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Nuovo 'match' Renzi-Di Maio, dopo i pizzini ci diamo del lei...

Mercoledì, 25 Giugno 2014

- Roma, 25 giu. - Replica a Luigi Di Maio e Danilo Toninelli chiamandoli scherzosamente "Ric e Gian", ma e' al primo che Matteo Renzi dedica la 'sua' attenzione per tutta la durata dell'incontro tra Pd e M5s sulla legge elettorale. Tra i due c'e' il precedente del biglietto fatto consegnare dal Capo dell'esecutivo al grillino e i cui contenuti furono rivelati proprio dal vicepresidente della Camera. Ed infatti il Capo del governo non ha dimenticato: "Dopo i pizzini abbiamo cambiato. Ci diamo del lei...", premette. Ed ecco l'affondo: "Non abbiamo paura delle preferenze. La Moretti ha preso 230mila preferenze alle europee, quanti voti ha preso il primo di M5s? Trentamila? Non lo dico per fare polemica... Quanti voti avete preso voi alle vostre primarie? Lei Di Maio? 182 voti? Noi con 182 preferenze non riusciamo a metterlo in consiglio comunale un candidato... Lo dico senza arroganza", sottolinea il presidente del Consiglio.

Video integrale dell'incontro da Renzi e i 5 Stelle

La replica dell'esponente di spicco del Movimento 5 stelle si fa attendere solo qualche secondo: "E' vero - risponde - che voi avete preso migliaia di preferenze e io 30mila. Ma voi siete un partito che una tradizione di 60 anni. Io ho preso 182 voti alle parlamentarie ma il M5s non ha mai avuto problemi di mercato di tessere". Polemica tra il Capo dell'esecutivo e il fedelissimo di Beppe Grillo anche sul tema delle alleanze e sulla necessita' di indicare prima del voto ogni intenzione di "inciuci" con altre forze politiche: "Non so - sorride il premier - se tra quelli che hanno votato per voi ci sarebbe stato lo stesso comportamento se aveste detto prima che avreste fatto l'accordo con Farage...". Di Maio rimanda subito la palla dall'altro campo: "Beh, lo scorso anno avevate detto che Bersani avrebbe fatto il presidente del consiglio, e poi...".

Il sarcasmo del premier, "5 sindaci su 8.000? Niente male"

Tra i due e' scontro anche sui cosiddetti 'impresentabili': con il Democratellum "i partiti dovrebbero pensarci 2 volte prima di mettere in lista impresentabili, nomi chiacchierati", dice Luigi Di Maio, ricordando che il Parlamento e' stato impegnato a lungo a discutere dei 'casi' di esponenti colpiti dalla richiesta di arresto, in primis di quello di un deputato del Partito democratico. "Non le consento di dirlo", lo interrompe Renzi. "Ma non e' una questione personale, presidente", risponde Di Maio. Ma Renzi non perde tempo a puntualizzare: "Questo e' un partito che quando uno dei suoi sbaglia non ha problemi a votare e dire che va in carcere".

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Telefonata Renzi-Obama su vertice Ue e nodo Ucraina

Mercoledì, 25 Giugno 2014
- Roma, 25 giu. - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente americano Barack Obama. Al centro del colloquio i temi internazionali, alla vigilia del consiglio europeo di Bruxelles e in particolare la delicata situazione in Ucraina.
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Renzi-M5s, il sarcasmo del premier 5 sindaci su 8mila... bravi

Mercoledì, 25 Giugno 2014

- Roma, 25 giu. - Matteo Renzi incontra i parlamentari del MoVimento 5 stelle e non lesina battute al vetriolo dietro una maschera da bontempone. "So che lei e' stato votato alle primarie del suo partito. Quanto ha preso? 182 voti. Bene", a Luigi Di Maio. "Ma che fate: Ric e Gian?", dice a Di Maio e Danilo Toninelli, che gli hanno replicato in tandem sul tema della governabilita'. Poi sui sindaci eletti. Sciorina le citta' a guida M5s facendo finta di dimenticarsi quelle siciliane poi la pioggia acida: "Avete conquistato 5 sindaci... 5 su 8.000, niente male".

Video integrale dell'incontro da Renzi e i 5 Stelle

Sulla legge elettorale proposta dai pentastellati, chiamata da Grillo Democratellum, Renzi gioca col nome e, visto che viene prsentata da Danilo Toninelli, dice: "Piu' che il Toninellum sembra il Complicatellum o Grandefratellum". .

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Vertice tra Pd e M5s in streamingMatteo Renzi, mai piu' inciuci

Mercoledì, 25 Giugno 2014

- Roma, 25 giu. - E' in corso l'incontro tra Partito Democratico e il Movimento 5 stelle per un confronto sulla proposta della nuova legge elettorale. E' presente il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, "Vi chiediamo di introdurre un meccanismo 'mai piu' inciuci e mai piu' larghe intese': se ci dobbiamo mettere insieme lo diciamo prima, mentre con il Toninellum ci possiamo mettere insieme dopo". questa e' una delle richiesta, che e' anche un rilievo, di Matteo Renzi ai 5 stelle sulla legge elettorale.

Vi chiediamo di introdurre un meccanismo 'mai piu' inciuci e mai piu' larghe intese': se ci dobbiamo mettere insieme lo diciamo prima, mentre con il Toninellum ci possiamo mettere insieme dopo". Questa la seconda richiesta, che e' anche un rilievo, di Matteo Renzi ai 5 Stelle sulla legge elettorale.

"Abbiamo perso sei mesi". Lo dice Matteo Renzi, ricordando ai rappresentanti del Movimento 5 stelle, l'incontro avuto con Beppe Grillo. "Se c'e' modo di confrontarci sulla legge elettorale, ne saremo felici. Se ricordate - sottolinea il premier durante l'incontro con i rappresentanti del M5s sulla legge elettorale - questo e' stato per noi un proposito fin dal primo giorno. Il 15 dicembre a Milano abbiamo lanciato la proposta con l'hashtag 'sorpresina'. La reazione di allora fu un altro hashtag, con cui Beppe Grillo liquido' la nostra proposta. Era un hashtag che non vi dico, perche' l'orario non lo consente. Se ora, dopo aver perso sei mesi, ci si puo' confrontare, siamo molto felici", conclude Renzi.

 "Siete disponibili a prendere in considerazione l'ipotesi di introdurre un elemento di ballottaggio nella legge elettorale?". Questa la domanda rivolta da Matteo Renzi, durante l'incontro Pd-M5s sulla legge elettorale, dopo aver sottolineato che la legge proposta dai grillini non garantisce la governabilita'. "Vi abbiamo preso sul serio e abbiamo studiato la legge, abbiamo fatto una simulazione sui risultati delle europee e con il vostro sistema nemmeno un partito che ha preso il 40% come il Pd ora avrebbe la garanzia di governare".

"Il nostro obiettivo e' assicurare la governabilita'". Matteo Renzi nell'incontro con i rappresentanti di M5s sulla legge elettorale indica i paletti dell'esecutivo. "Vogliamo la certezza della governabilita'", dice il premier. Per Renzi il modello del Movimento 5 stelle, "il democratellum", e' "gravemente deficitario sotto il profilo della governabilita'". "Noi pensiamo che la sera delle elezioni si debba sapere chi ha vinto e eventualmente siamo pronti a introdurre il ballottaggio, cioe' il secondo turno", osserva Renzi. "La vostra proposta di legge l'abbiamo presa molto sul serio, l'abbiamo studiata. Abbiamo fatto delle simulazioni" e studiandola si evince - spiega il premier - che "non si ottiene la maggioranza".

A mio giudizio il vostro sistema ha il rischio di essere oggetto di voto di scambio come le preferenze. Ma voi, oltre a questo, date al partito politico la possibilita' di allearsi con chi vuole il giorno dopo. Mentre il nostro sistema costringe a dire prima con chi ci si allea, con il vostro sistema si attribuisce al gruppo il potere di decidere gli alleati". Cosi' Matteo Renzi sottolinea il secondo difetto che a suo avviso ha la proposta del M5s.

"Non crediamo che voi diciate 'prendere o lasciare', perche' se no ci salutiamo e il confronto non l'avremmo fatto". E' la premessa fatta da Matteo Renzi prima del confronto con il Movimento 5 stelle sulla legge elettorale. Poi il presidente del Consiglio aggiunge: "Io sono davvero interessato a trovare un punto di intesa e a non fare polemiche tra di noi".

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Renzi al vertice con i grillini Proposta M5S no governabilita'

Mercoledì, 25 Giugno 2014

- Roma, 25 giu. - A sorpresa il Premier, Matteo Renzi, partecipa al vertice tra Pd e M5S per discutere sulla legge elettorale. Esprime subito il suo apprezzamento il presidente del Consiglio all'incontro con i pentastellati: "Siamo molto felici di poterci confrontare, perche' le regole si scrivono insieme".

Il primo a prendere la parola sulle questioni in oggetto dell'incontro e' stato il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che ha presentato la legge depositata da M5S alla Camera e che e' stata sottoposta al vaglio della rete. Di Maio ha sottolineato: siamo a questo incontro "con spirito di responsabilita'. Sentiamo una grande responsabilita' e vogliamo che questa legge elettorale possa entrare nell'ordinamento del paese ma sappiamo di non poterlo fare da soli".

Per questo "chiediamo un confronto alla prima forza di maggioranza". "Non e' una proposta a scatola chiusa". Continua Di Maio. "Crediamo abbia tanti valori" anche perche' sottoposta al vaglio dei cittadini, ha aggiunto. "Non abbiamo intenzione di andare avanti all'infinito, pensiamo sia una legge molto valida e pensiamo si debba fare" in tempi brevi, ha detto ancora.

"Abbiamo perso sei mesi". Lo dice Matteo Renzi, ricordando ai rappresentanti del Movimento 5 stelle, l'incontro avuto con Beppe Grillo. "Se c'e' modo di confrontarci sulla legge elettorale, ne saremo felici. Se ricordate - sottolinea il premier durante l'incontro con i rappresentanti del M5s sulla legge elettorale - questo e' stato per noi un proposito fin dal primo giorno. Il 15 dicembre a Milano abbiamo lanciato la proposta con l'hashtag 'sorpresina'. La reazione di allora fu un altro hashtag, con cui Beppe Grillo liquido' la nostra proposta. Era un hashtag che non vi dico, perche' l'orario non lo consente.

Se ora, dopo aver perso sei mesi, ci si puo' confrontare, siamo molto felici", conclude Renzi. "Siete disponibili a prendere in considerazione l'ipotesi di introdurre un elemento di ballottaggio nella legge elettorale?". Questa la prima domanda rivolta da Matteo Renzi, durante l'incontro Pd-M5S sulla legge elettorale, dopo aver sottolineato che la legge proposta dai grillini non garantisce la governabilita'.

"Vi abbiamo preso sul serio e abbiamo studiato la legge, abbiamo fatto una simulazione sui risultati delle europee e con il vostro sistema nemmeno un partito che ha preso il 40% come il Pd ora avrebbe la garanzia di governare". "Il nostro obiettivo e' assicurare la governabilita'". Matteo Renzi nell'incontro indica i paletti dell'esecutivo. "Vogliamo la certezza della governabilita'", dice il premier. Per Renzi il modello del Movimento 5 stelle, "il democratellum", e' "gravemente deficitario sotto il profilo della governabilita'".

"Noi pensiamo che la sera delle elezioni si debba sapere chi ha vinto e eventualmente siamo pronti a introdurre il ballottaggio, cioe' il secondo turno", osserva Renzi. "Noi non abbimo paura delle preferenze". "Siamo pronti a ragionare di preferenze ma se c'e' la certezza della governabilita", ha detto ancora. "Non pensate che abbiamo paura perche' quando si va a prendere i voti siamo tutti bravi a prenderli", ha detto ancora il segretario del Pd seduto al fianco di Alessandra Moretti, fra le piu' votate del Pd alle europee. "Io sono davvero interessato a trovare un punto di intesa e a non fare polemiche tra di noi".

"A mio giudizio il vostro sistema ha il rischio di essere oggetto di voto di scambio come le preferenze. Ma voi, oltre a questo, date al partito politico la possibilita' di allearsi con chi vuole il giorno dopo. Mentre il nostro sistema costringe a dire prima con chi ci si allea, con il vostro sistema si attribuisce al gruppo il potere di decidere gli alleati".

Cosi' Matteo Renzi sottolinea il secondo difetto che a suo avviso ha la proposta del M5s. "Vi chiediamo di introdurre un meccanismo 'mai piu' inciuci e mai piu' larghe intese': se ci dobbiamo mettere insieme lo diciamo prima, mentre con il Toninellum ci possiamo mettere insieme dopo". Questa la seconda richiesta, che e' anche un rilievo, di Matteo Renzi ai 5 Stelle sulla legge elettorale. "Chiediamo se, per rispetto ai ciittadini" il Movimento 5 stelle e' d'accordo nel dire "mai piu' inciuci ne' grandi intese", ha affermato Matteo Renzi.

Sulla governabilita' risponde Di Maio: "La governabilita' e' un valore, ma deve essere meritata". Poi continua il premier con la seconda domanda ai pentastellati: "Siamo dell'idea di rimpicciolire i collegi, ci state?". Inoltre: "Siete d'accordo sulla nostra proposta di affidare alla Corte costituzionale prima il giudizio sulla legge elettorale?". Ed infine: "Siete disponibili a ragionare di riforme costituzionali?".

"E' inutile rivederci se non ci date delle risposte a questi interrogativi", conclude Renzi. "Entro venerdi' prossimo" le proposte del Pd al M5S saranno pubblicate "sul sito del Pd". Lo dice Matteo Renzi durante l'incontro con i rappresentanti del Movimento 5 stelle. "Un confronto trasparente online. Benissimo. Alla grande", dice il premier replicando a Luigi Di Maio. .

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