Strumenti

  • Calcola la Data di Pensionamento
  • Calcola l'Importo della Pensione (AGO)
  • Calcola l'Importo della Pensione (Enti Locali e Sanita')
  • Calcola l'Importo della Pensione per i dipendenti statali
  • Calcola la Pensione nella Gestione Separata Inps
  • Calcola i Contributi Volontari
  • Calcola il TFS
  • Calcola l'Ape sociale
  • Calcola la Naspi
  • Calcola la RITA, la rendita Integrativa anticipata
  • Calcola la Pensione Netta
  • Controlla se Entri nella 9^ salvaguardia
  • Calcola il Riscatto e la Ricongiunzione
  • Vai a tutti gli Strumenti
PensioniOggi.it

Notizie - Results from #7190

 

  • Home
  • Notizie
  • Strumenti
  • Forum
  • Guide
Sottoscrivi questo feed RSS

Notizie

Riforme: nessun accordo in capigruppo, timing ddl non cambia

Redazione Mercoledì, 30 Luglio 2014
.

Riforme: terminata seduta Senato, esame riprende domani alle 9, 30

Redazione Mercoledì, 30 Luglio 2014
- Roma, 29 lug. - L'Aula del Senato riprendera' domani mattina alle 9,30 la discussione sugli emendamenti al ddl Riforme. Durante la seduta di oggi, caratterizzata dall'ostruzionismo attuato dalle opposizioni, sono stati respinti cinque emendamenti. .

Riforme, e' il giorno dei veti Mediazione in salita sul Senato

Redazione Mercoledì, 30 Luglio 2014
- Roma, 29 lug. - La tagliola non funziona, gli appelli sono gia' stati lanciati, si tenta la mediazione al Senato sulle riforme ma anche quella e' ancora lontana dal successo. Poteva essere il giorno della pace, a Palazzo Madama, ed in effetti ne Pd le acque si sono fatte piu' tranquille. Mancano pero', per far scoppiare la pace generale, gli assensi di M5S, Lega e Sel. E pare proprio che non verranno accordati. Stamane, quando in Aula riprende la discussione sulla revisione della Carta costituzionale, va al microfono Vannino Chiti, leader riconosciuto dei dissidenti del Pd. Elenca una serie di proposte che equivalgono ad una mano tesa: concentrare il dibattito su alcuni temi precisi, tra cui le modalita' di elezione del Senato, il numero dei deputati e l'immunita', quindi ridurre gli emendamenti a "una decina" e poi rinviare alla prima settimana di settembre il voto finale sul ddl riforme. Il suo partito non fatica molto a dare ufficialmente il via libera all'idea. Ma gia' Forza Italia lancia avanza subito i primi distinguo. Dice si' ai tempi suggeriti, ma mette subito in chiaro che non potranno essere toccati i termini dell'accordo tra Renzi e Berlusconi. Lasciando intendere che tra questi bisogna mettere anche l'Italicum. Pronta la risposta di M5S, Lega e Sel. Il primo a rispondere, mille miglia lontano da Roma, e' Beppe Grillo. Il M5S e' pronto a lasciare il Parlamento se dovesse passare una riforma che preveda il Senato non elettivo, chiarisce: "Rimarremo ancora fino a quando sara' possibile cercare di impedire il colpo di Stato con l'eliminazione del Senato elettivo. Dopo, se questi rottamatori della Costituzione non ci lasceranno scelta, ce ne andremo". Vogliamo risposte concrete da Renzi o qua nesuno va in ferie, avverte il capogruppo della Lega al Senato Gian Marco Centinaio. Sel, da parte sua, si prende un paio d'ore prima di affiancarsi formalmente agli irriducibili. "Dire 'togliete gli emendamenti e poi discutiamo' e' una condizione irricevibile", spiega Nicola Fraoianni, che esprime apprezzamento per l'iniziativa di Chiti ma spiega come sia impossibile trattare "con chi insulta". Il riferimento e' ai "gufi, frenatori e rosiconi" che popolano il lessico politico del Presidente del Consiglio. Nel frattempo tenta una mediazione personale il Presidente del Senato. Pietro Grasso interrompe prima i lavori d'Aula per permettere a tutti di raccogliere le idee. Poi propone di continuare la discussione sulle riforme a partire dai punti meno controversi. Alla fine incassa un ennesimo no. Questa volta del governo. E' la giornata dei veti incrociati. .

Riforme: scatta regola 'Canguro', decadono 1400 emendamenti

Redazione Mercoledì, 30 Luglio 2014
- Roma, 29 lug. - Nell'Aula del Senato scatta la regola del 'Canguro'. I senatori hanno respinto l'emendamento 1.35 presentato da Sel sulla riduzione del numero dei parlamentari. La bocciatura ha precluso le successive 53 proposte di modifica analoghe. Stesso effetto ha sortito il no all'emendamento 1.88 sull'elezione diretta dei membri del Parlamento. Il voto contrario dell'Assemblea ha prodotto un 'salto' all'emendamento 1.1445. In un colpo solo si e' dunque passati da pagina 40 a pagina 620 del fascicolo degli emendamenti, circa 1400 proposte sono decadute.

Riforme, la mediazione e' saltata Sel respinge la proposta Renzi

Redazione Martedì, 29 Luglio 2014

- Roma, 29 lug. - Nessun accordo in conferenza dei capigruppo tra maggioranza e opposizione. Il timing delle riforme, quindi, resta quello gia' stabilito e "si va avanti votando, votando, votando". Lo riferisce il presidente dei senatori Ncd, Maurizio Sacconi. "Abbiamo solo perso tempo per un'intera mattinata", spiega Sacconi, visto che "non c'e' nessuna disponibilita' da parte di Sel e M5S a ritirare gli emendamenti e modificare il comportamento parlamentare".

Riprendendo i lavori in aula e informando l'Assemblea dell'esito della Capigruppo, il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha espresso il suo "rammarico" per il fallimento della maediazione: "Siamo alla conclusione di tutti i tentativi di mediazione che sono stati vani, io ritengo di avere fatto tutto il possibile, ma devo prendere atto con rammarico che si devono riprendere le votazioni", ha aggiunto Grasso.

La tagliola, dunque, non funziona. Gli appelli sono gia' stati lanciati, la mediazione e' fallita. Poteva essere il giorno della pace, a Palazzo Madama, ed in effetti ne Pd le acque si sono fatte piu' tranquille. Mancano pero', per far scoppiare la pace generale, gli assensi di M5S, Lega e Sel. E pare proprio che non verranno accordati. Stamane, quando in Aula riprende la discussione sulla revisione della Carta costituzionale, va al microfono Vannino Chiti, leader riconosciuto dei dissidenti del Pd. Elenca una serie di proposte che equivalgono ad una mano tesa: concentrare il dibattito su alcuni temi precisi, tra cui le modalita' di elezione del Senato, il numero dei deputati e l'immunita', quindi ridurre gli emendamenti a "una decina" e poi rinviare alla prima settimana di settembre il voto finale sul ddl riforme. Il suo partito non fatica molto a dare ufficialmente il via libera all'idea. Ma gia' Forza Italia lancia avanza subito i primi distinguo. Dice si' ai tempi suggeriti, ma mette subito in chiaro che non potranno essere toccati i termini dell'accordo tra Renzi e Berlusconi. Lasciando intendere che tra questi bisogna mettere anche l'Italicum. Pronta la risposta di M5S, Lega e Sel. Il primo a rispondere, mille miglia lontano da Roma, e' Beppe Grillo. Il M5S e' pronto a lasciare il Parlamento se dovesse passare una riforma che preveda il Senato non elettivo, chiarisce: "Rimarremo ancora fino a quando sara' possibile cercare di impedire il colpo di Stato con l'eliminazione del Senato elettivo. Dopo, se questi rottamatori della Costituzione non ci lasceranno scelta, ce ne andremo".

Vogliamo risposte concrete da Renzi o qua nesuno va in ferie, avverte il capogruppo della Lega al Senato Gian Marco Centinaio. Sel, da parte sua, si prende un paio d'ore prima di affiancarsi formalmente agli irriducibili. "Dire 'togliete gli emendamenti e poi discutiamo' e' una condizione irricevibile", spiega Nicola Fraoianni, che esprime apprezzamento per l'iniziativa di Chiti ma spiega come sia impossibile trattare "con chi insulta". Il riferimento e' ai "gufi, frenatori e rosiconi" che popolano il lessico politico del Presidente del Consiglio. Nel frattempo tenta una mediazione personale il Presidente del Senato. Pietro Grasso interrompe prima i lavori d'Aula per permettere a tutti di raccogliere le idee. Poi propone di continuare la discussione sulle riforme a partire dai punti meno controversi. Alla fine incassa un ennesimo no. Questa volta del governo. E' la giornata dei veti incrociati.

Altro...

Cade nella piscina di casa, grave bambino di 4 anni nel Trapanese

Redazione Martedì, 29 Luglio 2014
- Trapani, 29 lug. - Un bambino di 4 anni e' in gravi condizioni dopo aver rischiato di annegare cadendo in una piscina gonfiabile nella sua abitazione in contrada Ranna, a Marsala (Trapani). Secondo una prima ricostruzione, il piccolo sarebbe sfuggito al controllo della madre, che era in casa con lui, finendo in acqua. A salvarlo e' stato lo stesso genitore che, non appena si e' accorto dell'accaduto, lo ha tirato fuori dalla piscina e ha poi chiamato i soccorsi. Il piccolo e' stato trasportato all'ospedale "Paolo Borsellino" di Marsala. Data la gravita' delle sue condizioni i medici, che hanno espresso riserva sulla prognosi, hanno disposto il trasferimento all'ospedale dei bambini di Palermo. Sul caso indagano i carabinieri. .

Esodati, dalla Lombardia 500 mila euro per i beffati dalla Riforma Fornero

Eleonora Accorsi Martedì, 29 Luglio 2014

Il Consiglio regionale lombardo ha approvato oggi un emendamento all'assestamento di bilancio per autorizzare la concessione di un finanziamento di 500 mila euro a favore dei lavoratori esodati, in attesa di raggiungere l'età del pensionamento e in situazioni di difficoltà finanziaria. Kamsin Nel merito è  intervenuto il consigliere regionale Antonio Saggese, firmatario del provvedimento: "Tramite la concessione di un finanziamento di 500 mila euro - ha detto Saggese - Regione Lombardia intende offrire un sostegno economico per cercare di coprire il periodo che manca alla pensione a quei lavoratori che si trovano nella drammatica situazione di essere senza stipendio e di non poter vantare nell’immediato il diritto alla previdenza. Per coloro che si trovano in questa situazione diventa quindi impossibile sostenere ogni tipo di spesa. 

Attraverso questo provvedimento, le cui modalità attuative saranno stabilite dalla Giunta, Regione Lombardia si pone come obiettivo quello di dare una risposta molto concreta alle famiglie di  lavoratori beffati dalla riforma Fornero. Come abbia potuto il Governo precedente creare queste difficoltà  e come può il governo attuale non trovare delle soluzioni mi risulta inspiegabile”. 

 “E' assurdo – ha proseguito Saggese - che sia la Regione Lombardia a dover trovare una soluzione a un problema che non è stato originato da noi ma dal Governo, che ha anche approvato un decreto che porta in dote un ulteriore penalizzazione per gli esodati ancora in attesa della pensione. Se tramite i decreti precedenti, infatti,  il sostegno al reddito disposto per legge copriva per intero il periodo intercorrente tra la cessazione del rapporto di lavoro e l’erogazione dell’assegno previdenziale, questa ultima versione relativa al 2013 copre i lavoratori fino al 31 dicembre 2013, lasciando quindi senza garanzie reddituali minime i soggetti che si sono visti posticipare le cosiddette finestre nell’arco del 2014. Con questo provvedimento si potranno concedere prestiti d'onore da poter rimborsare comodamente nel momento in cui sarà percepita la pensione".

Zedde

Lorenzin, la fecondazione eterologa a carico del Ssn

Redazione Martedì, 29 Luglio 2014

- Roma, 29 lug. - "La fecondazione eterologa sara' inserita nei livelli essenziali di assistenza, vincolando una porzione del Fondo sanitario nazionale per consentire l'accesso a tale tecnica nei centri pubblici". Lo ha annunciato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, nel corso di un'audizione alla commissione Affari sociali e sanita' della Camera, convocata per presentare le conclusioni alle quali e' giunto il tavolo tecnico convocato dal ministro e per annunciare i contenuti del suddetto decreto legge. Il ministro ha tenuto a sottolineare come si debba mettere, tanto i centri privati quanto quelli pubblici, in condizioni di effettuare la fecondazione eterologa. "Le direzioni competenti del ministero della Salute hanno gia' lavorato alle indicazioni provenienti dal tavolo degli esperti per tradurle in contenuti di norme, di concerto con l'ufficio legislativo: l'obiettivo e' quello di mettere regioni e centri PMA in condizioni di partire subito con l'eterologa, appena approvato il decreto legge che ho intenzione di proporre in uno dei prossimi Consigli dei ministri, prima della pausa estiva". Lo ha annunciato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso di un'audizione presso la commissione Affari sociali e sanita' della Camera, convocata per presentare le conclusioni alle quali e' giunto il tavolo tecnico convocato dal ministro e per annunciare i contenuti del suddetto decreto legge. Il ministro della Salute ha tenuto a chiarire di non aver "intenzione di fare il decreto ma - ha osservato - ho visto l'accelerazione che c'e' stata, con alcuni centri che hanno iniziato l'eterologa e la regione Toscana che ha fatto linee guida, e ho pensato fosse necessario vista anche la necessita' di fare chiarezza su alcuni aspetti come il numero delle donazioni, la tracciabilita' donatore-nato, che non sono disciplinate dalla legge 40". Lorenzin ha ricordato inoltre come la necessita' di un atto normativo emerga anche per garantire a tutti i cittadini italiani lo stesso diritto ad accedere all'eterologa in qualunque regioni vivano. "Si tratta di profili solo giuridici, non di questioni etiche - ha precisato - penso quindi a un decreto scarno che ci consenta, con un accordo di buon senso, di fare l'eterologa perche' questo prevede la sentenza della Consulta, dando elementi di omogeneita' in tutte le regioni - ha concluso - ed evitando cosi' ricorsi".

Riforme: la maggioranza regge al primo voto segreto

Redazione Martedì, 29 Luglio 2014
- Roma, 29 lug. - Il patto sulle riforme siglato tra la maggioranza e Forza Italia regge alla prima prova di votazione a scrutinio segreto. Il voto segreto e' stato chiesto su un emendamento di Sel relativo alla tutela delle minoranze linguistiche. L'emendamento, su richiesta del Pd e con il via libera dell'Aula, e' stato votato per parti separate ed e' stata invece bocciata, a scrutinio palese, la parte che mirava a ridurre il numero dei deputati a 350 componenti .

Riforma Pensioni, si tratta alla Camera per nuove modifiche al testo

Sergey Martedì, 29 Luglio 2014

Alla Camera si ragiona se alzare la soglia d'età sotto cui il pensionamento d'ufficio per professori universitari e medici non può scattare. È in corso una riflessione per portarla dai 65 ai 68 anni. Kamsin E' quanto si apprende da fonti vicine all'esecutivo riprese in una nota diffusa oggi dall'Ansa. La modifica al dl Pa dovrebbe essere presentata a breve, rivedendo quanto previsto venerdì, con il tetto fissato a 65. Dovrebbe anche spuntare una distinzione nella categoria dei medici e un diverso trattamento per i ricercatori.

Per tutto il resto dei dipendenti pubblici il limite restano i 62 anni, rimangono inoltre esclusi dalla misura i magistrati, per loro il limite è quindi fermo ai 70 anni. Un altro emendamento dovrebbe autorizzare, nelle scuole dove le graduatorie sono esaurite, a sostituire, visto lo stop al trattenimento in servizio, i presidi con i vice-presidi (che diventano presidi vicari) e che verrebbero esonerati dall'attività didattica e rimpiazzati da supplenti. In questo modo si eviterebbe la reggenza, istituto attraverso cui un presidente era posto alla guida di più scuole. Altre novità potrebbero interessare gli avvocati di enti pubblici.

Il testo della legge di conversione al decreto legge 90/2014 è attualmente all'esame della Camera dove si attendono in particolare i pareri della Commissione Bilancio sugli emendamenti approvati in commissione Affari costituzionali venerdì scorso. In particolare si attende il via libera alle innovazioni piu' "critiche" come quelle in favore dei quota 96 della scuola e quello che mette la parola fine alle penalizzazioni per coloro che accedono alla pensione anticipata sino al 2017 anche prima di aver raggiunto i fatidici 62 anni (vedi i dettagli). La commissione Bilancio, infatti, nel parere sul provvedimento che presenterà in assemblea, dovrebbe vincolare il via libera ad alcune modifiche sulle norme in questione. 

Zedde

  • Inizio
  • Indietro
  • 715
  • 716
  • 717
  • 718
  • 719
  • 720
  • 721
  • 722
  • 723
  • 724
  • Avanti
  • Fine
Strumenti
  • Calcola la Data di Pensionamento
  • Calcola l'Importo della Pensione (AGO)
  • Calcola l'Importo della Pensione (Enti Locali e Sanita')
  • Calcola l'Importo della Pensione per i dipendenti statali
  • Calcola la Pensione nella Gestione Separata Inps
  • Calcola i Contributi Volontari
  • Calcola il TFS
  • Calcola l'Ape sociale
  • Calcola la Naspi
  • Calcola la RITA, la rendita Integrativa anticipata
  • Calcola la Pensione Netta
  • Controlla se Entri nella 9^ salvaguardia
  • Calcola il Riscatto e la Ricongiunzione
  • Vai a tutti gli Strumenti

Copyright ©2025 Pensioni Oggi