Pensioni, tutte le promesse dei politici in vista delle elezioni

Mercoledì, 14 Maggio 2014

L'avvicinarsi dell'appuntamento elettorale del 25 maggio 2014 è foriero di tanti spot elettorali, lo si sa. Ma in questi ultimi giorni i politici si stanno dando un gran da fare a promettere novità e aumenti per la vastissima platea dei pensionati o pensionandi italiani. Un bacino molto grande che in questi ultimi anni è stato impoverito e vessato da provvedimenti ingiusti.

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Ad esempio l'ex premier Silvio Berlusconi promette che, se Forza Italia tornerà al Governo, concederà la pensione alla casalinghe. «Sono l'unico Presidente del Consiglio che ha credibilità in questo campo - ha affermato  in un intervento a " La Telefonata" programma su Canale 5; l'ex Cavaliere attualmente affidato in prova ai Servizi Sociali in un Centro di Assistenza ai malati di Alzheimer nell'hinterland milanese  dice: " Se torneremo al Governo alzeremo le pensioni minime a 800 euro anche se siamo abbastanza sicuri di poter arrivare a 1000 euro. Per quanto riguarda le casalinghe che sono sette milioni e mezzo e fanno un lavoro faticoso daremo la pensione minima di 800 euro più 200 preso dal fondo delle casalinghe per poter arrivare a 1000 euro" .

E poi c'è Renzi che si affretta a precisare che dal 2015 il bonus irpef arriverà anche ai pensionati: "dal prossimo anno arriviamo ai pensionati, non mi piace fare le promesse, ma ai nonni bisognerebbe dedicare un santo: San Nonno». «Per i pensionati faremo la stessa operazione degli ottanta euro, ma la faremo dal prossimo anno. Prima non ce la facciamo», ha spiegato il Premier, inoltre «per pensionati e dipendenti dal prossimo anno non ci sarà più bisogno di fare la dichiarazione redditi», annuncia il Premier. A casa arriverà «la dichiarazione già precompilata», e in questo modo «lo Stato smette di essere vessatore e diventa amico», ha detto il Premier. 

Damiano, punto di riferimento di un'area piu' di sinistra del Pd, chiede una complessiva revisione della riforma Fornero con l'introduzione dei pensionamenti flessibili, la soluzione del nodo relativo agli insegnanti (i cd. quota 96) e una soluzione strutturale sugli esodati.

Ancora piu' duro il Movimento 5 Stelle che invece vuole una completa abrogazione della Riforma del 2011 accompagnata da una staffetta generazionale che faciliti l'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani. Nel Blog di Beppe Grillo l'attacco contro la Riforma è duro: "la famigerata Legge Fornero ha di fatto violato illegalmente patti sottoscritti fra centinaia di migliaia di lavoratori e le loro aziende a legislazione vigente, in modo retroattivo: cosa mai verificatasi fino ad ora in nessun ordinamento democratico, italiano ed europeo".

"La Riforma Fornero è l' unica in Europa che, con la sua retroattività, ha gettato nella più profonda disperazione tutti quei lavoratori che avevano già sottoscritto gli accordi e che, di fatto, avevano già perso il lavoro. I cittadini alla Camera e Senato del Movimento 5 Stelle non ci stanno".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Lega Nord il cui segretario, Matteo Salvini, ha ricordato che il movimento ha lanciato da tempo una raccolta firme per un referendum abrogativo della legge 214/2011 e che i cittadini possono recarsi nei comuni per firmare. Per la Lega è necessario reintrodurre la pensione di anzianità anche se con alcuni correttivi per consentire l'equilibrio a lungo termine del sistema previdenziale.

 

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