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Notizie

Fede al telefono Dell'Utri sa tutto di Berlusconi e mangia , lui smentisce

Redazione Martedì, 22 Luglio 2014
- Milano, 22 lug. - "Guarda a Berlusconi cosa gli sta mangiando. Perche' lui e' l'unico che sa. Ti rendi conto che ci sono 70 conti esteri, tutti che fanno riferimento a Dell'Utri?". E' quanto avrebbe detto Emilio Fede a Gaetano Ferri, in una registrazione consegnata dallo stesso Ferri ai magistrati di Monza. Ma, contattato al telefono dall'Agi l'ex direttore del Tg4 smentisce categoricamente. "Ferri ha manipolato le mie dichiazioni, e' tutto falso - dice -, l'ho gia' denunciato per calunnia, ricatto, tentata estorsione minacce gravi". "Un conto sono le dichiarazioni da me rilasciate al pm Di Matteo in cui mi riconosco pienamente, ma queste ultime sono state mescolate, come in un frullatore, con le porcherie di questo farabutto, delinquente", aggiunge Fede. "Questo si e' presentato a me come personal trainer in cerca di un lavoro, ma quello che ha compiuto non e' altro che una truffa, un falso: mi ha registrato per lungo tempo ma le cose emerse non sono altro che quelle che si possono leggere su tutti i giornali", sostiene, "poi, credo abba tentato di vendere questi nastri ad alcuni giornali". .

Camera dice si' ad arresto Galan. Sono incazzato nero

Redazione Martedì, 22 Luglio 2014
- Roma, 21 lug. - Voto segreto, richiesto da Forza Italia, e via libera dell'Aula della Camera, alla richiesta richiesta all'arresto del deputato 'azzurro' Giancarlo Galan, avanzata della Procura di Venezia nell'ambito dell'inchiesta Mose. I si' sono stati 395, i voti contrari 138, 2 gli astenuti. "Sono incazzato e sapete benissimo con chi". Con queste laconiche parole Galan, ha lasciato l'ospedale di Este. E' uscito in carrozzella ed e' poi salito su un'ambulanza, che si e' allontanata. All'ospedale di Este e' stata firmata stamattina da parte dei sanitari una lettera di dimissioni per il parlamentare. Gli avvocati Antonio Franchini e Nicolo' Ghedini chiederanno che a Galan siano concessi i domiciliari. Ad annunciarlo lo stesso Franchini, secondo cui quello sul parlamentare e' "un voto politico e non di coscienza". "Abbiamo presentato una richiesta di domiciliari", ha spiegato Franchini, che fino a poco prima del si' della Camera e' stato all'ospedale di Este, dove Galan e' ricoverato con una prognosi di 40 giorni. "Adesso non sappiamo bene cosa accadra': potrebbe essere piantonato qui in ospedale oppure trasferito altrove. Galan in questi minuti e' molto reattivo e combattivo, come sempre", ha concluso. Lega, si' ad arresto Galan. Non c'e' fumus persecutionis "Riteniamo che non ci sia fumus persecutionis e quindi votiamo a favore dell'arresto di Giancarlo Galan" ha detto in Aula il vicecapogruppo della Lega Nord alla Camera, Matteo Bragantini. "Sarebbe comunque importante discutere - ha aggiunto - sull'opportunita' o meno dell'arresto preventivo, non solo per i parlamentari ma per tutti i cittadini. E un discorso andrebbe fatto anche sull`opportunita' che siano i parlamentari stessi a votare per i propri componenti o se magari a decidere debba essere un organo terzo, magari il capo dello Stato. Questo per evitare che il voto non sia politico ma entri nel merito della vicenda". .

Camera dice si' ad arresto Galan Sapete con chi sono arrabbiato

Redazione Martedì, 22 Luglio 2014

- Roma, 21 lug. - Voto segreto, richiesto da FI, e disco verde in Aula alla Camera, con 395 si', alla richiesta richiesta all'arresto del deputato 'azzurro' Giancarlo Galan, avanzata della Procura di Venezia nell'ambito dell'inchiesta Mose.

Mose: i volti noti dell'inchiesta che ha affondato Galan

I voti contrari sono stati 138, 2 gli astenuti. "Sono incazzato e sapete benissimo con chi". Con queste laconiche parole Galan, ha lasciato l'ospedale di Este. E' uscito in carrozzella ed e' poi salito su un'ambulanza, che si e' allontanata. All'ospedale di Este e' stata firmata stamattina da parte dei sanitari una lettera di dimissioni per il parlamentare Gli avvocati Antonio Franchini e Nicolo' Ghedini chiederanno che a Galan siano concessi i domiciliari. Ad annunciarlo lo stesso Franchini, secondo cui quello sul parlamentare e' "un voto politico e non di coscienza". "Abbiamo presentato una richiesta di domiciliari", ha spiegato Franchini, che fino a poco prima del si' della Camera e' stato all'ospedale di Este, dove Galan e' ricoverato con una prognosi di 40 giorni. "Adesso non sappiamo bene cosa accadra': potrebbe essere piantonato qui in ospedale oppure trasferito altrove. Galan in questi minuti e' molto reattivo e combattivo, come sempre", ha concluso. Lega, si' ad arresto Galan. Non c'e' fumus persecutionis "Riteniamo che non ci sia fumus persecutionis e quindi votiamo a favore dell'arresto di Giancarlo Galan" ha detto in Aula il vicecapogruppo della Lega Nord alla Camera, Matteo Bragantini. "Sarebbe comunque importante discutere - ha aggiunto - sull'opportunita' o meno dell'arresto preventivo, non solo per i parlamentari ma per tutti i cittadini. E un discorso andrebbe fatto anche sull`opportunita' che siano i parlamentari stessi a votare per i propri componenti o se magari a decidere debba essere un organo terzo, magari il capo dello Stato. Questo per evitare che il voto non sia politico ma entri nel merito della vicenda". .

Camera: ok all'arresto di Galan L'ex governatore e' in ospedale

Redazione Martedì, 22 Luglio 2014

- Roma, 22 lug. - Voto segreto, richiesto da FI, e disco verde in Aula alla Camera, con 395 si', alla richiesta richiesta all'arresto del deputato 'azzurro' Giancarlo Galan, avanzata della Procura di Venezia nell'ambito dell'inchiesta Mose. I voti contrari sono stati 138, 2 gli astenuti. L'ex governatore del Veneto e' ricoverato presso il nosocomio di Este e' ieri aveva cghiesto alla presidente Boldrini di rinviare il voto per "partecipare alla discussione in Assemblea, sede in cui potro' illustrare agli Onorevoli Colleghi le ragioni che depongono per la sussistenza del fumus persecutionis".

Legale di Galan: presenteremo istanza per i domiciliari

Oggi il presidente dei deputati di FI, Renato Brunetta, aveva appoggiato la richiesta del collega di partito e chiesto di rinviare il voto sottolineando che la questione rappresenta "un punto basilare del rispetto dei diritti della persona e del Parlamento".

Forza Italia insorge: Camera trasformata in una piazza contro Galan

A favore del rinvio si sono espressi Ncd e PI, mentre Scelta civica si e' astenuta. Contrari al rinvio Sel, 5 Stelle ("non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B", ha detto Giulia Grillo) e Pd. Subito dopo il voto sulla richiesta di rinvio Ncd, con Antonio Leone, ha avanzato la richiesta di inversione dell'ordine dei lavori, anticipando il secondo punto all'odg, ovvero il decreto Carceri. Ma anche questa richiesta e' stata respinta dall'Aula. Ora quindi l'Assemblea di Montecitorio procedera' con il dibattito sulla richiesta di custodia cautelare nei confronti di Galan (assente per motivi di salute) per poi esprimersi con un voto.

Mose: FI insorge, barbarie Camera come piazza contro Galan

Redazione Martedì, 22 Luglio 2014
- Roma, 22 lug. - "Non si puo' trasformare la Camera in una piazza incontrollata in cui non c'e' diritto". E' affidata a Francesco Paolo Sisto l'indignazione FI che si esprime in Aula alla Camera, prima che arrivi il rinvio del voto relativo all'arresto di Giancarlo Galan. "Mi sarei aspettato oggi una diversa discussione, un dubbio sull'effettivita' dell'impedimento dell'on. Galan. Ma se questo dubbio non c'e', perche' l'impedimento e' ritenuto giustificato, allora e' una vera barbarie che non si consenta il rinvio", attacca l'esponente FI. "Noi - riprende - non stiamo decidendo su una fase procedimentale autonoma, noi stiamo ponendo termine ad un sub procedimento di natura penalistica, secondo competenze che traggono origine dall'art. 68 della Costituzione. Valgono, percio', le stesse regole del processo penale, dettate dal Codice di procedura penale: nel contraddittorio di tipo penalistico l'indagato ha diritto di essere presente e ha diritto ad un rinvio se impedito. Vogliamo sostenere che il Parlamento abbia meno regole del giudice penale?. La stessa Cassazione annullerebbe una simile decisione per nullita' assoluta. Nel 2009, il Parlamento ha ratificato il Trattato di Lisbona, che ha reso le norme della Cedu supercostituzionali, cioe' di immediata applicabilita'. Ebbene, l'art. 6, secondo comma, lettera c, della Cedu, tutela il diritto dell'imputato a difendersi personalmente". .

Altro...

Mose: legale Galan, presenteremo istanza per domiciliari

Redazione Martedì, 22 Luglio 2014
- Venezia, 22 lug. - Gli avvocati Antonio Franchini e Nicolo' Ghedini, che difendono Giancarlo Galan nell'ambito dell'inchiesta sul Mose, che ha visto oggi la Camera votare si' all'autorizzazione all'arresto del parlamentare di Forza Italia ed ex presidente del Veneto, chiederanno che a Galan siano concessi i domiciliari. Ad annunciarlo lo stesso Franchini, secondo cui quello sul parlamentare e' "un voto politico e non di coscienza". "Abbiamo presentato una richiesta di domiciliari", ha spiegato Franchini, che fino a poco prima del si' della Camera e' stato all'ospedale di Este, dove Galan e' ricoverato con una prognosi di 40 giorni. "Adesso non sappiamo bene cosa accadra': potrebbe essere piantonato qui in ospedale oppure trasferito altrove. Galan in questi minuti e' molto reattivo e combattivo, come sempre", ha concluso. .

Napolitano furioso con Grillo, non agitare spettri autoritarismo

Redazione Martedì, 22 Luglio 2014
- Roma, 22 lug. - Avanti con le riforme, che siano le piu' condivise possibili attraverso il metodo del dialogo e della necessaria mediazione. Ma soprattutto si evitino allarmismi al limite della decenza, come quando si accusano i titolari del processo riformatore di tentazioni autoritarie. Giorgio Napolitano rivece la Stampa parlamentare per la tradizionale cerimonia del Ventaglio e lancia un ennesimo endorsement per chi e' impegnato nelle riforme; non rinuncia a raccomandare a tutti, proprio tutti, la pazienza e la capacita' di ascoltare; non si sottrae ad un avvertimento, anche questo lanciato erga omnes: quando lascio lo decido io. Per favore, piantiamola com le profezie a basso prezzo. Il cammino delle riforme e' lontano dall'essere completato. Napolitano auspica che si proceda con rapida attenzione. In un clima costruttivo e aperto. Quindi "per serieta' e senso della misura, non si agitino spettri di insidie e macchinazioni autoritarie". Bisogna, semmai, "superare estremismi e contrasti". Come successo in commissionme affari costituzionale del Senato. Poi, una volta passate le riformeistituzionali, "seguiranno altre esigenze, istanze e proposte". Tra esse "in primo luogo la riforma elettorale, sulla base del testo varato in prima lettura dalle Camera ma destinato ad essere ridiscusso con la massima attenzione per criteri ispiratori e verifiche di costituzionalita' che possono indurre a concordare significative modifiche". Dopo ancora, "piu' in generale si imporra' una riconsiderazione dello stato e delle esigenze di messa a punto e rafforzamento del sistema delle garanzie costituzionali". Ed anche la tanto auspicata riforma della giustizia, molto vicina viste le parole zuccherine pronunciate verso la magistratura dallo stesso Silvio Berlusconi. c'e' pero' un punto che, evidentemente, sta particolarmente a cuore al Capo dello stato, tanto e' vero che se lo riserva in chiusura di intervento. Da tempo e' un rincorrerisi di voci sulle sue dimissioni, quando per presunti motivi politici, quando per altrettanto presunti motivi di salute. Lça si faccia finita. O, nelle parole del diretto interessato: "E' una valutazione che appartiene solo a me stesso". Insomma, decide il colle e solo il Colle.

Mose: 395 si', ok Aula Camera autorizzazione arresto Galan

Redazione Martedì, 22 Luglio 2014

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Napolitano difende le riforme Non c'e' rischio di autoritarismo

Redazione Martedì, 22 Luglio 2014

- Roma, 22 lug. - Napolitano e Renzi scendono in campo per difendere le riforme. "Per serieta' e senso della misura nei messaggi che dal Parlamento si proiettano verso i cittadini, non si agitino spettri di insidie e macchinazioni autoritarie" ha detto il Capo dello Stato, ricevendo oggi la stampa parlamentare al Quirinale riferendosi alle polemiche innescate dal dibattito sulle riforme istituzionali.

Il Presidente della Repubblica ha quindi rimarcato la necessita' di "superare estremismi di contrasti. Sono sempre stato attivo assertore della necessita' di ricercare un'ampia convergenza politica in Parlamento sul tema delle riforme - ha dichiarato -. E questo ovviamente significa dialogare e cercare intese anche attraverso inevitabili mediazioni".

Zanda sulle riforme: cosi' non si chiude nemmeno nel 2014

Napolitano ha auspicato che il nuovo processo riformatore non naufraghi sugli scogli rappresentati da "pregiudiziali diffidenze e contestazioni rispetto alla ricerca di accordi con forze politiche del campo opposto", ed ha ha sottolineato che "fortunatamente hanno tenuto fermo il metodo della ricerca di un ampia convergenza la commissione affari costituzionali del Senato ed egualmente il Governo". Secondo il Capo dello Stato, nel dibattito al Senato sulle riforme "non c'e' stata improvvisazione ne' improvvida frettolosita'".

Napolitano: Italia in grado di concorrere a Mr Pesc

"Il governo e' impegnato a testa alta e viso aperto per realizzare gli impegni che ci siamo dati" ha detto il premier Matteo Renzi. "Le immagini di chi vuole bloccare, fermare, ostruire il cammino delle riforme in Italia sono le immagini di chi pensa che si possa andare avanti cosi'", ha sottolineato il premier. "Per cambiare l'Italia bisogna fare le riforme e le faremo", ha ribadito il presidente del Consiglio.

"Questo e' il momento in cui il governo prova a dare un messaggio concreto di investimento sul futuro del paese, con la serenita', la determinazione e il coraggio di chi sa che non ci possiamo fermare. Alla fine dei mille giorni - ha proseguito il premier - l'Italia sara' nelle condizioni di guidare la politica industriale dell'Europa e non essere fanalino di coda".

Napolitano, Italia in grado di concorrere a Mr Pesc

Redazione Martedì, 22 Luglio 2014
- Roma 22 lug. - E' importante "un decisivo rilancio della politica estera e di sicurezza comune europea, cui ci auguriamo possa presto corrispondere una scelta valida - cui l'Italia si considera in grado di concorrere con una sua personalita' - dell'Alto rappresentante per la Pesc e vicepresidente della commissione europea". Lo ha detto il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, durante la cerimonia di consegna del Ventaglio.
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