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PensioniOggi.it

Notizie - Results from #5340

 

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Notizie

Lavoro

Riordino Servizi Ispettivi, Ecco le modifiche approvate dal Governo

Davide Grasso Giovedì, 04 Giugno 2015
Diritto d'opzione per gli ispettori, salario accessorio e turn-over. Il Governo recepisce le richieste di modifica dai sindacati sullo schema di decreto istitutivo dell'Agenzia unica per le ispezioni, ora rinominata Ispettorato nazionale.
Pensioni

Pensioni, il riconoscimento dell'invalidità civile sarà piu' rapido

Bernardo Diaz Mercoledì, 03 Giugno 2015
Nelle more dell’effettuazione delle eventuali visite di revisione e del relativo iter di verifica, i minorati civili e le persone con handicap, in possesso di verbali in cui sia prevista la rivedibilità conserveranno i diritti acquisiti in materia di benefici, prestazioni ed agevolazioni di qualsiasi natura.
Fisco

Isee 2015, doppia DSU per i coniugi separati solo se lo prevede il Comune

Alberto Brambilla Mercoledì, 03 Giugno 2015
I due ex coniugi separati/divorziati, se mantengono la residenza, possono richiedere al comune la scissione del nucleo d'origine in due distinti nuclei.
Pensioni

Pensioni, Poletti apre alle uscite flessibili a partire dai 62 anni

redazione Mercoledì, 03 Giugno 2015
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti: pronti a concedere maggiore flessibilità in uscita a partire dalla prossima legge di stabilità. Sono le aziende che, in primis, ci chiedono la staffetta generazionale.
Pensioni

Pensioni, Damiano: contrari a ricalcolo con il contributivo. Poletti oggi alla Camera

redazione Martedì, 02 Giugno 2015

“Oggi avremo in audizione alla Commissione Lavoro della Camera il ministro Poletti. Sara’ l’occasione per esaminare le proposte di legge sulle pensioni”. Lo dichiara Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. Kamsin “Il nostro obiettivo – continua Damiano – e’ quello di correggere la riforma Monti-Fornero, introducendo un criterio di flessibilita’ nel sistema. Su questo obiettivo si sono dichiarati d’accordo Renzi, Poletti e Padoan: il problema e’ di capire come si raggiunge. La nostra proposta – spiega – e’ di prevedere la possibilita’ di andare in pensione a partire dai 62 anni, purche’ si abbiano almeno 35 anni di contributi, e pagando una penalità massima dell’8% (si veda pensionamenti flessibili, ndr). Anticipare la pensione con un ricalcolo tutto contributivo dell’assegno – aggiunge Damiano – equivarrebbe invece ad un taglio del 20-30%: questo non reggerebbe. Cosi’ come non sarebbe accettabile che, per finanziare le nuove riforme, si mettessero nuovamente le mani sulle pensioni in essere in quanto liquidate con il sistema retributivo: un loro ricalcolo contributivo sarebbe una rapina e un nuovo attacco ai diritti acquisiti”.

“Invitiamo il Governo alla prudenza e soprattutto a distinguere tra pensioni d’oro, privilegi e pensioni normali. Sul tema della flessibilita’ in Commissione Lavoro abbiamo registrato un’ampia convergenza tra partiti di Governo e di opposizione”, conclude Damiano

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Zedde

Altro...

Falso in Bilancio, reato esteso anche alle società non quotate. Il Testo in Gazzetta

Fabrizio Galbani Martedì, 02 Giugno 2015
Introdotta una stretta sul falso in bilancio, con pene fino a 8 anni per le società quotate e fino a 5 anni per le non quotate. Aumentano le pene per i reati di corruzione, peculato, induzione indebita e associazione mafiosa.

Kamsin Entrerà in vigore il prossimo 14 Giugno la legge di Riforma del falso in bilancio. Il provvedimento approvato il 21 maggio dalla Camera dei Deputati in via definitiva prevede, oltre ad una serie di misure sui reati contro la pubblica amministrazione e quelli di associazione mafiosa. La novità principale prevista dal provvedimento è che il falso in bilancio torna ad essere un delitto per tutte le imprese, non solo per quelle quotate in borsa. La reclusione, per le società quotate, nello specifico andrà da 3 a 8 anni (oggi è fra i 6 mesi e i 3 anni), mentre per le aziende non quotate va da 1 a 5 anni (oggi la pena è l'arresto fino a 2 anni, ma ci sono una serie di casi di esclusione della punibilita che sono stati cancellati). Il testo prevede anche un inasprimento delle sanzioni amministrative a carico delle società.

Nel provvedimento c'è anche un l'aumento delle pene previste dal codice penale per una serie di reati del pubblico ufficiale contro la pubblica amministrazione. In particolare: la pena massima per il peculato la reclusione passa a 10 anni e 6 mesi dagli attuali 10 anni; la pena massima per la corruzione per l'esercizio della funzione passa a 6 anni dagli attuali 5 anni; la pena per il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio sarà punita con la reclusione da 6 a 10 anni (oggi da 4 a 8 anni). Streatta anche sul reato di corruzione in atti giudiziari che verrà punito con la reclusione da 6 a 12 anni (oggi da 4 a 10 anni e per il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità che sarà punito con la reclusione da 6 a 10 anni e 6 mesi (oggi da 3 a 8 anni). Il provvedimento, infine, dispone un aumento generalizzato delle pene per il reato di associazione mafiosa.

Documenti: Il testo della legge 69/2015 sul Falso in Bilancio

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Autismo, piu' vicino l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza

Gemma Fabiani Martedì, 02 Giugno 2015

Riprenderanno questa settimana i lavori in Commissione Affari Sociali alla Camera sul progetto di legge in materia di disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e assistenza alle famiglie. La Commissione, in particolare, dovrà esprimersi sulle proposte emendative formulate al testo unificato licenziato il 18 marzo scorso dalla 12a Commissione igiene e sanità del Senato. Kamsin Il provvedimento, come già anticipato sulle pagine di questo giornale, prevede interventi diretti a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l'inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico.

In particolare viene previsto l'aggiornamento da parte dell'Istituto Superiore di sanità delle linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico in tutte le età della vita sulla base dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche – le ultime Linee guida sono dell'ottobre 2011 e ne è previsto l'aggiornamento nell'ottobre 2015 – e l'aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza con l'inserimento di prestazioni di diagnosi, cura e trattamento dei disturbi delle spettro autistico e definisce alcuni compiti delle regioni e delle province autonome.

Di particolare interesse risultano gli interventi psico-educativi e di supporto alla autonomia e alle attività della vita quotidiana, in cui lo sviluppo del bambino è inquadrato anche nella logica evolutiva comune ad ogni altro bambino. I nuovi LEA parlano diffusamente anche di interazione ed integrazione con le istituzioni scolastiche e di azioni di sostegno rivolte alla famiglia, con la possibilità di accedere a servizi di counseling e di orientamento. Ma soprattutto appare chiaramente definita la necessità di una progettazione coordinata e condivisa con i servizi di tutela della salute mentale nel percorso di continuità assistenziale dei minori in vita del passaggio all'età adulta. Proprio ciò che mancava nelle precedenti Linee Guida, concretamente la n. 21, emanate nel 2011 dall'ISS.

Dal canto loro le regioni, secondo quanto si legge nel testo base, possono individuare «centri di riferimento» per coordinare i servizi di assistenza alle persone con disturbi dello spettro autistico e stabilire percorsi diagnostici terapeutici ed assistenziali per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti verificandone l'evoluzione. Adottano poi misure finalizzate alla realizzazione di unità funzionali multidisciplinari, alla formazione degli operatori di neuropsichiatria infantile, di abilitazione funzionale e di psichiatria, alla definizione di equipe territoriali dedicate, all'introduzione di un coordinatore degli interventi multidisciplinari, alla promozione di progetti dedicati alla formazione e al sostegno delle famiglie che hanno in carico persone affette dai disturbi in esame e all'inserimento lavorativo di soggetti adulti ed alla realizzazione sul territorio di strutture semiresidenziali e residenziali accreditate pubbliche e private, con competenze specifiche.

«L'approvazione di questa legge - ricorda la relatrice al provvedimento, l'Onorevole Binetti (Pd), -  preceduta ed accompagnata da un reale coinvolgimento delle Associazioni di genitori dei soggetti autistici: minori ed adulti, e dai principali esponenti del mondo della ricerca in questo campo così delicato, rappresenterebbe non solo una indubbia risposta positiva alle esigenze di tutte le persone che rientrano nella diagnosi del DSA e alle loro famiglie che se ne prendono cura, ma anche una importante occasione per smontare una serie di pregiudizi che da sempre ha accompagnato la condizione di questi soggetti, aggiungendo sofferenza a sofferenza. Si pensi ad esempio all'ultima campagna di disinformazione in cui il quadro del DSA è stato nuovamente collegato alle vaccinazioni, producendo sconcerto e aumentando i rischi per la qualità di vita di queste persone».

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Lavoro, Bankitalia: disoccupazione raddoppiata dal 2008. Raggiunto il record storico

redazione Martedì, 02 Giugno 2015
Gli sgravi contributivi triennali introdotti dalla legge di stabilità, nè il Jobs Act hanno aiutato a far decrescere la disoccupazione giovanile che resta a livelli preoccupanti

Kamsin Nel 2014 la disoccupazione raggiunge il massimo storico; infatti dall'inizio delle raccolte statistiche (1977) non era mai stato toccato un livello così alto. Tra il 2008 e il 2014 il numero di disoccupati ''è pressoché raddoppiato, passando da poco meno di 1,7 milioni a circa 3,2 milioni''. A certificare i ''nuovi picchi'' toccati dalla disoccupazione in Italia è Bankitalia, nella sua relazione annuale. Il tasso è arrivato al 12,7% nel complesso della popolazione e al 42,7% tra i giovani con meno di 25 anni.

Tra il 2008 e il 2011, sostiene Via nazionale, l'aumento delle persone in cerca di lavoro ''è stato leggermente più contenuto della perdita di posti di lavoro: rispettivamente, circa 400.000 e oltre 500.000 unità. In quel periodo la minore offerta di lavoro, legata all'uscita dal mercato dei lavoratori 'scoraggiati', ''aveva contenuto il tasso di disoccupazione'', che era salito all'8,4%, dal minimo storico del 6,1% raggiunto nel 2007.

Tra il 2011 e il 2014, invece, a fronte di una perdita di altri 300.000 posti di lavoro, le persone in cerca di impiego sono aumentate di oltre un milione. Tra i giovani il tasso di attività è rimasto stabile al 27,1% grazie alla maggiore partecipazione all'istruzione secondaria e terziaria, che rimanda l'ingresso nel mercato. Tuttavia ''il peggioramento delle condizioni finanziarie delle famiglie e l'aumento delle rette di iscrizione hanno scoraggiato le immatricolazioni e indotto gli studenti già iscritti a ridurre i tempi di completamento dei corsi di studio''.

La quota dei giovani che non lavora né cerca un impiego è scesa all'11,9%, rimanendo però al di sopra dei livelli che si registravano prima del 2008. Inoltre il numero dei disoccupati di lunga durata è aumentato del 14,8%, passando dal 45,2% del 2008 al 60% delle persone in cerca di lavoro. Bankitalia rileva che il prolungamento della durata media della disoccupazione ''ha interessato, in modo pressoché omogeneo, tutti i profili professionali''.

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Riforma Pensioni, ecco l'Agenda di Governo per la flessibilità in uscita

Eleonora Accorsi Martedì, 02 Giugno 2015
Crescono le possibilità di un intervento sulla Legge Fornero: Il Ministro Padoan conferma la volontà di introdurre pensioni flessibili a partire dai 62 anni di età per favorire la staffetta generazionale.

Kamsin Il risultato elettorale non cambia il programma dell'esecutivo. Il Ministro dell'Economia, PierCarlo Padoan, dal festival dell'Economia di Trento ha ribadito ieri che il Governo sta lavorando per far andare in porto la riforma alla Legge Fornero. Una modifica che appare ormai "necessaria" per rispondere all'alto tasso di disoccupazione giovanile, un dramma che impone, anche alla luce della prossima completa attuazione del Jobs Act, di sostenere con maggiore forza il ricambio generazionale.

Il progetto di Riforma sarà complesso. Per ora l'ipotesi che registra piu' consensi tra le forze politiche è quella prospettata nel ddl Damiano-Baretta e nel recente disegno di legge Delega Sacconi (S.1941) depositati rispettivamente alla Camera e al Senato.

I due ddl abbassano l'asticella per l'uscita da 66 anni a 62 anni purchè il lavoratore possa vantare almeno 35 anni di contributi. Ma chi sceglie le uscite flessibili dovrà lasciare nelle casse dello stato una parte dell'assegno. Quanto? La penalità massima, in corrispondenza di un'uscita a 62 anni, sarà dell'8% per poi gradualmente ridursi qualora si posticipi l'uscita, al ritmo del 2% l'anno (a 64 anni la riduzione sarà del 4% e quindi si azzera a 66 anni). In pratica ci sarà un anticipo massimo di 4 anni ma il lavoratore perderà sostanzialamente la tredicesima mensilità di pensione (1500 euro l'anno su una pensione da 19.500 euro lordi). E naturalmente la decurtazione resterà per sempre. Quindi chi vorrà adottare questa tipologia di pensionamento dovrà fare bene i calcoli prima dell'uscita. L'ipotesi di un ricalcolo dell'assegno con il contributivo perde per ora quota: l'entità della decurtazione sarebbe infatti maggiore e quindi non sostenibile da un punto di vista sociale soprattutto per gli assegni piu' bassi, quelli maggiormente penalizzati.

Ma la pensione flessibile non è l'unica innovazione a cui si sta lavorando. All'interno del progetto governativo di fine anno potrebbero essere inseriti particolari benefici previdenziali per i lavoratori che assistono familiari in condizione di disabilità, le lavoratrici madri, misure per la staffetta generazionale, cioè l'incentivazione del ricorso al part-time per i lavoratori prossimi al pensionamento. Tutta da giocare invece la partita sui lavoratori precoci e sulla revisione dello scalone fornero per le lavoratrici dipendenti del settore privato (dal 2016 la Legge Fornero chiede loro il perfezionamento di 65 anni e 7 mesi dai 63 anni e 9 mesi attuali). Queste misure necessiterebbero di coperture finanziarie sulle quali l'accordo potrebbe essere piu' difficile.

Il prossimo appuntamento è comunque per questa settimana quando il Ministro Poletti dovrà rispondere sulle ipotesi allo studio del governo sulla flessibilità; poi a fine mese il Presidente dell'Inps, Tito Boeri dovrà rendere noto il programma dell'Inps per le pensioni flessibili e il reddito minimo, due punti che aiuteranno a comprendere la direzione che sarà intrapresa. I tempi? Se tutto andrà per il verso giusto le novità saranno operative dal 1° gennaio 2016.

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Pensioni, ecco la relazione illustrativa al decreto appena varato dal Governo

Davide Grasso Lunedì, 01 Giugno 2015
I trattamenti interessati dal blocco dell'indicizzazione saranno rivalutati in una forchetta ricompresa tra il 40 ed il 10% per il biennio 2012-2013. Resta il congelamento oltre i 2800 euro.

Kamsin Pubblichiamo in allegato la relazione illustrativa al decreto legge sulle pensioni (Dl 65/2015 entrato in vigore lo scorso 21 Maggio) il cui iter di conversione inizierà questa settimana in Commissione presso la Camera dei Deputati. Si ricorda che il provvedimento dispone che i trattamenti pensionistici saranno rivalutati, nel biennio 2012-2013, del 100% sino a tre volte il minimo; del 40% sino a 4 volte il trattamento minimo; del 20% sino a 5 volte e del 10% sino a 6 volte. Nulla spetterà agli assegni superiori a 6 volte il minimo, cioè 2810 euro lordi (anche se ci dovrebbe essere una fascia di garanzia sino ai 2.818 euro lordi). 

Il prossimo 1° Agosto i pensionati titolari di assegni ricompresi tra i 1405 e 2810 euro lordi al mese (valori al 31 dicembre 2011, cioè prima che scattasse la norma Fornero) dovrebbero pertanto ricevere una cifra oscillante tra gli 850 e i 300 euro a seconda delle fasce di reddito. Questo importo comprende gli arretrati maturati nel biennio 2012-2013, rivalutati in base alle nuove fasce di reddito, a cui dovrà poi aggiungersi l'effetto trascinamento dell'adeguamento sul biennio 2014-2015: nel provvedimento trasmesso al Quirinale si prescrive infatti che nel biennio 2014-2015 la rivalutazione viene riconosciuta per tutte le fasce al 20% limite che poi passa al 50% dal 1° gennaio 2016.

Considerando l'abbinamento dei due effetti gli assegni intorno ai 1500-1800 euro lordi dovrebbero dunque ricevere anche qualcosina in piu' dei 750 euro annunciati da Padoan. In teoria, infatti, l'importo complessivo da restituire (cioè quello maturato tra il 1° gennaio 2012 ed Agosto 2015) secondo le nuove regole approvate, potrebbe anche superare i mille euro. Sarà probabilmente il prelievo fiscale ad abbassare quanto effettivamente percepito e a riportare l'asticella verso il basso dato che le somme pregresse saranno soggette a tassazione separata. Gli assegni piu' alti, quelli intorno ai 2700-2800 euro lordi a stento invece riusciranno a recuperare 300 euro in tutto. In ogni caso le cifre che saranno restituite saranno poca cosa rispetto a quanto hanno lasciato sul terreno questi assegni in tre anni e mezzo. A bocca asciutta rimarranno, come già anticipato, tutti coloro che avevano trattamenti lordi superiori a 2810 euro al mese.

Documenti: la Relazione Illustrativa al Decreto Legge 65/2015

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