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Renzi, l'Europa si dia una mossa Si occupi di crescita e famiglie

Giovedì, 26 Giugno 2014

- Roma, 26 giu. - "Se vogliamo bene all'Europa dobbiamo darci una smossa e occuparci di crescita e lotta alla disoccupazione". Lo ha detto Matteo Renzi arrivando al vertice del Pse ad Ypres. "Si tratta di prendere atto del messaggio chiaro arrivato col voto. Un messaggio che fa riflettere per la forza e per il significato: se vogliamo bene all'Europa dobbiamo darci una smossa e occuparci di crescita e lotta alla disoccupazione", ha detto il presidente del Consiglio "Non c'e' una posizione dell'Italia contro altri, c'e' una posizione di chi dice occupiamoci di crescita e delle famiglie", ha spiegato Renzi.

Il pessimismo di Confindustria, "solo piccoli segnali di ripresa" (LEGGI)

, secondo il quale "si tratta di prendere atto del messaggio chiaro arrivato col voto. Un messaggio che fa riflettere per la forza e per il significato: se vogliamo bene all'Europa - ha concluso - dobbiamo darci una smossa e occuparci di crescita e lotta alla disoccupazione".

ISTAT: ITALIANI STRESSATI MA VIVONO PIU' A LUNGO (LEGGI)

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Esodati, Poletti: sesta salvaguardia per altre 32.100 persone
Pensioni

Esodati, Poletti: sesta salvaguardia per altre 32.100 persone

Giovedì, 26 Giugno 2014

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha depositato alla Commissione Lavoro della Camera un emendamento per tutelare altre 32mila persone con un sesto provvedimento da approvare in tempi brevi. Kamsin E' quanto si apprende dalle agenzie di stampa. "Il progetto del governo estende di un anno tutte le tutele esistenti e prevede 32.100 nuove persone salvaguardate" ha indicato Poletti. "Solo chi maturerà il diritto nell'arco dell'anno prossimo sarà incluso nelle salvaguardie, cosa che finora non era prevista". Complessivamente il numero dei lavoratori esodati tutelati varati salirà quindi a poco più di 170mila unità. L'Aula di Montecitorio avvierà la discussione generale del provvedimento mercoledì prossimo, 2 luglio.

Il Ministro Poletti ha quindi confermato le indiscrezioni già emerse in mattinata, con l'arrivo della sesta salvaguardia, che estenderebbe le tutele di dodici mesi, spostando il limite temporale dal gennaio del 2015 al gennaio del 2016.  Il ministro ha spiegato che delle 32.100 nuove salvaguardie 24mila saranno finanziate grazie ai risparmi derivanti da altrettante “posizioni non utilizzate” nei precedenti provvedimenti di tutela mentre per le altre 8.100 si dovranno individuare nuovi fondi.

Queste coperture saranno garantite dal Ministero attraverso il Fondo occupazione per 137 milioni per il 2015 e 119 milioni nel 2016 (“ma nei dieci anni – assicura Poletti – si avranno risparmi per 108 milioni”). Il Fondo verra’ reintegrato, conclude il Ministro, con la prossima legge di Stabilita’.

Secondo il presidente della commissione Lavoro la proposta del Governo, Cesare Damiano (Pd), rappresenta un “passo avanti importante, frutto anche della spinta data dal Parlamento per affrontare la questione”. Damiano riconosce inoltre all’Esecutivo il merito di “aver voluto interloquire con una proposta parlamentare. 

Dura invece la Lega Nord. ''La montagna ha partorito un topolino. Invece di risolvere la questione esodati in maniera strutturale come promesso piu' volte dal governo e dalla maggioranza, oggi il ministro del Lavoro ha tagliato quasi in toto la proposta di legge unificata 224 sulle salvaguardie, prendendo in considerazione solo una minima parte del testo''.

Lo dichiara il capogruppo della Lega Nord in commissione Lavoro alla Camera, Massimiliano Fedriga. ''L'esecutivo Renzi continua ad abbandonare persone che sono rimaste e rischiano di rimanere senza un euro per mantenere se stessi e la propria famiglia. Evidentemente il signor Renzi e' troppo impegnato a trattare su come spartirsi le poltrone con la legge elettorale piuttosto che pensare a quei drammatici problemi creati dalla riforma Fornero votata e voluta dal suo stesso partito. Adesso attendiamo il referendum abrogativo di quella sciagurata legge, che finalmente dovrebbe riportare una giustizia previdenziale in questo Paese. E questo sara' possibile - aggiunge Fedriga - grazie all'impegno profuso dalla lega Nord per raccogliere centinaia di migliaia di firme e non certo da questo governo assente che pensa solo a raccontare qualche balla d'effetto ogni mese per garantire visibilita' al suo inconsistente presidente del Consiglio''.

Zedde

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Yara: M5s, mozione di sfiducia per Alfano: e' un incapace

Giovedì, 26 Giugno 2014
- Roma, 26 giu. - "Con il suo comportamento ha messo a rischio il lavoro di magistrati e forze dell'ordine". E' sostenendo questa accusa che il Movimento 5 Stelle ha depositato una mozione di sfiducia contro il Ministro dell'Interno Angelino Alfano sul caso Yara. La mozione, che vede come primo firmatario il portavoce al Senato Lello Ciampolillo ha come oggetto la clamorosa "svista" istituzionale del responsabile del Viminale. "Alfano, pur di millantare meriti - afferma una nota pentastellata - non ha esitato a rivelare notizie riservate in merito alla svolta investigativa nel drammatico omicidio della povera ragazza. Come denunciato dallo stesso Procuratore della Repubblica di Bergamo, con il suo comportamento il Ministro dell'Interno ha messo a rischio tutto l'importante lavoro svolto dai magistrati e dalle forze dell'ordine in anni e anni di pazienti riscontri e indagini". "La scorsa estate - ricodano i grillini - il Movimento 5 Stelle aveva gia' richiesto le dimissioni di Alfano in occasione della vergognosa gestione del caso Shalabayeva. I fatti denunciati, confermano la fondatezza dell' iniziativa politica del Movimento 5 Stelle e l'assoluta incapacita' di Alfano e di questa maggioranza nel rappresentare una risposta seria ed efficace alle aspettative dei cittadini". .
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Pensioni

Esodati, Poletti: pronti alla sesta salvaguardia

Giovedì, 26 Giugno 2014

La proposta del governo prevede di "prolungare di un anno le salvaguardie, così come sono oggi previste. Solo che chi maturerà il diritto nell'arco dell'anno prossimo sarà incluso nelle salvaguardie, cosa che finora non era prevista". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine della cerimonia all'Accademia del Lincei. Kamsin

Il ministro ha quindi confermato le indiscrezioni già emerse, con l'arrivo della sesta salvaguardia, che estenderebbe le tutele di dodici mesi, spostando il limite temporale dal gennaio del 2015 al gennaio del 2016. "Oggi andremo in Commissione", Lavoro alla Camera "e discuteremo di questa ipotesi, valuteremo se ci sono le condizioni per produrla, io credo di sì". Comunque, ha aggiunto Poletti, "compete alla Commissione, al Parlamento, decidere". Infatti il ministro ha ribadito: "Ci sarà una proposta del governo e a quel punto la Commissione, il Parlamento, farà le sue valutazioni".

Damiano: Bene Governo sulla sesta salvaguardia ma si trovi una soluzione strutturale - La proposta del Governo “va nella direzione giusta, e’ un altro passo avanti. Nella legge di stabilita’ bisognera’ trovare la soluzione strutturale”. Cosi’ il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, arrivando in commissione dove e’ atteso a breve il ministro Giuliano Poletti

Zedde

 

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Il Pd incontra i grillini e Renzi tratta sulle preferenze

Giovedì, 26 Giugno 2014

- Roma, 26 giu. - Un match sulla legge elettorale, letto da molti come una reciproca apertura. Matteo Renzi arriva a sorpresa all'incontro tra Pd e M5s, incassa e sottolinea il si' al dialogo dei grillini, non deflette dai principi guida dell'Italicum, critica il Democratellum ma si mostra morbido sulle preferenze. Soddisfatto Beppe Grillo, riferiscono i suoi, mentre Luigi Di Maio spiega che la proposta non e' 'a scatola chiusa' ma da quella si deve partire. Ma da Forza Italia arriva subito il richiamo al patto del Nazareno. Un patto che dal Pd assicurano non sia stato surclassato dallo streaming di oggi.

Video integrale dell'incontro da Renzi e i 5 Stelle

Il premier e segretario del Pd usa bastone e carota. Prima attacca il Democratellum (che chiama scherzosamente Complicatellum e poi Grandefratellum) perche' "non garantisce governabilita'", rischia di creare problemi di "voto di scambio" e non mette al riparo da "inciuci e larghe intese".
  Poi si mostra dialogante sul tema delle preferenze "non ne abbiamo paura, siamo bravi a prendere voti".

Il sarcasmo del premier, "5 sindaci su 8.000? Niente male"

Addirittura chiede al M5s una "disponibilita' a discutere anche di riforme costituzionali", di tutto il pacchetto all'esame del Senato che si comincera' a votare non prima di lunedi'. Sui tempi pero' non cede di un millimetro: entro venerdi' le proposte e le critiche al Democratellum saranno on-line e dopo il voto del Senato sulla riforma del bicameralismo si comincia, "la prossima volta servono idee chiare". Il faccia a faccia tra Pd e M5s agita pero' Forza Italia. "L'accordo resta sull'Italicum e siamo pronti ad approvarlo al Senato nei tempi previsti" afferma a tamburo battente Paolo Romani. Una base di partenza che anche al Pd danno come certa. Nessuno, spiegano, vuole mettere in discussione il patto del Nazareno, anche se sulle preferenze si puo' discutere. Ma e' proprio sulle preferenze che Forza Italia vede rosso. Mentre a Ncd il gioco di sponda con i grillini potrebbe dare la possibilita' di riaprire il discorso su un tradizionale cavallo di battaglia. Alla fine da Pd e M5s giungono commenti soddisfatti. Bene la disponibilita' al dialogo mostrata dai Cinquestelle, incassano i Dem. Bene la nuova immagine di forza responsabile, incassano dal Movimento.
  Nel merito pero' le posizioni sono distanti. Difficilmente si giungera' a uno stravolgimento del testo base che dovrebbe essere votato dal Senato entro l'estate. Qualche aggiustamento e' stato messo in conto da tutti. Soprattutto da Matteo Renzi, che punta a mettere in 'competizione' le diverse forze politiche con le quali sta dialogando, ma sempre da mazziere.

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