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Notizie - Results from #7670

 

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Notizie

Pensioni

Inps: si allungherà il tempo di erogazione dei servizi

Sergey Lunedì, 23 Giugno 2014

Nel triennio 2014-2016 nell’ I’Istituto andranno in pensione 2.405 dipendenti, pari al 7,5% dell’ organico, mentre le nuove assunzioni previste sono circa 500. Con queste previsioni, aggiunte ai recenti tagli di ulteriori 3000 unità che negli ultimi 24 mesi sono andati via, l’Inps non è più in grado di soddisfare la domanda con gli attuali standard di funzionamento: una pensione ad esempio non potrà essere erogata entro l’ attuale standard di 50 giorni, ma in un tempo medio di 4 mesi.

Kamsin

Lo scenario che si va delineando ha anche riflessi sulle entrate dell’ Istituto in quanto saranno rallentati anche l’ accertamento e  ed il recupero dei crediti contributivi che comporteranno una ridotta disponibilità finanziaria. Gli aspetti negativi saranno in parte assorbiti dai risparmi provenienti dalla spending review che prevedono un taglio delle spese di 517,7 milioni di euro per ciascun anno del prossimo triennio.

Le spese di gestione  complessive dell’ Istituto per il 2014 sono  di 4,4 miliardi e di 4,37 nel 2015 e nel 2016: spese che appaiono al di sotto della media dei 28 Paesi europei del 2,55%. “A livello territoriale, la nuova organizzazione prevede il progressivo adeguamento in funzione delle caratteristiche dell’ utenza, il mantenimento di livello di presidio del territorio adeguati e l’ evoluzione verso i servizi di orientamento e consulenza”.

Il piano dei risparmi impegna l’ Ente anche in una nuova organizzazione dell’ Istituto (dopo  l’ integrazione di Inpdap e Enpals ) prevedendo la diminuzione delle funzioni dirigenziali che passano da 56 a 49, le strutture da 71 a 64 ed un taglio del 29% dei dirigenti generali.
Zedde

Ue: Renzi a capigruppo, prenda coscienza voto per cambiare

Redazione Lunedì, 23 Giugno 2014
- Roma, 23 giu. - "L'Europa deve prendere coscienza del voto" del 25 maggio "per cambiare la sua politica". Lo avrebbe detto il presidente del consiglio Matteo Renzi ai capigruppo del Parlamento Europeo, secondo quanto riferito da Roger Helmer, capogruppo di L'Europa della Liberta' e della Democrazia. .

Sky: vertici incontrano Renzi, 40 mln investimenti

Redazione Lunedì, 23 Giugno 2014
- Roma, 23 giu. - Questa mattina James Murdoch e Andrea Zappia, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Sky Italia, hanno incontrato il presidente del Consiglio Matteo Renzi e illustrandogli i nuovi investimenti editoriali, per 40 milioni e con opportunita' di lavoro per oltre 7mila giovani, a a livello locale che internazionale, previsti nei prossimi mesi in Italia e che comprendono la produzione all'interno degli studi di Cinecitta' di due nuove grandi produzioni internazionali. Per quanto attiene alle due produzioni, BSkyB, Sky Deutschland e Sky Italia saranno un'unica squadra impegnata ad investire nel progetto "The young Pope": una serie televisiva scritta e diretta dal Premio Oscar Paolo Sorrentino, che fara' cosi' il suo esordio nella serialita' televisiva, e in "Diabolik-La Serie", primo adattamento del fumetto delle sorelle Giussani con la scenografia del 3 volte Premio Oscar Dante Ferretti. Le due produzioni saranno le prime a beneficiare del Tax Credit sui contenuti audiovisivi recentemente approvato dal governo. James Murdoch ha dichiarato: "21st Century Fox e Sky Italia investono da lungo tempo in questo Paese, e in particolar modo nei contenuti e nei servizi, che spaziano da nuovi canali di intrattenimento, cinema e commedia, a quelli dedicati allo sport italiano, offrendo una maggiore possibilita'di scelta per le famiglie italiane e al tempo stesso le tecnologie migliori per i nostri milioni di abbonati. La creativita' italiana e' ammirata ovunque nel mondo e fin dalla nascita Sky Italia ha alimentato e incentivato il talento, la creativita' e l'inmovazione, per offrire un tangibile contributo allo sviluppo dell'industria culturale italiana. Questa industria ha un enorme potenziale ancora inespresso che avra' ora maggiori possibilita' di svilupparsi alla luce del recente decreto". A sua volta Andrea Zappia ha commentato "Dopo il successo internazionale di Gomorra - La Serie, Diabolik e The Young Pope rappresentano due progetti molto ambiziosi in cui crediamo fortemente. Siamo orgogliosi che due talenti del calibro di Paolo Sorrentino e Dante Ferretti" abbiano deciso di collaborare con Sky a progetti di tale portata per investimenti e capacita' di generare opportunita' di lavoro per oltre 7mila giovani e di grande professionalita'. .

Riforme: Di Maio, questione immunita' deve scomparire

Redazione Lunedì, 23 Giugno 2014
- Roma, 23 giu. - "La questione dell'immunita' deve scomparire". Lo ha detto Luigi Di Maio conversando con i cronisti al termine del vertice con Beppe Grillo sulle riforme. Per l'esponente di M5s la questione "non appartiene al Movimento, non utilizziamo l'immunita anche se ne abbiamo diritto", ha aggiunto. .

Immunita', e' polemica nel Pd. Finocchiaro, sono disgustata

Redazione Lunedì, 23 Giugno 2014
- Roma, 23 giu. - E' polemica all'interno del Partito Democratico sull'ipotesi di confermare l'immunita' parlamentare nel nuovo Senato. La Presidente della Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, Anna Finocchiaro, chiarisce: "Se attribuisci a una Camera delle funzioni sulle politiche pubbliche, cosi' com'e' nella riforma emendata, non ci puo' essere disparita' con l'altro ramo del Parlamento. E non lo dico io, lo dicono tutti i costituzionalisti. Stamattina in televisione per esempio l'ho sentito affermare con precisione dal professor Ainis. Cio' detto i relatori non scrivono gli emendamenti di testa loro. Raccolgono le indicazioni che emergono nel dibattito e hanno il dovere di valutarle quando scrivono le loro proposte. Ma se mi chiede come la penso io, allora le rispondo: la Finocchiaro pensa che l'immunita' non va bene cosi' neanche per i deputati". Cosi' Anna Finocchiaro, presidente della commissione "Avevo proposto che a decidere sulle autorizzazioni all'arresto e alle intercettazioni dovesse essere una sezione della Corte costituzionale e non il Parlamento. Valeva sia per il Senato sia per la Camera. E l'ho scritto in un emendamento". Poi l'emendamento "e' sparito dal testo perche' il governo ritiene che non si debba appesantire il lavoro della Corte costituzionale". "Ora non so che fara' il governo . Ma so che l'esecutivo ha vistato due volte i nostri emendamenti, compreso quello sull'immunita'. Conosceva il testo, sapeva tutto. ha fatto una scelta". Poi la Finocchiaro torna nel merito della questione: "I senatori avranno funzioni di controllo che vanno difese dalla limitazione della liberta'. I costituzionalisti sono d'accordo su questo punto. Come lo sono i partiti, da Forza Italia al Pd, alla Lega, all'Ncd e anche M5S. E noi abbiamo raccolto i loro pareri. Io pero' penso che l'articolo 68 non deve coprire gli atti svolti da sindaco o da consigliere regionale. Per quei fatti l'autorizzazione a procedere non dovrebbe essere necessaria. Fermo restando che la mia proposta e' un'altra: rimettere il tema dell'immunita' alla Consulta. Ma il governo mi ha risposto di no, motivandolo con la necessita' di non pesare troppo sui giudici costituzionali. Percio' mi chiedo: cosa vogliono da me?". "Ora sto pensando di proporre addirittura un emendamento al mio emendamento per far passare l'idea del rinvio alla Corte. Sono favorevole anche a uno scudo valido solo per le espressioni e i voti dati in aula. Rispondero' cosi' a questo fastidioso scaricabarile su di me. Pero' e' incredibile che tutto si riduca all'immunita'. Abbiamo fatto un lavoro pazzesco tutti insieme. Ne e' venuto fuori un Senato vero ma innovativo. Non puo' rimanere solo la vicenda dell'immunita'". Stefano Bonaccini, altro esponente del Pd, questa mattina ad Agora', ha spiegato: "Siamo di fronte al possibile approdo di una riforma storica, con il taglio di oltre 300 parlamentari, il superamento del bicameralismo perfetto, con una sola camera che fara' le leggi, abbassando i tempi e rispondendo alle esigenze dei cittadini normali. Se Renzi ha preso il 41%, al contrario di quanto e' avvenuto nei paesi del resto d'Europa, e' perche' le cose le fa". Lo ha detto Stefano Bonaccini, Pd, questa mattina ad Agora', su Rai Tre. "Quanto all'immunita': Renzi in quanto premier non gode dell'immunita', se voleva un vantaggio poteva proporre che l'immunita' coprisse anche lui. Non vorrei che si perdesse di vista la portata storica di questa riforma, per un paese che funzioni meglio, che abbia tempi di decisione piu' rapidi. Se si vuole ridiscutere di immunita', facciamolo. Se si vuole togliere l'immunita', togliamola. Quella non era la proposta del governo". Sul blog di Beppe Grillo, parlando delle riforme, in un post a firma Paolo Becchi, docente universitario vicino al M5s, in passato considerato tra gli ideologi del Movimento, si legge: "Dopo la mossa di Grillo sulle riforme, Renzi e' frettolosamente salito al Colle per consultarsi con il Capo dello Stato. A Re Giorgio, che pareva essersi defilato dopo aver imposto la soluzione definitiva alla sua politica delle 'larghe intese' (il patto Berlusconi-Renzi), resta sempre l'ultima parola, la decisione del sovrano. Cosi' accadra' sulle riforme, e cosi' e' accaduto nei giorni scorsi nella vicenda che ha riguardato il CSM, l'organo di garanzia della autonomia e indipendenza della magistratura ordinaria che egli presiede". .

Altro...

Riforma Pa, il Colle chiede modifiche sulle pensioni

Eleonora Accorsi Lunedì, 23 Giugno 2014

Ancora nulla da fare per il decreto legge sulla riforma della Pubblica amministrazione. A distanza di 10 giorni dal Cdm del decreto che dovrebbe abolire il trattenimento in servizio per i dipendenti pubblici ed introdurre una serie di semplificazioni fiscali non c'è tratta in Gazzetta Ufficiale. Kamsin Il testo è ancora al vaglio del Quirinale (il documento deve ottenere la controfirma del Presidente della Repubblica) che ha chiesto al governo di effettuare alcune modifiche proprio sull'abrogazione del trattenimento in servizio per i magistrati.

Il Colle ha infatti chiesto maggiore gradualità per gli ermellini in quanto la tagliola prevista da Renzi avrebbe di colpo abbassato da 75 a 70 anni l'età del ritiro lasciando scoperti oltre 400 posizioni, molte di vertice, nelle Procure e nei Tribunali del paese. Il governo dovrebbe pertanto prevedere che i trattenimenti in servizio già concessi saranno validi sino al 2016 o al 2017 ( e non sino al 31 Ottobre 2014 come dispone in via generale il decreto per gli altri dipendenti delle pubbliche amministrazioni). Fonti giornalistiche tuttavia indicano che il Quirinale abbia chiesto l'estensione della norma, non solo ai giudici che rivestano cariche elettive, ma anche in favore dei militari. Potrebbero quindi essere fatti salvi fino al 2016 i collocamenti in ausiliaria e i richiami in servizio delle Forze Armate, un istituto previsto dal codice militare che consente a chi è andato in pensione di continuare a prestare il suo lavoro sino a 67 anni, incassando anche una indennità, nei vari corpi.

Sotto esame dal Colle c'è anche la norma che prevede il divieto di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza, un divieto che avrebbe impedito a qualsiasi pensionato di esercitare incarichi dirigenziali, direttivi o cariche nelle Pubbliche amministrazioni. La richiesta in tal senso era arrivata a gran voce dai cittadini nella consultazione pubblica che si è chiusa prima del Cdm del 13 Giugno ma la norma rischia di lasciare senza guida molte Pa dove, spesso, molti degli incarichi apicali vengono assegnati proprio a persone già in pensione. La correzione chiesta dal Quirinale dovrebbe lasciar fuori gli incarichi gratuiti, stabilendo che le nuove regole si applicheranno solo per il futuro e non anche agli incarichi in corso e, soprattutto, escluderebbe gli incarichi e le cariche presso organi costituzionali.

Zedde

Riforme: blog Grillo, a Napolitano l'ultima parola del sovrano

Redazione Lunedì, 23 Giugno 2014
- Roma, 23 giu. - "Dopo la mossa di Grillo sulle riforme, Renzi e' frettolosamente salito al Colle per consultarsi con il Capo dello Stato. A Re Giorgio, che pareva essersi defilato dopo aver imposto la soluzione definitiva alla sua politica delle 'larghe intese' (il patto Berlusconi-Renzi), resta sempre l'ultima parola, la decisione del sovrano. Cosi' accadra' sulle riforme, e cosi' e' accaduto nei giorni scorsi nella vicenda che ha riguardato il CSM, l'organo di garanzia della autonomia e indipendenza della magistratura ordinaria che egli presiede". E' quanto si legge nel blog di Beppe Grillo, in un post a firma Paolo Becchi, docente universitario vicino al M5s, in passato considerato tra gli ideologi del Movimento. .

Dipendenti e pensionati, arriva il 730 precompilato

Bernardo Diaz Lunedì, 23 Giugno 2014

Il Consiglio dei ministri di Venerdì scorso ha dato il disco verde ai primi due decreti previsti dalla legge delega di revisione del sistema tributario che nei prossimi giorni saranno all'esame alle Camere per i relativi pareri. I testi poi torneranno poi al Consiglio dei ministri prima di ottenere il via libera definitivo. Kamsin La misura principale che è stata confermata da Renzi è l'invio a casa di oltre 30 milioni i lavoratori dipendenti e pensionati della dichiarazione dei redditi già compilata dall'amministrazione finanziaria.

Il modello arriverà entro il prossimo il 15 aprile direttamente a casa dagli italiani e conterrà i dati anagrafici, quelli sui beni immobili, quelli sui versamenti effettuati l'anno precedente, i dati comunicati da sostituti d'imposta sui redditi e sulle pensioni.  Per la sua elaborazione, l'Agenzia delle entrate utilizzerà le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria (ad esempio la dichiarazione dell'anno precedente e i versamenti effettuati), i dati trasmessi da parte di soggetti terzi, come banche, assicurazioni ed enti previdenziali, e i dati contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d'imposta con riferimento ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, ai redditi da pensione e ai redditi diversi (si pensi ad esempio ai compensi per attività occasionali di lavoro autonomo).

Il contribuente potra' accettare o modificare la dichiarazione inserendo eventualmente ulteriori dati che potrebbero essere stati omessi dalle Entrate. Il Fisco comunque dovrebbe riuscire a detrarre automaticamente tutti i dati ottenuti da banche assicurazioni e istituti di previdenza come gli interessi di mutui, i contributi per colf e badanti, le polizze vita, i fondi pensione, e dal 2016, anche le spese sanitarie risultanti dalla tessera sanitaria. Con l'accettazione della dichiarazione precompilata ci saranno anche diversi benefici per i contribuenti. Questi infatti avranno diritto ad accedere ad una sorte di "regime premiale" mettendosi al riparo da ulteriori accertamenti fiscali. Inoltre con l'accettazione della compilazione si renderanno definitivi gli eventuali crediti, che non verranno sottoposti a controlli preventivi anche se superiori a 4mila euro, ma saranno direttamente rimborsati.

"E' una grande opera di semplificazione", ha detto Boschi in conferenza stampa al termine del Cdm, sul fisco lo Stato diventa "finalmente amico" dei cittadini. Ad oltre 30 milioni di italiani, ha continuato Boschi, dal 2015 verra' spedito a casa una dichiarazione dei redditi precompilta dallo Stato. Ci sara' la possibilita', ha aggiunto, di fare delle correzioni. Ma se la dichiarazione verra' considerata corretta "si potranno dormire sonni tranquilli: questa opera di semplificazione rendera' la vita piu' facile ai pensionati e ai lavoratori dipendenti".

Zedde

Rimborsi Iva, ecco come cambiano con la Riforma fiscale di Renzi

Bernardo Diaz Lunedì, 23 Giugno 2014

Saranno snellite le procedure per ottenere i rimborsi Iva. E' quanto prevede l'articolo 14 della bozza di dlgs approvato Venerdì dal Cdm che eleva da 5.000 a 15.000 euro l'entità del rimborso che le imprese potranno ottenere senza alcun adempimento.  Kamsin Regole semplificate anche per gli importi che eccedono i 15 mila euro per le quali il decreto richiederà solo un visto di conformità e l'allegazione delle dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà.

Secondo quanto previsto nel provvedimento se per gli importi fino a 15 mila il credito sarà rimborsato senza alcuna formalità a seguito della presentazione della dichiarazione annuale dell'Iva per quelli di importo superiore sarà sufficiente il visto di conformità rilasciato da un professionista abilitato, o (per le società di capitali soggette a revisione) da parte di colui che esercita il controllo contabile. A condizione tuttavia che il soggetto che richiede il rimborso abbia il patrimonio netto non diminuito di oltre il 40% rispetto alle risultanze contabili dell'ultimo periodo di imposta (il provvedimento precisa che anche la proprietà immobiliare non deve essere ridotta di oltre il 40%, ma tale limite non vale per le imprese immobiliari per le quali la cessione di immobili rientra nella attività propria); che non siano state cedute aziende o rami d'azienda e che ci sia la regolarità nel versamento degli contributi previdenziali ed assicurativi. Si tratta, secondo la bozza del provvedimento di condizioni che possono essere autocertificate.

Nelle altre situazioni continua invece ad essere assistita da garanzia, cioè dalla polizza fideiussoria, la richiesta di rimborso Iva superiore a 15.000 euro. In particolare ciò si verifica laddove il soggetto non sia in grado di rilasciare l'autocertificazione attestante gli indici relativi alla consistenza patrimoniale; da colui che esercita una attività di impresa da meno di due anni (ad eccezione delle start up innovative); da coloro ai quali nel biennio precedente la richiesta di rimborso sono stati notificati avvisi di accertamento o di rettifica da cui risulti una differenza fra gli importi accertati e quelli dichiarati superiore al 10% se gli importi dichiarati non superano 1.150.000 euro (il 5% se gli importi dichiarati sono superiori a 1.150.000 ma entro 1.500.000 e dell'1% oltre il limite di 1,5 milioni). La garanzia deve inoltre essere presente laddove la richiesta di rimborso sia presentata in seguito alla cessazione della attività.

I rimborsi saranno effettuati entro entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione e il decreto precisa che sulle somme rimborsate in ritardo "si applicano gli interessi del 2% decorrenti dal novantesimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione sommando i giorni trascorsi tra la data della richiesta dei documenti e la loro presentazione".

Zedde

Riforma del catasto, governo pronto al varo del decreto

Bernardo Diaz Lunedì, 23 Giugno 2014

Il Consiglio dei ministri di Venerdì scorso ha esaminato in via preliminare il decreto legislativo concernente la composizione, le attribuzioni e il funzionamento delle commissioni censuarie.Si tratta del primo passo del governo verso la riforma del catasto, che ha l'obiettivo di correggere le attuali sperequazioni riallineando le rendite ai valori reali di mercato. Kamsin Il provvedimento licenziato ha delineato la composizione delle commissioni censuarie che avranno il compito di validare le funzioni di calcolo del nuovo Catasto e prevenire il contenzioso su rendite e valori. Secondo quanto previsto dalla delega fiscale (Legge n. 23/2014), le commissioni dovranno essere composte non solo da funzionari delle Entrate, ma anche da professionisti, magistrati ed esperti indicati anche dalle associazioni immobiliari.

Punto cardine della riforma del Catasto è l'invarianza di gettito: la Riforma dovrà assicurare che le nuove rendite (quasi sempre più alte delle attuali) non si trasformino automaticamente in aumenti delle tasse a carico dei proprietari degli immobili. Un passaggio delicato dato che, secondo le prime stime sugli effetti delle revisione delle rendite e della costruzione dei valori patrimoniali, le nuove rendite potranno raggiungere importi sino a dieci volte superiori a quelli attuali. Un dramma per cittadini e contribuenti che potrebbero, in assenza di adeguati correttivi nel calcolo dell'imposizione immobiliare, essere chiamati a sborsare cifre insostenibili sulle imposte sul mattone, in primis Imu e Tasi. 

Per questo risulta essenziale da un lato comprendere come sarà svolto il lavoro delle Commissioni - utile in questo caso garantire la presenza al loro interno di rappresentanti delle associazioni di categoria che possano avere una voce in capitolo sul meccanismo di elaborazione degli algoritmi - e, dall'altro,  comprendere quali saranno gli interventi sulla struttura delle imposte sul mattone - che la legge delega attribuisce al governo - per temperare il prelievo attraverso una modifica delle aliquote, deduzioni dalla base imponibile o detrazioni d'imposta anche da parametrare al reddito familiare. Il rischio, senza un vincolo piu' preciso per i comuni, è che l'intervento di rimodulazione del prelievo resti solo sulla carta determinando l'ennesimo rincaro della tassazione sugli immobili a carico degli italiani.

Confedilizia: il provvedimento del governo rischia di essere incostituzionale - ''Il Catasto e', da secoli, uno strumento di garanzia dei contribuenti e valutiamo quindi con estremo favore il fatto che lo schema di decreto legislativo in materia di Commissioni censuarie locali e centrale approvato dal Consiglio dei ministri affidi importanti funzioni ai Presidenti di Tribunale e ai Prefetti, che sono entrambi di per se' istituti di garanzia, che godono nel Paese di ampia fiducia''. E' quanto ha affermato in una nota il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, sottolineando, pero', che ''occorrono importanti correzioni'' al progetto governativo di riforma. ''Il provvedimento approvato, in altre parti e in specie in quelle relative alla rappresentanza - evidenzia Sforza Fogliani- non rispetta la legge delega, ne' nella lettera ne', e tantomeno, nello spirito. Siamo comunque certi - prosegue - che le Commissioni parlamentari di Senato e Camera richiederanno al Governo di apportare le dovute modifiche alle parti che sono a rischio di incostituzionalita'''. Ancora, nell'analisi di Confedilizia, ''dal provvedimento emerge evidente un chiaro tentativo di limitazione dell'intervento delle commissioni censuarie nella definizione del nuovo Catasto, che il Parlamento ha invece profilato come costruito in contraddittorio fra le parti".

Zedde

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