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Richetti rinuncia a primarie Pd in Emilia, indagato per peculato

Redazione Martedì, 09 Settembre 2014
- Bologna, 9 set. - Il deputato Pd, Matteo Richetti che proprio nelle ultime ore ha rinunciato alla corsa per le primarie del centrosinistra in Emilia Romagna, risulta indagato per peculato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Bologna sui costi della politica dell'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna. A confermare l'iscrizione e' stato l'avvocato Gino Bottiglioni, legale del parlamentare, che questa mattina ha chiesto di conoscere la posizione del suo assistito (presidente dell'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna dal maggio 2010 al dicembre 2012) presso la Procura del capoluogo emiliano. La maxi inchiesta sulle cosiddette 'spese pazze' potrebbe concludersi dopo le primarie del 28 settembre prossimo. "La scelta di ritirarsi dalle primarie - ha precisato l'avvocato Bottiglioni - prescinde dall'esistenza dell'iscrizione sul registro degli indagati. E' stata, da parte di Richetti, una valutazione politica. Apprendiamo dell'iscrizione - ha concluso il legale - con serenita'".
Tasi 2014, ultimi giorni per le delibere dei comuni
Fisco

Tasi 2014, ultimi giorni per le delibere dei comuni

Bernardo Diaz Martedì, 09 Settembre 2014
Nei comuni che avranno deliberato le aliquote tra inizio giugno e il 10 settembre, con pubblicazione entro il 18 settembre sul sito del Mef, i contribuenti dovranno versare la prima rata entro il 16 ottobre e il saldo il 16 dicembre.

Kamsin Ultimi giorni per le delibere dei Comuni sulla Tasi. Entro il 10 settembre i sindaci che non avevano approvato a maggio le aliquote e i regolamenti del nuovo tributo per i servizi indivisibili devono inserirle nel portale del federalismo fiscale del dipartimento delle Finanze.

In tal caso i contribuenti dovranno versare la prima rata entro il 16 ottobre e il saldo il 16 dicembre. In questa situazione si trovano, ad esempio, i proprietari di casa di Milano e di Roma che hanno alzato il prelievo sulla prima casa al 2,5 per mille. In ogni caso, il pagamento avverrà tramite F24 o bollettino postale. Alla fine della scorsa settimana avevano ottenuto la pubblicazione dei documenti 4.752 municipi su 8.057, anche se molti altri Comuni hanno già votato le aliquote e il Mef avrà tempo sino al 18 Settembre per pubblicarle online.

All'appello però mancano ancora oltre 3mila amministrazioni che molto probabilmente non riusciranno a rispettare la scadenza di domani. In questo caso i calcoli per i contribuenti si complicano. Il versamento del tributo è infatti rinviato al 16 Dicembre ed il pagamento avverrà in un'unica soluzione con l'aliquota standard dell'1 per mille. E se per l'abitazione principale il calcolo è semplice (e non prevede detrazioni), sugli altri immobili arrivano almeno due complicazioni. Prima di tutto, la somma di Imu e Tasi non può superare il 10,6 per mille, quindi toccherà ai contribuenti applicare l'aliquota della Tasi che rispetta questa regola: dove l'Imu è al 10 per mille, per esempio, la Tasi da pagare sarà lo 0,6 per mille. Se l'aliquota Imu è del 10,3 per mille la Tasi sarà dello 0,3 per mille. Inoltre, quando la casa è in affitto o comodato, il proprietario dovrà pagare il 90% del tributo, lasciando all'inquilino il restante 10%.

Rinvio al 16 Dicembre anche per i contribuenti i cui comuni abbiano deliberato sulla Tasi entro il 23 maggio. In questi comuni, infatti, i cittadini si sono già presentati alla cassa per versare l'acconto entro il 16 giugno (o in un'altra data fissata dal Comune). Sia che la delibera abbia subìto modifiche, sia che rimanga invariata, il versamento del saldo avverrà entro il 16 dicembre.

Zedde

Pensioni

Esodati, parte oggi l'esame in Senato del ddl sulla sesta salvaguardia

Eleonora Accorsi Martedì, 09 Settembre 2014
Oggi il ddl in materia di sesta salvaguardia sarà esaminato dalla Commissione Lavoro e Previdenza del Senato. Il via libera definitivo atteso entro fine mese.

Kamsin Prenderà il via questa oggi in commissione Lavoro del Senato l'esame del ddl che estende a 32.100 lavoratori le deroghe alla Riforma Fornero. Il relatore al provvedimento sarà il senatore Mario Mauro.

Il Senato non dovrebbe apportare sostanziali modifiche alla versione del testo approvata in prima lettura dalla Camera dei Deputati. Il via libera definitivo dell'Aula potrebbe avvenire già entro la fine del mese di Settembre e comunque prima della presentazione della legge di stabilità.

Com'è noto il ddl sulla sesta salvaguardia prevede, nella sua versione uscita da Montecitorio lo scorso 4 luglio, la tutela di ulteriori 32.100 lavoratori appartenenti ai seguenti profili: a) lavoratori in mobilità (5.500 soggetti); b) prosecutori volontari (12.000 soggetti); c) lavoratori cessati per accordi individuali o collettivi, licenziati individuali (8.800 soggetti);  d) lavoratori in congedo per la cura di parenti disabili (1.800 soggetti). Il disegno estende inoltre la platea dei beneficiari anche ad una nuova categoria: i cessati da un rapporto di lavoro a tempo determinato (4mila soggetti). (Qui lo strumento di Pensioni Oggi per verificare in anteprima la possibilità di accedere al beneficio).

I lavoratori in questione potranno accedere alla pensione in deroga alla disciplina Fornero a condizione che la decorrenza della prestazione pensionistica, secondo la previgente disciplina pensionistica, si fosse verificata entro e non oltre il 6 gennaio 2016. Fanno eccezione a questo principio solo i lavoratori del profilo "mobilità" per i quali è richiesto che abbiano maturato un diritto a pensione entro la fruizione dell'indennità di mobilità o, tramite il versamento della contribuzione volontaria, entro i 12 mesi dalla scadenza della stessa.

L'intervento viene attuato attraverso 8.100 nuove posizioni da finanziare e 24mila posizioni recuperate dalla seconda salvaguardia (Dl 95/2012) e dalla quarta salvaguardia (Dl 102/2013). 

Il testo del progetto di legge è qui disponibileZedde

Vertice Renzi-Cottarelli su tagli Spesa ministeri giu' del 3%

Redazione Lunedì, 08 Settembre 2014

- Roma, 8 set. - Nessun passo indietro di Carlo Cottarelli. Almeno non per il momento. Sembra essere questa l'indicazione arrivata dal vertice di oggi a Palazzo Chigi, al quale hanno partecipato, assieme a Matteo Renzi, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il ministro dell'Attuazione del Programma, Maria Elena Boschi, e lo stesso commissario alla spending review, Carlo Cottarelli.

Appare al momento difficile che questo passo indietro possa arrivare prima della riunione dell'Ecofin che si terra', da giovedi' a sabato, a Roma: in quell'occasione, viene spiegato, l'Italia potrebbe chiedere tempo per il pareggio di bilancio e per il rientro dal deficit in cambio di riforme.

Dalla riunione e' emersa inoltre la decisione da parte del premier di confrontarsi con tutti i ministri del governo in una serie di incontri che avra' luogo nella giornata di mercoledi'. Sara' quella l'occasione per affrontare il tema dei tagli ai ministeri. Fonti ministeriali fanno inoltre sapere che i ministri avrebbero gia' accettato un piano di massima sui tagli di spesa del tre per cento. Non si dovrebbe trattare di tagli lineari, ma ogni ministero sara' responsabilizzato nel rintracciare le voci da tagliare.

Intanto, riferiscono fonti parlamentari, Matteo Renzi starebbe perfezionando la 'cabina di regia' sull'Economia che dovrebbe diventare, nelle intenzioni del premier, la cinghia di trasmissione tra Palazzo Chigi, il Ministero dell'Economia e Bruxelles. La capitale europea sembra sempre di piu' il luogo in cui si gioca la vera partita delle riforme, come sottolineato anche nei giorni scorsi da un intervento del ministro Padoan sulla stampa. Una delle ipotesi acreditate e' che si possa chiedere di scomputare, del tutto o in parte, il costo delle riforme dal deficit.

Terrorismo: Intelligence, attenzione elevata su foreign fighters

Redazione Lunedì, 08 Settembre 2014
- Roma, 8 set. - Resta elevata l'attenzione dell'Intelligence sui 'foreign fighters', gli occidentali con passaporto europeo partiti per andare a combattere in Siria e Iraq e che potrebbero tornare per compiere attentati. Lo ha ribadito in un'audizione al Copasir, Giampiero Massolo, direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Quelli partiti dall'Italia, avrebbe confermato Massolo, sono meno di 50, ben noti e monitorati dai nostri '007'. Nell'audizione, Massolo ha fatto una panoramica ampia e aggiornata in tempo reale della situazione su tre scenari internazionali caldi, come quelli di Libia, Siria e Ucraina. In Libia, avrebbe confermato il direttore del Dis, a complicare un quadro politico di estrema instabilita', c'e' la presenza di due parlamenti e le divisioni tra milizie, sebbene non legami con il Califfato a Bengasi. Praticamente impossibile, per le autorita' locali in un contesto simile, arginare le partenze verso l'Italia: chi arriva, parte, e il bilancio di potenziali migranti conta, secondo alcune stime 5-600 mila persone. Nessun problema invece, sul fronte dell'approvvigionamento energetico, e lo stesso vale per l'Ucraina, dove la tregua sembra reggere, ma la situazione resta fluida. In Siria, invece, l'avanzata dell'Isis sembra essersi cristallizzata o per l'azione Usa o per una naturale fase di consolidamento delle conquiste territoriali. Quanto ai nostri connazionali rapiti, non emergono elementi di novita', ma la situazione e' in costante evoluzione: confermato in particolare che Greta Ramelli e Vanessa Marzullo non sono nelle mani dell'Isis.

Altro...

Spending Review: mercoledi' giro di incontri Renzi-ministri

Redazione Lunedì, 08 Settembre 2014
- Roma, 8 set. - Matteo Renzi incontrera' tutti i ministri del governo durante una serie di incontri, che avra' luogo nella giornata di mercoledi', per discutere di spending review. E' quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi al termine della riunione del presidente del consiglio con il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il ministro dell'Attuazione del Programma, Maria Elena Boschi, il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli e i rispettivi staff.

Statali, governo cerca lo sblocco delle risorse per le forze dell'ordine

Nicola Colapinto Lunedì, 08 Settembre 2014
Il Governo cerca le risorse per sbloccare  gli assegni funzionali, promozioni e scatti gerarchici delle forze dell'ordine. Angeletti: il blocco annunciato dalla Madia è un atto di disperazione.

Kamsin Per le forze dell'ordine possibile lo scongelamento, ma solo per il 2015, gli assegni di funzione che, a prescindere dall'avanzamento di grado e di carriera, spettano al raggiungimento, nell'ordine, di 17, 27 e 32 anni di servizio. E' questa l'ipotesi rilanciata dalle agenzie di stampa nelle ultime ore che potrebbe essere formulata da Renzi. L'ipotesi servirebbe ad accogliere parte delle richieste pervenute dai sindacati di polizia e del Cocer contro il blocco degli stipendi nelle Pa per un altro anno. Del resto era stato proprio il ministro della Pa Marianna Madia ad indicare, nei giorni scorsi, che i 2,1 miliardi necessari per scongelare i contratti degli statali fermi ormai dal 2010 non ci sono. Quindi nella prossima legge di stabilità ci sarà molto probabilmente il congelamento degli stipendi del comparto per un altro anno, almeno.

Il trattamento di favore per le forze dell'ordine sarebbe una misura una tantum, come riporta il Corriere della Sera, a parziale compensazione delle sostanze salariali andate in fumo negli ultimi anni. Con un costo pari a ben 80 milioni di copertura. In altri termini il governo sbloccherebbe, a partire da ottobre, assegni funzionali, promozioni e scatti gerarchici che fanno crescere le busta paga degli uomini in divisa che, nel periodo compreso tra il 2010 e il 2014, hanno maturato i cd. "diritti non ancora riconosciuti". Ciò significa che lo sblocco avvantaggerebbe solo i militari con maggiore anzianità di servizio mentre nulla andrebbe a favore delle reclute ed agli agenti più giovani in generale. Per loro solo il beneficio degli 80 euro che il governo Renzi ha indicato di voler rendere strutturale a partire dal 2015.

Blocco Stipendi Statali, Angeletti: E' un atto di disperazione - ''A fronte di alcune cose buone come gli ottanta euro, di cui tra un anno vedremo gli effetti, il blocco degli stipendi agli statali e' un gesto di disperazione. Si tratta di tagli lineari. Succede quando non si sa come governare, perche' governare vuol dire fare delle scelte. Chi governa deve dire dove e' ''il grasso che cola'' e tagliare li'. Se invece fai un taglio lineare cioe' togli i soldi a tutti a prescindere da quello che fanno, da quanto sia utile, fai un gesto di disperazione, dal punto di vista della politica economica, prendi i soldi nel modo piu' semplice''.

Lo ha detto Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, ospite ad Agora' Estate su Rai3. ''Ma la cosa piu' grave - ha aggiunto - e' che noi abbiamo bisogno di una Pubblica Amministrazione che funzioni meglio. Uno dei problemi della nostra mancata competitivita' non e' solo quanto ci costa la Pubblica Amministrazione - che costa piu' o meno come in Francia e Germania - ma il vero problema e' la quantita' e la qualita' dei servizi che vengono offerti. Il problema burocratico: avere un'autorizzazione, una pratica, un certificato, una licenza. In Italia si distruggono posti di lavoro per queste ragioni. C'e' un lungo elenco di imprenditori italiani e stranieri che sono andati via per questi motivi''. ''Quindi'' - ha aggiunto - ''affrontare questo problema dicendo che ci sono tre milioni di persone che non fanno niente o guadagnano troppo e' un atto di disperazione, di incapacita' di scegliere, di non avere il coraggio di dire dei si' e dei no''

Blocco salari statali, Poletti: facciamo i conti con realta'Zedde

Grillo: tg prendono per il culo, no M5S in tv serva di partito

Redazione Lunedì, 08 Settembre 2014
- Roma, 8 set. - Nuovo attacco ai Media da parte di Beppe Grillo che sul blog se la prende in particolare con i telegiornali. "Durante un dibattito pubblico a domanda sulla diffusa percezione di un'informazione appiattita sulle posizioni dell'attuale esecutivo - scrive il leader M5S - Bianca Berlinguer, direttrice del Tg3, faccia tosta risponde: "Se l'opposizione non viene in tv e' difficile trovare un'alternativa al governo". Un telegiornale del servizio pubblico, come quello diretto dalla Berlinguer, dovrebbe riportare correttamente le informazioni di carattere politico, economico e sociale anziche' fare propaganda spicciola ai partiti di governo". "Basterebbe la verita' delle informazioni a fare da opposizione al governo e a rendere evidente la necessita' di un'alternativa a chi affonda il paese. Il M5S - sottolinea Grillo - lavora in Parlamento e nelle amministrazioni, nelle tv occupate dai partiti e dai loro servi non ci veniamo. Il cittadino ha diritto a una tv pubblica senza partiti e servi, ci stiamo lavorando. Nel frattempo ci trovate in rete e nelle piazze di tutta Italia. I tg ti prendono per il culo, non guardarli" conclude. .

Immigrati: Maroni, non prendiamo ordini dai prefetti

Redazione Lunedì, 08 Settembre 2014
- Milano, 8 set. - La Lega Nord sara' in piazza Duomo il 18 ottobre per protestare contro 'Mare nostrum', l'operazione di gestione dei flussi di immigrati nel Mar Mediterrano, a un anno dal suo avvio. L'obiettivo, ha spiegato il segretario Matteo Salvini, presentando l'iniziativa insieme a Roberto Maroni, e' portare in piazza "centomila persone" sotto lo slogan 'Stop invasione'. "Questo governo ha dato il peggio di se': non ha gestito e non sta gestendo la crisi, nemmeno si puo' dire che la gestisca male", ha osservato il governatore lombardo il quale non condivide la proposta di far chiedere ai prefetti la disponibilita' degli alloggi sfitti. "Ho gia' detto che non siamo disponibili a mettere risorse e strutture a disposizione e non accettiamo - ha chiarito - di prendere ordini dal prefetto per cose che non sono di nostra responsabilita'".

Sblocca Italia, sconto sulla Tasi per chi si occuperà del decoro urbano

Bernardo Diaz Lunedì, 08 Settembre 2014
Con il decreto Sblocca Italia arriva uno sconto sulle imposte comunali immobiliari in favore delle comunità di cittadini che si fanno carico di portare a termine un progetto di riqualificazione urbana. 

Kamsin Comunità di cittadini, associazioni non profit, rappresentanze di categorie economiche che abbiano presentato un progetto di riqualificazione potranno ottenere l'esonero dal pagamento del corrispondente tributo sulle imposte comunali, Tasi e Tari in primis. E' questa la novità che dovrebbe vedere la luce con il cd. "sblocca Italia", il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri una settimana fa e che uscirà a breve in Gazzetta dopo un lungo lavoro di limatura.

La norma, che richiama una analoga misura introdotta in Gran Bretagna, dovrebbe essere stata confermata perché non c'è un impatto immediato sulle casse dello Stato secondo quanto si apprende da fonti vicine a Palazzo Chigi. Ma lo sconto non arriverà subito in quanto saranno i Comuni, con apposita delibera, a decidere a chi fare lo sconto, in cambio di cosa, per quanti mesi e in quale percentuale.

Il progetto di riqualificazione ambientale potrà prendere, secondo la bozza del provvedimento, diverse forme, come la "pulizia di una limitata zona del territorio, la manutenzione e l'abbellimento di aree verdi, piazze o strade anche mediante le collocazione di elementi di arredo urbano o la realizzazione di eventi". E lo sconto sarà erogato su di "un periodo limitato di tempo" sulla base di quanto previsto dalla delibera comunale. Ad esempio, come ha evidenziato il Corriere della Sera, il condominio che sistema la strada davanti al palazzo può ricevere uno sconto sulla nuova tassa sulla casa (Tasi). Mentre i negoziati che si occupano della manutenzione della piazza su cui si affacciano possono evitare di pagare al Comune il balzello sull'occupazione del suolo pubblico.

L’idea proviene dalle isole britanniche (più precisamente dalla Gran Bretagna di David Cameron), spiega il viceministro per le Infrastrutture Riccardo Nencini: l’obiettivo della misura è evidentemente quello di moltiplicare quegli interventi spontanei dal basso che già oggi si muovono nel silenzio, e che in cambio non ottengono nulla se non una piccola pubblicità e una strana (ma piacevole) sensazione di orgoglio civile.

Saranno i sindaci, dunque, a capire se il gioco vale la candela: se cioè possono rinunciare ad una parte dei soldi frutto delle tasse locali in cambio di interventi che loro non riescono a fare, proprio per mancanza di fondi.

Sblocca Italia, arriva il bonus fiscale per chi compra ed affitta un immobileZedde

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