13 mag. - Beppe Grillo ha ribadito che se il Movimento 5 stelle "prendera' qualche deputato in piu' del Pd" andra' da Giorgio Napolitano per chiedergli di sciogliere le Camere e andare al voto. "Non sara' un voto a un programma, ma un voto politico: o noi o loro", ha affermato in una conferenza stampa a Milano. "Noi peggio di questi non potremmo mai fare, avremmo anche il diritto di andare a governare e cambieremo questo Paese dalle radici". I politici finora "hanno fallito", ha concluso, "noi siamo il piano B". E ancora. "Vado da Vespa perche' rappresenta l'elettorato che mi vede come Hitler". . "Vado contro un pregiudizio", aggiunge. Grillo descrive poi Silvio Berlusconi come una "salma che gira e promette dentiere". "Una volta raccontava palle ma ci credeva, adesso sulla dentiera lo vedi che non ci crede piu': che vuole salvarsi il c... perche' le sue aziende vanno a picco". "Il populismo e' l'atto piu' nobile della politica" ha argomentato Beppe Grillo spiegando che ora "ci chiamano anti politica e non populisti". E poi ha aggiunto che dire no "a queste cose" come l'Expo e' "l'unica arma che hanno i cittadini".

Expo: Bruti al Csm, da Robledo reiterato intralcio a indagini

Redazione Martedì, 13 Maggio 2014
- Roma, 13 mag. - "Le iniziative del procuratore aggiunto Robledo hanno determinato un reiterato intralcio alle indagini" sull'Expo. Lo scrive il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati in una nota trasmessa ieri al Csm. Bruti Liberati, in particolare, ricorda la "prospettazione di stralcio", avanzata da Robledo e da lui esclusa, che "non solo avrebbe fatto perdere la unitarieta' di visione in questa vicenda specifica, ma avrebbe comportato sicuro intralcio e ritardo alle indagini". Inoltre, la trasmissione, da parte di Robledo, al Csm "di copie di corrispondenza interna riservata e di copie di atti del procedimento in delicatissima fase di indagine, con assunzione arbitraria della decisione delle parti da segretare, ha posto - scrive Bruti a Palazzo dei Marescialli - a grave rischio il segreto delle indagini". Il capo della Procura di Milano riferisce anche un'"ultima surreale situazione" avvenuta nell'ambito dell'inchiesta Expo: "Robledo - spiega Bruti - pur essendo costantemente informato del fatto che era in corso una attivita' di pedinamento e controllo su uno degli indagati", svolta da "personale della sezione di Polizia giudiziaria", ha "disposto analogo servizio delegando ad altra struttura della stessa Gdf". Solo "la reciproca conoscenza del personale Gdf che si e' incontrato sul terreno - osserva Bruti - ha consentito di evitare gravi danni alle indagini".

Immigrati: Fassino, prima accoglienza spetta a Stato

Redazione Martedì, 13 Maggio 2014
- Roma, 13 mag. - I Comuni italiani chiedono che la "modalita' di prima accoglienza dei profughi sia gestita dallo Stato. Mentre, per la seconda fase, quella di allocazione dei profughi sul territorio nazionale, i Comuni sono disponibili a farsene carico". In ogni caso, "chiediamo allo Stato la predisposizione di risorse adeguate e che via sia una gestione tempestiva". Cosi' il presidente dell'Anci, Piero Fassino, parlando con i giornalisti al termine della riunione dell'ufficio di presidenza dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani. "Questo degli immigrati e' ormai un problema strutturale", ha sottolineato Fassino. .

Expo: Grillo, Renzi ci mette la faccia e italiani il c...

Redazione Martedì, 13 Maggio 2014
- Roma, 13 mag. - "Quando Renzie ci mette la faccia i cittadini ci mettono il culo (e i soldi)". Cosi' sul suo blog Beppe Grillo. "Renzie - prosegue - ha detto che sull'Expo lui ci mette la faccia. E' arrivato buon ultimo dopo i renziani Fassino e Chiamparino, ottimi conoscitori di Greganti e Quagliotti, che la faccia l'hanno gia' persa da un pezzo. Il culo - ribadisce - ce l'hanno messo i piemontesi e i torinesi indebitati come delle lippe".

Expo: Renzi, governo non molla 'Lo Stato e' piu' forte dei ladri'

Redazione Martedì, 13 Maggio 2014

- Roma, 13 mag. - Nessuna marcia indietro sull'Expo. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, oggi a Milano per ribadire con forza la centralita' dell'Expo, ha garantito: "Non ci lasceremo rubare il futuro dai ladri. Chi ruba va fermato ma non si fermano le opere, si fermano i ladri". E ancora: "Sono qui, a dispetto dei sondaggi - ha aggiunto Renzi - per dire che il governo fara' la sua parte. Non bisogna mollare, bisogna vincere la sfida dell'Expo". Per il premier - che ha presieduto una riunione nella sede dell'Expo, assieme al presidente dell'Autorita' Anticorruzione, Raffaele Cantone, alla guida del team legale che affianchera' la societa' nella valutazione e nella gestione degli appalti - Expo "deve diventare fiore all'occhiello" del Paese, perche' "se vinciamo la sfida dell'Expo facciamo l'Italia. Se ci tiriamo indietro - ha messo in guardia Renzi - magari non saremo l'Italietta, ma non saremmo piu' coerenti con i nostri valori. Milano e' un punto di riferimento per l'intero Paese, grazie a tutti coloro che non mollano e ci credono. L'Expo e' una strepitosa opportunita'". Renzi, tuttavia, non ha dubbi: "Saremo operativi nel rispetto di tutte le scadenze perche' vogliamo arrivare in tempo". Il presidente del Consiglio, che ha voluto incontrare gli imprenditori milanesi, ha anche affrontato il tema delle inchieste giudiziarie e dei conseguenti arresti, assicurando di "non sottovalutare quanto e' successo", anzi "provo un senso di sbigottimento e amarezza a vedere indagati e nomi che tornano da un passato che sembrava archiviato". Le parole e le decisioni assunte dal premier trovano il pieno plauso del ministro dell'Interno, Angelino Alfano: "Ho condiviso molto sia la scelta di Cantone sia della task force, ora occorrera' accendere un faro ancora piu' luminoso su tutti questi fatti e sulle procedure: siamo convinti che ad aprile prossimo l'Italia si presentera' con una vetrina completamente trasparente e pulita e con un buon risultato", ha spiegato il titolare del Viminale. Il governatore lombardo, Roberto Maroni, condivide l'incarico affidato a Cantone, ma chiede gli siano assegnati "piu' poteri". Per la presidente della Camera, Laura Boldrini, l'Expo "e' una occasione importantissima: non puo' e non deve fallire". Forza Italia, con il consigliere politico Giovanni Toti, invita il premier a "metterci la testa e non solo la faccia, il governo deve fare la sua parte per sostenere l'Expo". Toti torna poi a criticare l'enfasi e la diffusione di notizie relative alle inchieste che, in piena campagna elettorale, "favoriscono sicuramente Grillo, soprattutto per come vengono proposte. Sono inchieste di cui ancora non conosciamo i contorni e che, per quanto e' dato sapere, lasciano intravvedere ampi margini di calunnia e millantato credito tra i protagonisti della vicenda".

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