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Notizie

Expo: Renzi, 1 maggio 2015 'no gufi day', vittoria Italia

Redazione Mercoledì, 13 Agosto 2014
- Milano, 13 ago. - "Il primo maggio 2015 non sara'solo il 'no gufy day', sara' il giorno in cui chi ha lavorato e costruito qualcosa si sentira' partecipe della vittoria dell'Italia". Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, in conferenza stampa dopo la visita al cantiere dell'Expo, l'esposizione universale che aprira' i battenti il primo maggio 2015. "Chi fa oggi bene il suo lavoro - ha aggiunto - dara' una mano non al governo, ma all'Italia". "Scommetto che il primo maggio sara' un grande momento di orgoglio per il Paese", ha aggiunto Renzi, sottolineando con una battuta che "se devi fare il pessimista, fai un altro mestiere". Il premier ha quindi annunciato una nuova visita al cantiere di Rho-Pero: "Torno prima del 16 ottobre - ha detto - quando a Milano ospiteremo i capi di governo dei Paesi asiatici per il vertice Asem. Sara' un'occasione molto importante e li' dovremo fare un grande punto sullo stato di avanzamento dei lavori. Il 16 ottobre qui a Milano ospitiamo praticamente tutti, i Paesi europei e l'Asia". Renzi ha ricevuto simbolicamente dall'a.d. di Expo, Giuseppe Sala, un biglietto per partecipare all'esposizione universale del 2015: "Questo e' gratis, non va bene", ha scherzato. "E' uno dei 5 milioni di biglietti venduti - ha quindi ricordato - e abbiamo detto che l'obiettivo e' venderne 24 milioni. Io dico che sarebbe bello arrivare a 10 milioni di biglietti gia' venduti all'inizio di Expo". Dalla Cina ne sono attesi un milione, "ma saranno di piu'", ha detto Renzi. I numeri, ha concluso, sono "la dimostrazione che c'e' grandissima fame di Italia nel mondo". .

Ue: Renzi, Italia senza strategia? Chi lo dice e' fuori da realta'

Redazione Mercoledì, 13 Agosto 2014
- Milano, 13 ago. - "Mi e' stata fatta una domanda sostenendo che la Commissione Europea creda che l'Italia non abbia strategia: credo che questa sia l'ennesima dimostrazione di mancanza di rapporto con la realta'". E' quanto ha affermato Matteo Renzi rispondendo a una domanda che citava stralci della lettera della Commissione Europea sul piano italiano per i fondi UE 2014-2020, come riportato da 'Repubblica'. "In tutti i 28 Paesi si inviano documenti e si ricevono risposte con delle considerazioni critiche - ha proseguito il presidente del Consiglio, incontrando i giornalisti dopo la visita al cantiere di Expo - dopodiche', i Paesi membri fanno le loro valutazioni alla luce di cio' che viene detto e scritto". "Mi fa piacere che voi adesso - ha continuato Renzi rivolto ai giornalisti - vi siate accorti che c'e' un problema di fondi strutturali nell'UE: io ci ho fatto due campagne per le primarie". Negli ultimi mesi, ha sostenuto ancora il premier, "e' accaduto di nuovo che da palazzo Chigi si e' iniziato a togliere alle Regioni che non spendono e a mettere sulle scuole: continueremo a farlo". "La strategia di spendere meglio i fondi europei e' l'obiettivo di questo governo, l'ho dichiarato anche nell'intervento in Parlamento per la fiducia". "Francamente fatico a capire dove sia la notizia - ha aggiunto - i fondi europei negli ultimi anni e decenni l'Italia li ha spesi peggio di come avrebbe dovuto. Il nostro governo cerchera' di cambiare modello dando piu' denaro su questioni strategiche e meno per gli eventi una tantum".

Renzi: fondi Ue spesi male? E' vero, ma stiamo rimediando

Redazione Mercoledì, 13 Agosto 2014

- Milano, 13 lug. - "In tutti i 28 Paesi si inviano documenti e si ricevono risposte con le critiche" e poi si fa il punto. Lo ha detto Matteo Renzi, in merito ai rilievi della Commissioni Ue al piano italiano sui fondi europei 2014-20.

Expo: Renzi, 1 maggio 2015 "no gufi day"

Commissione: nessun rischio che Italia perda 40 miliardi

"Quello che si sta facendo da Palazzo Chigi: si sta iniziando a tagliare soldi delle Regioni che non spendono e metterli nelle scuole". "Spendere meglio i fondi europei e' un obiettivo di questo governo", ha assicurato Renzi, spiegando che "i fondi europei negli ultimi anni e decenni l'Italia li ha spesi peggio di come avrebbe dovuto".

Delrio: su fondi accordo vicino, opportunita' non rischio

Parlando dell'Expo, il premier ha detto che "il primo maggio 2015 non sara' solo il 'no gufy day', sara' il giorno in cui chi ha lavorato e costruito qualcosa si sentira' partecipe della vittoria dell'Italia. Chi fa oggi bene il suo lavoro - ha aggiunto - dara' una mano non al governo, ma all'Italia".

E' molto probabile che il capo del governo si rechera' in serata al Quirinale per un incontro con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per un giro d'orizzonte sulla situazione politico-economica dell'Italia.  Renzi, infine, ha confermato di aver incontrato ieri il presidente della Bce Mario Draghi.  

Renzi oggi all'Expo, in serata da Napolitano

Redazione Mercoledì, 13 Agosto 2014
- Roma, 13 ago. - Il Presidente del Consiglio, Mateeo Renzi, visitera' oggi per la prima volta il cantiere di Expo ed ha in programma anche un incontro con la stampa dopo il tour, in tarda mattinata. E' quanto fa sapere l'ufficio stampa di Expo. Ieri sera, via twitter dal suo studio di palazzo Chigi, il premier ha descritto gli appuntamenti dei prossimi giorni sottolineando il suo costante impegno per il decreto 'SbloccaItalia'. "Domani Expo. Poi Napoli (Citta' scienza, Bagnoli), Reggio Calabria, la Sicilia. E intanto qui si lavora allo #sbloccaitalia #italiariparte". E' molto probabile che il capo del governo si rechera' in serata al Quirinale per un incontro con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per un giro d'orizzonte sulla situazione politico-economica dell'Italia. .
Pensioni

Pensioni Quota 96, Damiano: "che fine ha fatto la proposta sui quota 96?"

Sergey Mercoledì, 13 Agosto 2014

''Anziche' pretendere inutilmente di accelerare la discussione sull'abolizione dell'articolo 18 inserendola gia' nel prossimo Sblocca-Italia, (richiesta giustamente respinta dal vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini), Alfano farebbe bene a chiarire nel primo Consiglio dei ministri utile che fine ha fatto ''Quota 96'' degli insegnanti''.Kamsin  E' quanto dichiara in una nota Cesare Damiano, Pd, presidente della Commissione Lavoro della Camera. ''Invece di spiegarci che rendere liberi i licenziamenti favorisce l'occupazione, cosa del tutto indimostrata e fantasiosa, l'NCD potrebbe piu' concretamente sostenere che mandare in pensione 4 mila insegnanti, rimasti intrappolati dalla 'riforma' Fornero, potrebbe favorire l'assunzione di altrettanti giovani docenti gia' nell'autunno. Il Governo - rimarca Damiano - sblocchi 'Quota 96'': sarebbe un piccolo contributo per alleviare la disoccupazione giovanile''

"Ci sono quattromila persone che vorrebbero andare in pensione, che ne hanno legittima aspettativa, non direi un diritto, ma il problema non sono quei quattromila, che un lavoro ce l'hanno, bensì i milioni di persone che non ce l'hanno". Così ieri il Primo Ministro, intervenendo alla trasmissione "Millennium" su Rai3 ha affrontato la questione delle pensioni dei Quota 96 del 2012.

Zedde

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E' morto il giurista Capotosti, il cordoglio di Napolitano

Redazione Mercoledì, 13 Agosto 2014
- Roma, 12 ago. - E' morto a Cortina il giurista Pier Alberto Capotosti, nato nel 1942 ed ex presidente della Corte costituzionale. In un messaggio inviato alla famiglia Capotosti, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprime il suo cordoglio: "Apprendo con profonda commozione la dolorosa notizia della scomparsa di Piero Alberto Capotosti, che fu impeccabile giudice e Presidente della Corte Costituzionale e che gia' aveva dato prova della sua autorevolezza e del suo spirito di servizio da Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Desidero ricordarne la puntuale partecipazione, anche recente - scrive Napolitano - al dibattito politico-istituzionale da posizioni di alta competenza e di assoluta indipendenza. E personalmente ne ricordo anche la disponibilita' e il garbo dimostrati in ogni occasione nei rapporti tra noi. Ai famigliari e alla Corte Costituzionale esprimo il piu' sincero, sentito cordoglio", conclude il capo dello Stato. .

Renzi: art.18 discussione inutile Ridurremo tasse ma non per tutti

Redazione Martedì, 12 Agosto 2014

- Roma, 12 ago. - Una polemica agostana, di quelle fatte per riempire il vuoto lasciato dalle grandi questioni: Matteo Renzi liquida cosi' la querelle aperta dal suo alleato di governo Angelino Alfano. Il quale aveva auspicato l'abolizione dell'Articolo 18 dello statuto dei Lavoratori, e riaperto in questo modo una discussione che in Italia dura dal 2003.

Il premier usa, in un'intervista a Millennium, toni che ammettono poche repliche, e pazienza se dall'Ncd (il partito di Alfano) gli rispondono abbastanza piccati. Per lui la questione e' riconducibile al genere "totem ideologici", ragion per cui e' meglio andare a rivedere - semmai - tutto lo Statuto. Anche perche', a riguardo, il Presidente del Consiglio sostiene che il suo governo le cose le ha gia' fatte.

Esiste il decreto presentato dal ministro Poletti, che avrebbe gia' fruttato la creazione di ben 108.000 nuovi posti di lavoro. Quindi revisione dello Statuto che porta la firma di Gino Giugni, pensando "alla ragazza di 25 anni che non puo' aspettare un bambino perche' non ha le garanzie minime". Rientrera' tra le riforme da decidere tutti insieme, magari con FI? In questi giorni molti segnali sono stati registrati dalle parti dei berlusconiani, magari per allargare la stessa maggioranza di governo ad un ex Cavaliere che gia' dialoga con Renzi in materia di Costituzione e legge elettorale.

Ma il premier esclude ogni ipotesi aperturista: l'accordo del Nazareno vale solo ed esclusivamente per le gia' citate Costituzione e legge elettorale. Per l'economia ognuno per la sua strada. E' un'intervista dal sapore programmatico, quella di Renzi. Che si pone addirittura in minoranza nel suo stesso partito su un tema delicato come quello delle preferenze. "Non la considero un punto centrale - spiega - ma non ho cambiato idea tant'e' che ho proposto piu' volte di mettere le preferenze, in splendido isolamento, perche' i miei amici di partito hanno sempre detto che sono fonte di corruzione. Ma a mio giudizio non e' cosi'". Quindi "o facciamo i collegi uninominali o plurinominali piccolini dove io vedo in faccia il candidato o mettiamo le preferenze".

Sicurezza estrema la dimostra quando esclude categoricamente una nuova manovra correttiva: i conti rientreranno ma non con le tasse, bensi' con il taglio delle spese (a proposito: con Draghi siamo d'accordo dalla A alla Z e e con Cottarelli e' tutto superato). Piuttosto: ci sara' una riduzione della pressione fiscale, anche se non per tutti, e per quel che riguarda i famosi 80 euro indietro non si torna. Confermati a tutti quelli che li percepiscono gia'. Per gli altri si vedra'.

Bonus 80 euro: Zaia, Veneto presentera' ricorso a Corte domattina

Redazione Martedì, 12 Agosto 2014
- Venezia, 12 ago. - Domani mattina, attraverso l'Avvocatura, la Regione Veneto depositera' alla Corte Costituzionale (come da delibera adottata il 28 luglio) il ricorso costituzionale attraverso il quale si intendono impugnare alcune disposizioni normative contenute nel decreto legge riguardante il cosiddetto bonus mensile da 80 euro a favore di alcune categorie di contribuenti. In particolare, il ricorso contesta l'impostazione che sta alla base di tutta una serie di previsioni normative in materia di riduzioni di spesa. Infatti, anziche' distinguere le regioni virtuose da quelle con problematiche economico-finanziarie, il provvedimento comprime indebitamente l'autonomia di spesa regionale in tutta una serie di ambiti (acquisti di beni e servizi, incarichi e collaborazioni, canoni di locazione , ecc.) utilizzando il concetto della spesa storica anziche' ricorrere a parametri standard di spesa. Cio' penalizza ulteriormente gli enti - come il Veneto - che nel frattempo hanno razionalizzato fortemente la spesa con azioni contenitive e riduzione dei costi a partire dal 2010. La giunta veneta, nel rispetto della normativa esistente e delle nuove ulteriori disposizioni introdotte dal cosiddetto decreto legge sulla pubblica amministrazione 90/2014, ha adottato oggi un provvedimento di aggiornamento delle direttive di contenimento della spesa gia' emanate a suo tempo. "Nessuno contesta la liberta' del governo di prevedere sgravi o bonus a favore di chiunque - rimarca il presidente del Veneto, Luca Zaia - ma sia chiaro che deve trovare autonomamente le coperture senza gravare ulteriormente sulle Regioni virtuose, semmai facendo pagare di piu' i territori che hanno sprecato risorse pubbliche. Altrimenti significa dare i soldi ai cittadini con una mano e toglierglieli con l'altra. Sperando che non vengono a toccarci la sanita', la migliore d'Italia, con i conti in attivo. Perche' allora ci arrabbiamo sul serio". .

Renzi: art.18 e' totem ideologico Riscriviamo Statuto dei lavoratori

Redazione Martedì, 12 Agosto 2014

- Roma, 12 ago. - "L'articolo 18 e' assolutamente solo un simbolo, un totem ideologico, proprio per questo trovo inutile stare adesso a discutere se abolirlo o meno. Serve solo ad alimentare il dibattito agostano degli addetti ai lavori". Cosi' il premier Matteo Renzi intervistato da Millennium su Rai3 in onda stasera.

"Con il dl Poletti ci sono 108.000 nuovi assunti, lo certifica l'Istat. Il dl Poletti prima non c'era e oggi c'e' ed ha consentito ad un'azienda come Elecrtolux di stare in Italia. Inoltre c'e' un ddl delega che si sta discutendo in Parlamento. E' giusto riscrivere lo statuto dei lavoratori? Si', lo riscriviamo. E riscrivendolo pensiamo alla ragazza di 25 anni che non puo' aspettare un bambino perche' non ha le garanzie minime. Non parliamo solo dell'articolo 18 che riguarda una discussione tra destra e sinistra. Parliamo di come dare lavoro alle nuove generazioni".

Quanto alla disponibilita' mostrata da Forza Italia a discutere alcuni provvedimenti economici, Renzi ha affermato: "ci deve essere rispetto per tutti i dossier degli altri, li leggo sempre, ma per noi l'accordo e' su due punti: riforme istituzionali e legge elettorale". 

Zaia: 80 euro? Non reperire fondi da tagli a enti locali

Redazione Martedì, 12 Agosto 2014

- Venezia, 12 ago. - "Non contestiamo il provvedimento, ma il metodo che si vuole usare per reperire i fondi che garantiscano l'erogazione degli 80 euro in busta paga secondo il provvedimento del governo Renzi". Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia annuncia di voler presentare un ricorso alla Corte Costituzionale riguardante il metodo usato dal governo per trovare fondi per il bonus degli 80 euro. "Non ho nulla contro il provvedimento - spiega - ma se si decide di aumentare la busta paga dei cittadini, il governo deve farlo con soldi suoi, non tagliando fondi agli enti locali. Si annunciano tagli orizzontali, ovvero noi veneti riceveremo gli stessi tagli che avra' la Regione Sicilia. La differenza e' che noi siamo una regione virtuosa dal punto di vista dei bilanci, la Sicilia no". Zaia ha osservato inoltre che l'ammontare complessivo del finanziamento degli 80 euro si aggira sui 6 miliardi e 400mila euro: "Dove credete che si vadano a pescare? - ha chiesto - dai bilanci degli enti locali. Per questo vogliamo entrare in gioco con un ricorso alla Corte. Non accettiamo che il taglio venga effettuato sulla spesa storica del 2013". .

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