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Esodati, Poletti: soluzione nella legge di stabilità
Pensioni

Esodati, Poletti: soluzione nella legge di stabilità

Eleonora Accorsi Mercoledì, 03 Settembre 2014
«Cercheremo di mettere dentro alla legge di stabilità uno strumento per le persone avanti nell'età del lavoro, che non hanno ancora maturato il diritto alla pensione». No ad un prelievo sulle pensioni retributive.

Kamsin «Dobbiamo trovare il modo - ha detto ieri il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti -per far sì che chi perde il lavoro e non può ritrovarlo abbia almeno un reddito minimo per poter arrivare alla pensione. Dobbiamo quindi aiutare chi si ritrova senza lavoro e senza pensione». «Cercheremo di mettere dentro alla legge di stabilità uno strumento per le persone avanti nell'età del lavoro, che non hanno ancora maturato il diritto alla pensione».

Il ministro del Lavoro è invece tornato ad escludere, in modo piuttosto tassativo, interventi di altro tipo in materia di pensioni. «In questo momento non c'è nessun progetto che riguardi le pensioni da nessun punto di vista» ha spiegato. Nel corso dell'estate erano stati ipotizzati nuovi prelievi sulle pensioni che superano un certo importo e lo stesso Poletti in una prima fase pareva aver avvalorato questa possibilità.

Il piano del governo che dovrebbe vedere la luce tuttavia non è ancora noto. Ma l'obiettivo dovrebbe essere quello di sostenere il reddito dei lavoratori maturi che a 4 o 5 anni dalla pensione dovessero perdere il posto. Evitando nuovi esodati. Lo schema prevede che a questi lavoratori, che avrebbero difficoltà a trovare una nuova occupazione, vada dopo i due anni di indennità di disoccupazione (l’Aspi), un assegno di circa 750 euro al mese per il periodo necessario a maturare i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata. Ancora non chiaro se tale somma dovrà essere restituita dal lavoratore una volta in pensione (con micro-prelievi di circa 5-6% sull'assegno pensionistico) e se sarà chiesto un contributo alle aziende interessate dalla misura. A Via Veneto le bocche sono cucite.  Nessun intervento, invece, sul fronte dell’età pensionabile che resterà quella fissata dalla legge Fornero (67 anni) anche perché un cambio di rotta su questo fronte non verrebbe consentito dai “guardiani” di Bruxelles

Riforma Pensioni, così cambia il pensionamento d'ufficio nelle Pa

Pensioni, nessun cenno di Riforma nel programma dei mille giorni di RenziZedde

Scuola: 150.000 precari 'entrano' a settembre, costera' 3 miliardi assumerli

Redazione Mercoledì, 03 Settembre 2014
- Roma, 3 set. - I docenti che oggi ha la scuola italiana "non sono abbastanza". Per questo il primo punto delle linee guida per il 'patto educativo' sulla scuola pubblicate sul sito dei mille giorni dell'esecutivo, passodopopasso.italia.it, recita: "Assumere tutti i docenti di cui la scuola ha bisogno". Il libretto rosso on line di Palazzo Chigi, 'Buona scuola' parla di "un piano straordinario per assumere a settembre 2015 quasi 150.000 docenti, tutti precari storici e tutti i vincitori e gli idonei dell'ultimo concorso". Il costo per assumerli sara' di circa 3 miliardi di euro". "Per l'esercizio finanziario 2015 - primo anno di attuazione del piano - sara' quindi necessario impegnare un miliardo - si legge nel piano - relativo ai primi 4 mesi dell'anno scolastico corrispondenti con gli ultimi 4 mesi dell'anno solare (da settembre a dicembre). La cifra dei 3 miliardi, fa notare il documento, "potra' essere inferiore, anche in maniera significativa, proporzionalmente alle risorse che verranno risparmiate grazie all'abolizione delle supplenze". Una stima 'cauta' parla di un risparmio che potrebbe arrivare "a 300-350 milioni all'anno". Aveva detto che ci avrebbe messo la faccia e mantiene l'indicazione di lavoro, non solo metaforicamente. Matteo Renzi accompagna con un suo videomessaggio il lancio della campagna d'ascolto, dal 15 settembre al 15 novembre, per la riforma della scuola. Tre minuti e 47 secondi con il presidente del Consiglio in piedi, nel suo studio di Palazzo Chigi, con le bandiere d'Italia e ue sullo sfondo, in camicia bianca e cravatta pied de poule blu. "Non e' una riforma ne' l'ennesima 'riforma della riforma'. Si tratta semplicemente di provare a credere in noi stessi - dice Renzi - cioe' di credere nell'Italia, cioe' di credere nella scuola". "Vi chiedo, allora, un aiuto, una mano", e' il messaggio che arriva dal presidente del Consiglio a studenti, famiglie e operatori del settore. "I giorni che ci aspettano sono giorni meravigliosi. Non buttiamoli via. Abbiamo il coraggio di provare insieme a disegnare la scuola che verra' e forse anche cosi' - conclude - l'Italia tornera' a essere custode della straordinaria bellezza che ha". Due mesi di campagna di ascolto e una anno per una 'rivoluzione'. E' il timing sulla riforma della scuola che Matteo Renzi rende ufficiale nel video che, su Passodpopasso.it, accompagna le linee guida in materia. "Vi propongo un patto, un patto educativo, non l'ennesima riforma, non il solito discorso che propongono tutti i politici 'adesso dobbiamo cambiare le regole...'". Il presidente del Consiglio cambia anche tono di voce quando cita il refrain del politico-tipo e chiarisce che il suo progetto e' diverso: "No, vi propongo una cosa diversa: abbiamo - sintetizza - un anno di tempo per rivoluzionare la scuola e, soprattutto, per darle importanza perche' i poltici di solito quando parlano di scuola la mettono in fondo al sacco, come una delle ultime ruote del carro. La scuola e' quella che resta, ma e' la scuola il cuore di tutto". .

Renzi: confermo bonus 80 euro, se riesco lo allargo

Redazione Mercoledì, 03 Settembre 2014

- Roma, 3 set. - Il bonus di 80 euro e' stato dato "per dare un senso di giustizia sociale e sostenere il potere d'acquisto del ceto medio che e' stato tartassato in questi anni e non ha mai visto un intervento di riduzione delle tasse cosi' significativo. Quindi non solo lo confermo, ma se riesco lo allargo". Cosi' il premier Matteo Renzi in un'intervista al direttore del 'Sole 24 ore', e aggiunge: il bonus "dara' i suoi effetti perche' verra' confermato e percepito finalmente c0me strutturale. Deve essere stabile, e percepito come tale. Il ceto medio ha bisogno di respirare".

Sui tagli di spesa, Renzi ha precisato che "saranno non per 17 miliardi ma io ne immagino per 20 miliardi perche' intendo liberare risorse da investire nei settori strategici come l'istruzione e la ricerca senza aumentare le tasse". Lunedi', ha annunciato il premier, "incontrero' tutti i ministri con il ministro dell'Economia Padoan e valutero' con loro tagli del 3% per ciascun ministero". -Sulla riforma del lavoro il governo "ha fatto un primo intervento importante per decreto, abbiamo corretto un errore grave e ci sono gia' i primi segnali di inversione di tendenza nell'utilizzo dei contratti a termine per l'ingresso sul mercato del lavoro".

Renzi e' convinto che il nuovo welfare non si possa fare per decreto e si dice certo che "il Parlamento entro la fine dell'anno approvera' il jobs act. Introdurremo in Italia il modello di lavoro tedesco non quello spagnolo", aggiunge. Il superamento dell'articolo 18? "E' la direzione", ma "sara' possibile solo se si cambiera' il sistema delle tutele", ribadisce il premier. Il premier difende poi la scelta di non aver inserito la riforma delle partecipate degl enti locali nello sblocca Italia. "Sarebbe stato un errore. Ho fatto il sindaco e ho sempre sofferto la schizofrenia legislativa".

Sulla questione per il presidente del Consiglio e' necessario "intervenire in modo organico". Tra vendite e aggregazioni Renzi ritiene piu' utile aggregare: "credo possa rivelarsi piu' utile favorire processi di aggregazione facendo attenzione a distinguere le singole situazioni". La vendita, infatti, "riguarda alcuni Comuni". Cdp e fondo strategico possono fare "i promoter delle aggregazioni". L'obiettivo e' passare da 8mila aziende a mille. "Se poi si vendono o si quotano meglio".

Renzi: rimpasto governo e' fantapolitica, la squadra e' questa

Redazione Mercoledì, 03 Settembre 2014
- Roma, 3 set. - Un rimpasto di governo 'approfittando' della nomina europea del ministro degli Esteri Federica Mogherini e' "fantapolitica. La squadra e' questa e non si tocca". Lo sottolinea Matteo Renzi in un'intervista con il direttore del 'Sole 24 Ore', Roberto Napoletano. Dice Renzi: "a tempo debito sostituiremo solo il ministro degli Esteri". Alla domanda se non pensi che un commissario economico di peso sarebbe stato piu' utile che non avere Lady Pesc, risponde che "l'Italia deve tornare a pensare in grande, puntando sul mondo e non solo sulle vicende di casa nostra".

Scuola: Renzi, 150.000 precari saranno assunti gradualmente

Redazione Mercoledì, 03 Settembre 2014

- Roma, 3 set. - Il premier Matteo Renzi torna a parlare della riforma della scuola in una lunga intervista al 'Sole 24 ore' e sui precari da assumere ribadisce: "Sono 150.000" e "lavorano gia' molto di piu' dell'orario di cattedra". Renzi piu' che di riforma preferisce parlare di "patto educativo" e spiega: "facciamo le assunzioni gradualmente, ma intanto cambiamo le regole introducendo criteri meritocratici, selezionando gli insegnanti, dando al preside il potere di scegliere chi ritiene piu' bravo, questa per me e' la vera rivoluzione" E ancora, anticipando le linee guida che saranno illustrate oggi: "Dobbiamo recuperare maggiore spazio per alcuni insegnamenti come l'educazione civica, artistica e quella fondamentale della lingua inglese".

Altro...

Legge stabilita': Fassina, sforare il 3% per 2-3 anni

Redazione Mercoledì, 03 Settembre 2014
- Roma, 2 set. - "Temo che sulla nomina dell'Alto rappresentante per la politica estera l'Italia abbia investito troppo capitale politico, che per ciascun paese in Europa non e' illimitato. La Germania spendera' il suo per ribadire le politiche di rigore". Cosi' Stefano Fassina (Pd), ai microfoni di Radio citta' futura, ha espresso i suoi timori per gli indirizzi europei sui temi economici. Per l'esponente Pd "in Italia occorre superare il tabu' del limite del 3%, sforare il tetto per due o tre anni, per dare vita a manovre espansive. Misure una tantum - ha detto ancora Fassina - accompagnante da misure che consentano di recuperare risorse, a cominciare dal recupero dell'evasione Iva". "Le riforme strutturali sul lato dell'offerta vanno certamente fatte, magari senza arrovellarsi troppo, come fatto per settimane, intorno al cosiddetto modello spagnolo. Bene ha fatto Renzi ieri - ha osservato Fassina - ad evocare il modello tedesco, ma la priorita' oggi e' soprattutto superare politiche di austerita' cieca, che come si e' visto non hanno nemmeno ridotto il debito pubblico, anzi. Ora l'attenzione di tutti si dovra' concentrare nelle prossime settimane sulla legge di stabilita': e' necessaria una correzione di rotta in Europa, ma e' evidente che se arrivera' non avverra' nel giro di poche settimane. In Italia non dobbiamo, come sento dire, ridurre la spesa sociale, che e' gia' al di sotto della media europea. Dobbiamo, al contrario, intervenire per riqualificare la spesa ed allocarla diversamente. Nella legge di stabilita' il bonus va esteso anche a pensionati, incapienti e partite Iva", ha concluso l'esponente Pd. .

Forza Italia contro il film 'Belluscone', sequestratelo

Redazione Mercoledì, 03 Settembre 2014
- Roma, 2 set. - Forza Italia ricorrera' alla magistratura per chiedere il sequestro del film "Belluscone-Una storia siciliana" di Franco Maresco, che ha suscitato polemiche per l'immagine negativa che offrirebbe dell'ex premier Silvio Berlusconi, raccogliendo pero' applausi alla Mostra del Cinema di Venezia. Lo annuncia il senatore azzurro Lucio Malan, intervistato a KlausCondicio. "Io credo che sia doveroso un atto di questo genere - spiega Malan - nel momento in cui si va al di la' della critica, della satira. Qui non c'e' proprio nessuna satira: c'e' purtroppo ben poco da ridere. C'e' piuttosto un attacco a una persona, a una intera parte del Paese, a un movimento politico, per cui credo che sia doveroso agire a difesa della dignita' del nostro Paese, dei nostri elettori, oltre che della persona di Silvio Berlusconi". .

'Belluscone': Malan, nessuna azione giudiziaria contro film di Maresco

Redazione Mercoledì, 03 Settembre 2014
- Roma, 2 set. - "Ho sentito solo poco fa il presidente, che, con la sua consueta amabilita' e tolleranza, non ritiene di assumere iniziative in merito". Lucio Malan corregge, dunque, e spiega che "l'annuncio di un'azione giudiziaria nei confronti del film su Silvio Berlusconi e' una idea personale, di cui ho parlato con dei colleghi". "A questo punto - aggiunge il senatore FI - valutero' il da farsi. Certo, credo che, passata qualche settimana, ben pochi ricorderanno il film, mentre le pagine scritte da Berlusconi resteranno nella storia". .

Scuola, si cambia: Renzi annuncia, meritocrazia per i prof

Redazione Mercoledì, 03 Settembre 2014
- Roma, 2 set. - All'indomani del lancio del piano 'Mille giorni', Matteo Renzi ricorre alla tradizionale nota politica 'e-news' per tornare sul tema della riforma della scuola e rivendicare le novita' che saranno introdotte dal provvedimento. Quella messa a punto dall'esecutivo, e che sara' ufficialmente illustrata domani, alle 10, sul sito internet 'passodopopasso.italia.it', garantisce il premier, non sara' "l'ennesima riforma della scuola. Noi proponiamo un nuovo patto educativo". La riforma, spiega il presidente del Consiglio, "conterra' alcune idee nel merito per rendere la scuola sempre piu' strumento di crescita per il giovane cittadino. Ma anche strumento di crescita per il Paese. Si tratta di proposte, non di diktat prendere o lasciare. Proporremo agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della supplentite, ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull'anzianita': sarebbe, sara', una svolta enorme". E ancora, prosegue Renzi, "proporremo agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della supplentite, ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull'anzianita'". Renzi spiega che sulla scuola confluiranno "piu' soldi, ma facendo comunque tanta spending review: perche' educare non e' mai un costo, ma gli sprechi sono inaccettabili soprattutto nei settori chiave. Dal 15 settembre al 15 novembre ascolteremo tutti, a cominciare dagli studenti che sono per noi protagonisti, non spettatori. Nella legge di stabilita' ci saranno le prime risorse e da gennaio gli atti normativi conseguenti. Nel frattempo - aggiunge - continueremo a investire sull'edilizia scolastica, sbloccando il patto a quei comuni che hanno progetti seri, cantierabili, come e' accaduto dopo la mia lettera di inizio mandato". Insomma, sottolinea Renzi, "in mille giorni riporteremo il nostro Paese dove deve stare: a fare la locomotiva, non l'ultimo vagone. Il 41% ci serve a questo: cambiare verso, in Italia come in Europa". Per il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, l'obiettivo della riforma della scuola e' di cambiare un "metodo negativo che ha soffocato la possibilita' di crescita della scuola italiana". Quella che "stiamo elaborando non e' l'idea di stabilizzare i precari - ha detto Giannini, rinviando a domani con il presidente del Consiglio Renzi l'illustrazione dei dettagli della riforma - quello che vogliamo fare e' mettere fine a questo metodo veramente negativo" ovvero "essere consapevoli all'inizio dell'anno dei posti di cui c'e' bisogno e non avere i professori pronti". Per superarlo "bisogna veramente cambiare il sistema". Inoltre, c'e' la "questione di metodo che diventa di merito: cioe' partire con una grande consultazione che riguardera' tutte le parti coinvolte" e con questo si intende "la societa' italiana, perche' per educare un bambino e farne una persona criticamente pronta ad affrontare la realta' e a lavorare in maniera adeguata e qualificata serve un ripensamento complessivo". L'impostazione della riforma non dispiace alle parti sociali: c'e' infatti un'apertura al dialogo da parte della Cisl e della Uil Scuola sull'intenzione del governo di introdurre degli scatti di carriera per gli insegnanti basati sul merito. A condizione, pero', che non si tocchino gli scatti di anzianita', perche' sono un riconoscimento all'esperienza che esiste in tutti i Paesi dell'Ue, spiegano il segretario della Cisl Scuola, Francesco Scrima, e Massimo Di Menna, segretario generale Uil Scuola. Anche da parte della Cgil nessuna preclusione al dialogo, sottolinea il segretario generale del sindacato, Mimmo Pantaleo, tenendo pero' ben presente che la priorita' assoluta rimane il rinnovo del contratto nazionale degli insegnanti. .

'Pax renziana' vacilla, alta tensione Pd. Soccorso Cav in economia

Redazione Mercoledì, 03 Settembre 2014
- Roma, 2 set. - La 'pax renziana' si e' gia' chiusa: da una parte le bordate di Massimo D'Alema al governo, dall'altra l'iniziativa dei parlamentari di minoranza Stafano Fassina e Alfredo D'Attorre, parlano di un nuovo clima di tensione all'interno del partito. E questo all'inizio di una delicata 'fase due' del governo iniziata con i mille giorni e che vedra' Renzi affrontare subito i temi della spesa pubblica, della scuola e del lavoro. I dissidi con il ministro Poletti sono stati a piu' riprese smentiti dal capo del governo e, anche oggi, la presenza del ministro del lavoro a Palazzo Chigi ha fatto pensare immediatamente a un redde rationem tra i due. Niente di tutto questo, spiegano da Palazzo Chigi: l'incontro non c'e' stato e Poletti ha incontrato il solo Graziano Delrio. Se sul fronte dei rappoorti nel governo Renzi puo' ostentare sicurezza e annunciare per domani un "nuovo patto per l'istruzione", su quello dei rapporti con l'opposizione interna al partito le esternazioni dei parlamentari Fassina e D'Attorre, ma soprattutto quelle dell'ex rottamando Massimo D'Alema, fanno virare bruscamente su 'tempesta' il barometro del Pd. I parlamentari annunciano infatti battaglia su un tema che sembrava superato con il passaggio del ddl Boschi al Senato: la cancellazione del vincolo di bilancio dalla Carta costituzionale. Il solo modo, spiegano i promotori, di andare avanti con la battaglia per ottenere maggiore flessibilita' sui vincoli europei. Si chiede il renziano Roberto Giachetti se non si sia in presenza di "compagni che sbagliano", visto che - rileva su twitter - Fassina era responsabile economico del Pd, con segretario Bersani, quando il pareggio di bilancio e' diventato norma costituzionale nel 2012. D'Alema non entra nel merito delle riforme ma, alla richiesta di fare un bilancio di quanto realizzato dal governo, si limita a constatare che "Renzi si impegna molto, ma ottiene poco". Insufficiente, dunque, e' il giudizio dell'ex premier che, parlando del Pd, sottolinea come sia ormai "un movimento del premier, che si circonda di persone fiduciarie". Il problema e' che anche tra le persone "fiduciarie" l'aria che tira non e' delle migliori: in Emilia Romagna sembra infatti sul punto di esplodere il rapporto tra due renziani di ferro come Matteo Richetti e Stefano Bonaccini, avversari alle primarie per la presidenza della Regione: Richetti ha infatti accusato apertamente Bonaccini di avere gia' "compattato l'apparato", il "gruppo dirigente del partito" in Emilia Romagna e, in ultima analisi, gli ex Ds, attorno a se'. "Sono apparato anche i sindaci che mi sostengono e che sono stati votati direttamente dai cittadini?", e' stata la replica di Bonaccini. In questo quadro, l'unica buona notizia per Matteo Renzi, potrebbe arrivare da Silvio Berlusconi che, stando a quanto si apprende, sarebbe disposto a mettere da parte, per il momento, l'Italicum per dare una mano al governo sulla partita dei provvedimenti economici. .
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