Riforma Pensioni, per gli ultra 55enni arriva il prestito pensionistico

Davide Grasso Martedì, 30 Giugno 2015
Sgravi contributivi e Prestito Pensionistico. E' il mix di misure ideato dai dem per accompagnare alla pensione i lavoratori ultra 55enni che non hanno trovato una nuova collocazione.
Il Partito Democratico ha presentato ufficialmente le misure a sostegno del reddito degli ultra 55 enni senza lavoro ed in condizione economica di bisogno per aiutarli a centrare la pensione pubblica. Lo hanno fatto la scorsa settimana i parlamentari dem Giorgio Santini e Carlo dell'Aringa in una conferenza stampa in cui sono stati illustrati i contenuti di un apposito disegno di legge depositato in Senato (S.1943). Tre gli interventi promossi dagli onorevoli.

Il primo step punta a facilitare la ricollocazione nel mondo del lavoro grazie alla proroga triennale della decontribuzione per le assunzioni. In pratica si prevede l'estensione della decontribuzione in favore dei datori di lavoro che assumano lavoratori ultra55 enni in condizioni di bisogno economico.

Accanto a questa misura si dispone poi l'allungamento dell'Asdi, l'ammortizzatore sociale introdotto dal Jobs Act ma ancora non entrato in funzione, a cui possono accedere quei lavoratori con un particolare reddito Isee che abbiano esaurito la durata massima di utilizzo della Naspi. L’ASDI è di importo pari al 75% dell’ultima indennità NASPI percepita ed ha una durata massima di sei mesi. La proposta dem, all’art. 1, prevede il raddoppio della durata massima del trattamento ed estende agli anni 2016 e 2017 la disciplina dell’ASDI, riservandoli ai lavoratori di età superiore a 55 anni. In questo modo, l'accoppiata Naspi piu' Asdi, garantirà ai lavoratori un sostegno massimo sino a tre anni.

Se nonostante tali sostegni il lavoratore dovesse ancora essere senza un’occupazione, scatta un provvedimento nuovo per il nostro ordinamento, il cosiddetto “prestito previdenziale”, sostenuto anche con una quota a carico della fiscalità generale. Nello specifico si prevede che questi lavoratori possano accedere, sino alla maturazione del diritto alla pensione, ad un prestito pensionistico, nella forma di un Assegno Previdenziale Anticipato (APA).

Per accedere all’APA - indicano gli onorevoli - sarà necessario maturare, entro il 31 dicembre 2017, i requisiti idonei a conseguire, entro i cinque anni successivi alla data di presentazione della domanda, il diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia. Tanto per fare un esempio al lavoratore basterebbe raggiungere i 61-62 anni per accedere al prestito. Che avrà una durata massima di cinque anni ed un importo fisso, pari, su base annua, a 1.7 volte l’importo dell’assegno sociale. Durante questo periodo il beneficiario potrà comunque lavorare, a condizione che i redditi non eccedano l’importo dell’assegno stesso; in caso contrario l’APA sarà ridotto in misura corrispondente. 

Quanto alla restituzione del prestito, si prevede che i ratei di pensione vengano ricalcolati, alla data del pensionamento effettivo, in modo da compensare , su base pluriannuale, le anticipazioni di pensione percepite. Il disegno di legge dei Dem è particolarmente importante perchè è il primo provvedimento che offre una risposta ai lavoratori in età avanzata senza lavoro i quali con lo stop alla cassa integrazione e alla mobilità in deroga e alla riforma degli ammortizzatori sociali si troveranno senza piu' alcun sostegno economico in grado di accompagnarli alla pensione. Nei prossimi giorni si attende anche una proposta da parte dell'Inps per la soluzione del loro problema.

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