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Notizie

Grillo auspica dialogo con Pd. Guerini: ok confronto in streaming

Redazione Domenica, 15 Giugno 2014
- Roma, 15 giu. - Prove di dialogo tra M5s e Pd. A sopresa oggi Grillo e Casaleggio hanno affermato di essere pronti a discutere di legge elettorale con Renzi perche' ora il premier "e' legittimato dal voto popolare". "Se vuole batta un colpo, noi risponderemo" hanno scritto sul blog. La risposta non si e' fatta attendere. -"Prendiamo atto con soddisfazione che Grillo e Salvini stanno tornando sui loro passi, cercando un confronto con il Pd". Cosi' Lorenzo Guerini, vicesegretario Pd, in una nota commenta le aperture al confronto sulla riforma elettorale. "Questo e' il segno evidente della centralita' politica del nostro partito, forte del risultato elettorale e di una agenda radicale di riforme che gli italiani aspettano. Pronti a confrontarci con tutti, nel rispetto dei ruoli e delle posizioni diverse, sapendo bene che per noi la priorita' restano le riforme istituzionali, Senato, titolo V e legge elettorale che garantisca governabilita', potere dei cittadini di scegliere da chi essere governati, certezza di chi vince e chi perde, secondo il percorso che abbiamo individuato. Visti i precedenti con i 5 stelle - conclude Guerini - suggeriamo comunque l'adozione dello streaming per eventuali incontri futuri". " All'incontro eventuale con il Pd, che speriamo ci sia - ha scritto Grillo - arteciperanno i due capigruppo M5S di Camera e Senato, oltre a Danilo Toninelli, estensore tra altri della versione definitiva della legge e Luigi Di Maio come massima rappresentanza istituzionale in Parlamento nel suo ruolo di vicepresidente della Camera". Grillo e Casaleggio affermano che da qualche mese "sono avvenute due cose che hanno cambiato lo scenario: il M5S ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del Pd in via del Nazareno) e Renzi e' stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, e' cambiato. La legge M5S e' di impronta proporzionale, non e' stata scritta su misura per farci vincere come e' stato per l'Italicum, scritto per farci perdere". .
Pensioni

Esodati, Damiano: entro questa settimana si trovi la soluzione

Sergey Domenica, 15 Giugno 2014

Entro la prossima settimana va trovata con il Governo una soluzione sul tema degli “esodati”. La Commissione lavoro della Camera ha presentato una proposta di legge unificata, condivisa da tutti i partiti (la pdl 224), che verrà discussa dall’Aula a partire dal prossimo 23 giugno. Kamsin E' quanto ha ricordato l'onorevole Cesare Damiano che pressa il governo sull'urgenza della soluzione al fenomeno "esodati".

"È evidente l’urgenza del problema sul quale si era anche speso il Premier Matteo Renzi. Il ministro Poletti oggi (ieri ndr) ha giustamente sottolineato il dramma di chi rimane senza lavoro e senza reddito e deve aspettare molti anni per poter andare in pensione. Questo problema è sorto nel lontano dicembre 2011 con la “riforma” Fornero. I dati relativi alle “salvaguardie” ci dicono che una parte degli 11 miliardi accantonati non verrà tutta spesa perché le coperture sono sovrastimate.

A scanso di equivoci sottolineiamo ancora una volta che quelle risorse debbono essere tutte utilizzate per gli “esodati” e che gli eventuali risparmi possono essere impiegati per tutelare almeno una parte di coloro che fino ad oggi sono stati esclusi dalle salvaguardie. Al Governo ed al PD chiediamo coerenza: all’Assemblea nazionale del partito è stato approvato un ordine del giorno che chiede di risolvere questo problema. Se vogliamo essere l’Italia del “fare”, è giunta sia l’occasione che il momento".

Zedde

L. Elettorale: Di Maio, M5S vuole essere ago della bilancia

Redazione Domenica, 15 Giugno 2014
- Roma, 15 giu. - Non piu' Forza Italia e Silvio Berlusconi aghi della bilancia per il via libera alle riforme, bensi' il Movimento 5 Stelle. Con l'apertura al confronto lanciata oggi da Grillo e Casaleggio, i grillini si 'candidano' a divenire "ago della bilancia", spiega il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ai microfoni di Sky Tg24. Il patto Renzi-Berlusconi regge? Stando "alle dichiarazioni degli ultimi giorni e' chiaro che l'Italicum vogliono cambiarlo al Senato" e in questo modo "il patto del Nazareno e' sempre piu' debole e noi siamo a un bivio - sostiene Di Maio - ovvero la legge elettorale deve farla Berlusconi o il Movimento 5 Stelle? E' Berlusconi l'ago della bilancia? Vogliamo esserlo noi l'ago della bilancia", spiega il grillino. Dopo l'apertura di questa mattina da parte di Grillo e Casaleggio al momento "non c'e'" stato ancora un contatto tra M5S e Pd, "aspettiamo una risposta, diamo il tempo al governo di trascorrere la domenica, poi vediamo domani cosa succede", spiega il vicepresidente della Camera, il grillino Luigi Di Maio a Sky Tg24. E alla domanda se, quando ci sara' il faccia a faccia tra Grillo e Renzi, l'incontro sara' trasmesso in streaming, Di Maio replica secco: "Non credo sia essenziale". Nel merito del confronto sulla legge elettorale, Di Maio spiega: "Abbiamo un'opportunita' per riuscire a portare a casa la riforma elettorale", perche' ora "l'Italicum e' oggetto di un tira e molla con Berlusconi", mentre "l'obiettivo del Movimento 5 Stelle e' portare a casa la riforma con la forza politica che in questo momento e' maggioritaria in Parlamento, ossia il Pd. Il cambio di passo viene dal fatto che Renzi ora e' legittimato dal voto europeo e pensiamo che si possa ragionare attorno a dei temi, ci sediamo attorno a un tavolo e ragioniamo sulla legge elettorale, l'obiettivo e' portarla a casa", ribadisce Di Maio, che garantisce: "non e' un calcolo di convenienza, ma vogliamo dare un'opportunita' a questo governo di fare una cosa buona, noi portiamo la nostra proposta, ascoltiamo e poi vediamo il resto". .

Orellana, io espulso da M5S per aver chiesto incontro Pd

Redazione Domenica, 15 Giugno 2014
- Roma, 15 giu. - L'ex M5S, il senatore Luis Alberto Orellana, si dice "contento" della disponibilita' di Grillo ad incontrare Renzi sulla legge elettorale, ed auspica "sia l'inizio di un diverso approccio, di un cambio di passo del M5s nella politica e che finalmente affronta la realta' ed entra nel merito proponendo e accettando di discutere. Confrontandosi con le idee dell'avversario politico (Renzi) che non e' un nemico ma il capo del Governo, con cui si dialoga e con il quale non si e' piu' in guerra". Per Orellana "questa apertura al dialogo corrisponde a quanto da me richiesto piu' e piu' volte quando ero nel M5S. Dopo l'espulsione, gli insulti, le minacce di morte, ecco la conferma di essere ed essere stato sempre nel giusto". "Ricordo che - prosegue l'ex grillino Orellana - fino a questa mattina i confronti coi 'nemici' sarebbero dovuti avvenire solo in Commissione o in Aula e mai in incontri fuori da questi luoghi parlamentari pena l'accusa di fare accordi in segrete stanze. Vivaddio questa sciocchezza e' passata e l'incontro ora lo si vuole per entrare nel merito di un punto cosi' importante come la legge elettorale". Orellana si augura inoltre che i parlamentari M5S "saranno pronti anche a sentire le ragioni dell'altro e non sara' un monologo in cui vorranno imporre il loro testo senza ascoltare le ragioni dell'altro. I monologhi e le urla le lascino a chi ne e' esperto e non ha altro modo di proporsi. Ecco comunque i benefici risultati della fine della campagna elettorale fallimentare del genovese urlante. Nessun calcolo elettorale e' piu' necessario e si torna coi piedi per terra", conclude Orellana. .

Giovani a tutela dei siti culturali: Franceschini, 1 mln euro per 150 tirocini 

Redazione Domenica, 15 Giugno 2014
- Roma, 15 giu. - E' di un milione di euro il fondo che il Ministro Dario Franceschini ha attivato per promuovere la formazione di giovani sotto i trent'anni nel settore dei beni e delle attivita' culturali. Il decreto ministeriale autorizza 150 tirocini, della durata di 6 mesi e di un'indennita' di 1.000 euro lordi mensile, che dovranno essere svolti nei siti culturali di interesse strategico per il paese da Pompei alle zone terremotate dell'Abruzzo e dell'Emilia Romagna. "Il grande progetto Pompei, la Reggia di Caserta, il recupero e il restauro del patrimonio storico-artistico nel centro storico de L'Aquila e nelle aree colpite dal sisma dell'Emilia Romagna, cosi' come gli archivi e le biblioteche nazionali hanno bisogno di interventi urgenti e straordinari", ha spiegato il ministro Franceschini sottolineando come "e' proprio su queste priorita' che saranno indirizzati questi 150 tirocini che serviranno a realizzare progetti di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale". "Si tratta di tirocini formativi della durata di 6 mesi - ha aggiunto - che coinvolgeranno giovani di eta' non superiore ai 29 anni che saranno selezionati per titoli e colloquio. L'obiettivo e' quello di individuare i percorsi di studio piu' brillanti (laurea a pieni voti e corsi di perfezionamento) attribuendo un titolo preferenziale al dottorato di ricerca. Per questa ragione - ha concluso il ministro - l'indennita' prevista per i tirocinanti, pari a 1.000 euro lordi mensili, e' stata parametrata all'importo delle borse di dottorato nelle universita' italiane". I 150 tirocini sono cosi' suddivisi: 50 per il Grande progetto Pompei; 20 per la valorizzazione delle residenze borboniche a partire dalla Reggia di Caserta; 15 per le aree colpite dal sisma dell'Abruzzo ed il centro storico de L'Aquila; 15 per le aree complite dal sisma dell'Emilia Romagna; 50 per gli archivi di stato e le biblioteche nazionali di Roma e Firenze dove e' urgente avviare progetti formativi anche a seguito della recente direttiva che declassifica gli atti delle stragi di stato. I 150 tirocini sono rivolti a laureati in archeologia, architettura, archivistica e biblioteconomia; beni culturali, economia e gestione dei beni culturali, geologia, ingegneria ambientale,civile, informatica, scienza e tecnologia per i beni culturali, scienze forestali e ambientali, scienza della comunicaziones, storia dell'arte, tecnologia per la conservazione e il restauro dei beni culturali; altre discipline se in possesso di diploma delle scuole di alta formazione e di studio che operano presso: l'Istituto superiore per la conservazione e il restauro; l'Opificio delle pietre dure, l'Istituto centrale per la patologia del libro; la Scuola di specializzazione beni archivistici e librari; la Scuola di archivistica.

Altro...

Grillo pronto a incontrare Renzi Si' al dialogo su legge elettorale

Redazione Domenica, 15 Giugno 2014

- Roma, 15 giu. - "Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovra' comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S rispondera'. All'incontro eventuale con il Pd, che speriamo ci sia, parteciperanno i due capigruppo M5S di Camera e Senato, oltre a Danilo Toninelli, estensore tra altri della versione definitiva della legge e Luigi Di Maio come massima rappresentanza istituzionale in Parlamento nel suo ruolo di vicepresidente della Camera".

Lo scrivono nel blog di Beppe Grillo, il leader del Movimento Cinque Stelle in un post firmato assieme a Gianroberto Casaleggio. I due affermano che da qualche mese "sono avvenute due cose che hanno cambiato lo scenario: il M5S ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del Pd in via del Nazareno) e Renzi e' stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, e' cambiato. La legge M5S e' di impronta proporzionale, non e' stata scritta su misura per farci vincere come e' stato per l'Italicum, scritto per farci perdere".

Riforma Pa, Cgil delusa: da Renzi scarso coraggio

Redazione Sabato, 14 Giugno 2014

E' secco e negativo il commento della Cgil sulla riforma della pubblica amministrazione, approvata ieri dal Consiglio dei ministri. Kamsin "Si era e si continua ancora a parlare di una riforma per i cittadini, ma nel decreto legge non si intravvede alcuna misura che possa favorire realmente il rapporto tra i cittadini e le pubbliche amministrazioni".

Il sindacato esprime "delusione e sconcerto per una riforma annunciata come epocale, ma che vedra' forse la sua attuazione in un tempo piu' lungo, quando si chiarira' quali siano le linee che il Governo vorra' assumere, visto che il disegno di legge con il quale si dovrebbe procedere alla riorganizzazione e' una sorta di 'delega in bianco'".

Secondo la Cgil, "non vi sono norme che semplifichino effettivamente l'accesso ai servizi pubblici e riducano il carico burocratico per i fruitori delle Pubbliche Amministrazioni. Andra' valutato se invece qualche beneficio sia stato previsto per le sole imprese". "Insomma la riorganizzazione ancora una volta viene annunciata, ma viene rinviata ad un tempo futuro e a contenuti che si capiranno in seguito".

"In ogni caso - aggiunge - lo stesso disegno di legge manca di quel coraggio innovativo molto annunciato e fino ad oggi poco attuato, anche nello stesso decreto legge". Secondo la Cgil, alcune innovazioni contenute nel decreto legge vanno poi ben capite per gli effetti che produrranno in materie sensibili (edilizia; ambiente; etc.) o per l'incremento delle tariffe , come nel caso del bollo auto. "Le parole qualita' ed accessibilita' e reale trasparenza non compaiono mai - prosegue - Cio' e' tanto piu' grave nel momento nel quale la risposta alla corruzione dilagante non puo' certo esaurirsi nel pur positivo provvedimento che riguarda l'autorita' anticorruzione. Anzi un coraggio maggiore sulla trasparenza, sulla controllabilita', sul sistema degli appalti sarebbe e continua ad essere necessario".

Zedde

Inps, quasi completo il processo di fusione con l'Inpdap

Redazione Sabato, 14 Giugno 2014

Si avvia a conclusione il processo di integrazione di Inps, Inpdap e Enpals, grazie al quale l’Istituto assume il ruolo di unico gestore di tutto il sistema pensionistico pubblico, delle prestazioni a sostegno al reddito e di molte prestazioni a carattere assistenziale. Kamsin L'Inps ha infatti nel primo semestre 2014 esteso il processo di sperimentazione integrata del modello organizzativo di Direzione provinciale integrata a tutte le direzioni provinciali.

Ad oggi, secondo una nota diffusa dall'istituto risultano ancora da integrare soltanto le strutture delle tre aree metropolitane di Milano, Napoli e Torino, e le sedi provinciali di Monza e Fermo. Per quanto riguarda, invece, le Direzioni regionali, restano da integrare soltanto cinque di queste. Nell’ambito del programma di razionalizzazione logistica, sui 162 interventi individuati sull’intero territorio nazionale ne sono stati avviati 142, di cui 113 completamente realizzati. Infine, è stata rideterminata la dotazione organica di tutto il personale.

Zedde

Immigrati: Alfano annuncia, caserme per accoglienza profughi

Redazione Sabato, 14 Giugno 2014
- Catania, 14 giu. - "Ho avviato con il ministro Pinotti un ottimo lavoro che portera' anche all'uso delle caserme per l'accoglienza in modo tale da distogliere l'accoglienza da altri luoghi che oggi invece offrono una immagine delle nostre comunita' non all'altezza della situazione per quella che si e' venuta a verificare". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo il vertice sull'immigrazione a Catania. "Abbiamo istituito anche - ha aggiunto - una task force dei sindaci che quindi collaborera' con l'unita' di missione che abbiamo creato al Viminale, che collaborera' permanentemente qui in Sicilia per una gestione delle soluzioni che sa coordinata e collegata all'azione delle prefetture e dei questori". "Tra le misure compensative come ministro dell'Interno rafforzero' i presidi di sicurezza nell'ambito delle province dove si verificano piu' sbarchi. Non vi e' stato un incremento dei reati da quando c'e' l'operazione Mare nostrum, anzi siamo in grado di certificare un calo dei reati da quando c'e' questa operazione, secondo i dati del dipartimento di pubblica sicurezza. Ciononostante non vogliamo che per gestire gli sbarchi vi sia un distoglimento di personale di polizia o delle forze dell'ordine che, applicandosi agli sbarchi, venga distolto da altri compiti. Mi sembra questo un ulteriore elemento molto importante", ha detto il ministro. "Faremo una unita' di missione al Viminale che avra' a che fare 24 ore su 24 con i sindaci coinvolti dall'emergenza immigrazione. Faremo una scelta che e' una scelta di collaborazione diretta con i sindaci e di un protagonismo dei sindaci": lo ha annunciato il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo il vertice sull'immigrazione stasera a Catania. "Altre due scelte - ha proseguito Alfano - vorrei che fossero condivise dal Governo e dopo questa riunione le sottoporro' al governo: la prima scelta e' quella di un allentamento del patto di stabilita' per i Comuni che sono coinvolti da questa emergenza. Devono poter spendere i soldi che hanno in cassa con una flessibilita maggiore. La seconda scelta -ha specificato il ministro- e' quella di proporre al governo misure compensative per le comunita' che piu' hanno sofferto. Vi sono splendide localita' turistiche italiane -ha detto Alfano- che hanno dovuto accollarsi il peso di flussi migratori molto rilevanti, come Pozzallo, Porto Empedocle, che hanno avuto anche un calo delle prenotazioni. L'operazione Mare nostrum mi pare del tutto evidente che abbia salvato Lampedusa perche' spostando la linea di azione sul mare, oltre Lampedusa, ha fatto si che in quell'isola non vi fossero piu' presenze. Questo carico in buona misura si e' andato a scaricare su altri luoghi della Sicilia. Queste nostre scelte -ha sottolineato- sono scelte che vanno in una direzione di collaborazione che tiene al centro i comuni, perche' li' si sta verificando il vero dato di sofferenza". .

Renzi, andare avanti su riforme Il 40,8% è una responsabilita'

Redazione Sabato, 14 Giugno 2014

- Roma, 14 giu. - Niente ricatti: sulle riforme si deve andare avanti. E non c'entra nulla la liberta' di coscienza e l'articolo 67: in Commissione si rappresenta il partito, in Aula si esercita il dissenso. Matteo Renzi prende la parola in assemblea per mettere fine alle polemiche. Lo fa a suo modo, snocciolando una "serie impressionante di cose da fare" nei prossimi mesi e rivendicando per se' e per il partito il successo delle europee.

Quel 40 per cento, ribadisce ancora una volta, mette tutti davanti a una grande responsabilita', perche' non e' un punto di arrivo, ma il segno di una scommessa da giocare d'ora in poi: "e' un'attestazione di speranza da parte degli italiani", che impone di mettere da parte quella "malattia delle correnti", il 'cognomificio' che parte dai renziani e porta ai bersaniani passando per altre correnti mutuate da questo all'altro esponente.

Per questo Renzi ricorda che gia' dalla prossima settimana si lavorera' a riforme, pubblica amministrazione, giustizia, senza dimenticare il capitolo Europa e la scuola. L'ordine del giorno dell'assemblea, tuttavia, recita elezione del presidente. Un vertice notturno a palazzo Chigi tra Renzi e il vice segretario Lorenzo Guerini porta a far cadere la scelta sul leader dei Giovani Turchi, Matteo Orfini. Il nome del giovane esponente romano era stato fatto con insistenza nei giorni scorsi e tuttavia la notizia coglie impreparati gli esponenti di Area Riformista.

Indiscrezioni, poi smentite dall'ufficio stampa del Pd, parlano di un ultimo tentativo fatto dalla minoranza per Nicola Zingaretti. Ma quello che non sembra essere piaciuto, come spiegato dal bersaniano Alfredo D'Attorre e' stato il modus operandi: non si e' tenuto conto, ha spiegato il deputato,"dei criteri individuati collegialmente". Ora, rimane il nodo della segreteria per la quale la minoranza di Area riformista lascia carta bianca al premier: "decida Renzi, quello che interessa e' la linea politica, ma non sono piaciuti i toni utilizzati dal presidente dei senatori Luigi Zanda e dallo stesso premier.

Resta da capire quali siano i luoghi di discussione in questo partito", conclude D'Attorre. L'idea del segretario, pero' e' di procedere in settimana al completamento della squadra che guida il partito. Il dissenso interno stenta a salire sul palco, Renzi randella Mineo per la battuta sull'autismo e la platea esulta. Pippo Civati non interviene: "Con questo clima da torcida e' inutile, ma resta il problema della discussione interna". Alla fine Walter Tocci interpreta il disappunto di questi giorni con un intervento molto applaudito: "Caro Matteo, hai dato una sberla alle mosche, qui non c'e' nessuno che vuole conservare il bicameralismo. Occupati di riforme da capo del partito, non da segretario del governo". 

Renzi non replica dal palco, ma tira dritto sulle riforme che sono, spiega, "la precondizione per la crescita", ma anche perche' l'Italia conquisti un ruolo da protagonista in Europa. Alla vigilia del semestre europeo, il capo del governo mostra di avere una road map precisa delle cose da fare e del criterio da seguire: i nomi per il rinnovo delle istituzioni, dal consiglio europeo alla commissione, non sono il problema. La questione e', semmai, cambiare la Ue partendo dalla lotta alla disoccupazione - "c'e' un altra doppia cifra impressionante che ha davanti il quattro ed e' quella della disoccupazione giovanile" - e la scuola per la quale il premier propone, dopo i provvedimenti sull'edilizia, una cura che parta dal valore degli insegnanti: "Non e' possibile che chi si prepara ad entrare in una scuola lo faccia ormai svuotato di entusiasmo e consapevole di non poter nemmeno rimproverare un alunno senza incorrere nelle ire dei genitori".

Rinasce festa Unita', e si pensa alla fusione dei 2 giornali

La 'rivoluzione culturale' di Renzi passa pero' anche per la tv, con la riforma della Rai: cessione di quote di Raiway, riorganizzazione delle sedi regionali, ma soprattutto contenuti perche' "la Rai non e' piu' quella del maestro Manzi, ma e' quella dei politici che impongono i loro giornalisti". L'altra terapia Renzi riguarda la giustizia. Il processo telematico sta per partire, sia per la giustizia civile che per quella amministrativa, ma quello che serve e' altro e parte dal principio di presunzione di innocenza: "Non e' possibile che una persona si senta condannata solo per aver ricevuto un avviso di garanzia". Il garantismo, sottolinea Renzi, deve essere una bandiera, "per porre fine a vent'anni di derby ideologici su questo tema".

Il che non significa impunita', al contrario: Renzi invita ogni cittadino, tanto piu' chi ha incarichi nell'amministrazione pubblica, a "salire i gradini delle procure" non appena ha sentore di un reato che si sta compiendo.

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