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Notizie - Results from #7330

 

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Notizie

Pubblico Impiego

Riforma Pa, tempi stretti alla Camera per il via libera definitivo

Nicola Colapinto Lunedì, 21 Luglio 2014

E' una corsa contro il tempo per la riforma della pubblica amministrazione, il decreto competitività, la delega sul mercato del lavoro e l'attuazione della delega fiscale. Kamsin Per quanto riguarda il decreto che riforma la P.A. oggi in commissione Affari Costituzionali della Camera dovrebbero arrivare gli emendamenti del governo (circa 1.500 quelli totali). Va convertito entro il 23 agosto. Restano diversi nodi: dall'abolizione del trattenimento in servizio, il dimezzamento dell'importo dovuto dalle imprese alle Camere di commercio, la riforma della mobilità, l'introduzione della deroga in favore dei cd. quota 96 della scuola.

A risentire dell'ingorgo delle Aule Parlamentari anche il decreto competitività (dl 91/2014) il cui esame al Senato potrebbe essere rinviato di alcuni giorni. Tempi comunque stretti dato che il provvedimento deve ottenere il via libera prima della pausa di agosto, pena la sua decadenza. Qui il governo punta ad inserire, rispetto al testo originario, l'abolizione dell'anatocismo sui prestiti bancari e il "spalma incentivi", una misura che prevede la riduzione delle agevolazioni fiscali in favore delle imprese (in primis quelle per il fotovoltaico).

Tiene banco anche la Delega Fiscale. Il governo ha approvato i primi due decreti delegati sul 730 precompilato, le semplificazioni e sul catasto i cui testi sono stati trasmessi alle commissioni competenti del Parlamento che hanno tempo fino a fine luglio per esprimersi prima che il governo possa adottarli definitivamente. Il governo sta intanto lavorando ad un terzo decreto, sull'abuso del diritto e sul riordino delle sanzioni fiscali per le imprese. In vista dopo la pausa estiva un quarto decreto dedicato ai regimi fiscali semplificati delle piccole e medie imprese. 

Zedde

Salvini, la Lega non vota la riforma del Senato

Redazione Lunedì, 21 Luglio 2014
- Roma, 21 lug. - "Il Senato cosi' com'e', dal mio punto di vista non serve. La riforma non la votiamo". Lo ha detto Matteo Salvini oggi ad Agora' Estate su Rai Tre. Poi in un'intervista a Repubblica Matteo salvini parla di Forza Italia e dell'apertura del partito di Berlusconi al mondo gay. "Le primarie le fai solo se hai un programma comune. Non con chi apre ai gay, continua a difendere l'euro, rinuncia a una battaglia forte contro l'immigrazione clandestina".. A chi gli chiede se appoggerebbe la candidatura di Flavio Tosi a eventuali primarie di coalizione, poi, risponde: "Tosi ha dimostrato di amministrare bene la sua citta', se ci fosse un accordo di programma con le altre forze del centrodestra, potrebbe essere il nostro candidato". Diversamente da quanto affermato nelle scorse settimane, Salvini dice di non vedersi in quel ruolo, anche se, sottolinea, ci sono sondaggi positivi. "Per carattere, sono abituato a vedere le cose senza chiaroscuri. Per guidare una coalizione ci vogliono delle sfumature di grigio", sostiene, ribadendo che il suo "obiettivo" e' fare il sindaco di Milano. Anche in questo, afferma, sono "diversissimo da Renzi: lui ha usato il livello locale per andare al nazionale, io faccio il contrario".

Renzi: 1 punto di Pil solo aumentando export nei mille giorni

Redazione Domenica, 20 Luglio 2014
AGI) - Luanda, 20 ug. - Matteo Renzi dall'Angola garantisce che il Pil aumentera' "di un punto 'nei mille giorni', dal primo settembre 2014 al 28 maggio 2017, solo lavorando sull'export. Il viceministro Calenda dice addirittura due punti", ha aggiunto Renzi aggiungendo che il tasso di crescita export dell'Italia e' il piu' alto dell'Ue, pari al 4,9% negli ultimi tre anni contro il 4,8% della Germania e la Frfancia che ha un tasso al di sotto del 3%". In Africa insieme al vice ministro dello Sviluppo Carlo Calenda, Renzi ha spiegato che sara' soprattutto attraverso il progetto del governo di sostenere di piu' il made in Italy di 22.000 aziende nell'export che si otterra' questo risultato. "C'e' tanta domanda di Italia nel mondo - ha detto il premier - e nei prossimi anni ci sono 800 milioni di nuovi consumatori, che sono potenziali viaggiatori". Il turismo, altro fiore all'occhiello del Paese, ha continuato il premier, e' ora solo il 6% del pil, in altri paesi e' il 10%". .

Riforme: M5S lancia 6 punti, Renzi e Pd rispondano presto

Redazione Domenica, 20 Luglio 2014
- Roma, 20 lug. - "Fate presto. Le riforme, come voi dite da sempre, non possono piu' aspettare". In un post sul blog di Beppe Grillo, il Movimento Cinque Stelle chiede un dialogo sulle riforme, in particolare sulla legge elettorale e illustra sei punti ai quali chiedono una risposta in tempi brevi. "Vogliamo dare ai cittadini - si legge nel post - la possibilita' di avere una legge elettorale nata dal confronto tra le due principali forze politiche del Paese, e non dagli accordi segreti presi con un condannato. Per fare questo occorre che da parte del Pd ci sia trasparenza e serieta'. Quindi, onde evitare ulteriori perdite di tempo e spettacoli inconcludenti come l'ultimo streaming, ora e' necessario che Renzi e il Pd rispondano per iscritto ai 6 punti del MoVimento 5 stelle". Il primo punto riguarda la questione del doppio turno: "In questo quadro si comprende come il doppio turno, in se' manipolatorio della volonta' dell'elettorato (in quanto affida a quanti avevano votato per partiti diversi dai due in lizza, il giudizio sul vincitore), diventa un ulteriore elemento distorsivo, che aggrava la situazione". Il doppio turno insomma "puo' essere accettabile per elezioni amministrative ma non per elezioni politiche, dove il principio di rappresentativita' deve essere ben piu' rigido per le ben diverse attribuzioni di potere dell'organo eletto". Il secondo punto riguarda la proposta attuale: "Il M5s e' disponibile ad accettare un premio di maggioranza in quota fissa (il 15% pari a 94-95 seggi) oppure un premio finale che assicuri la maggioranza assoluta al vincitore, ma a condizione che si stabilisca una soglia minima per poterlo ottenere (cioe' che il partito vincente abbia ottenuto almeno il 35% dei voti al primo turno)". Il terzo punto e' invece relativo all'entita' del premio e alle garanzie costituzionali (strettamente in relazione all'entita' del premio sono anche tre questioni molto delicate: la maggioranza qualificata con la quale si puo' modificare la Costituzione senza referendum popolare, l'elezione del Presidente della Repubblica e dei giudici costituzionali). "La maggioranza, senza molto sforzo potrebbe appropriarsi dei 5 giudici costituzionali di nomina parlamentare, poi del Presidente della Repubblica che, a sua volta, potrebbe nominare 5 giudici dello stesso indirizzo e, con questo, produrre una maggioranza precostituita anche nella Corte" si legge nel blog e "per evitare questo rischio occorre "mettere in sicurezza la Costituzione": quindi, "il premio di maggioranza e' accettabile solo se accompagnato a diversi meccanismi di garanzia costituzionale come rivedere la titolarita' del potere di elezione dei giudici costituzionali o le maggioranze richieste, altrettanto per il Presidente della repubblica e per il processo di revisione costituzionale". Il quarto punto chiama in causa le preferenze: sin dalla sua fondazione il M5s ritiene qualificante il ritorno all'elezione dei deputati attraverso il metodo delle preferenze che e' ritenuto qualificante anche dalla sentenza della Corte Costituzionale. "Si e' fatta presente l'esigenza di evitare la degenerazione del voto di preferenza in senso clientelare (anche se, per la verita', questo metodo resta in vigore per il Parlamento Europeo, per i comuni e per gran parte delle Regioni) ed il M5s si e' fatto carico di tale preoccupazione indicando un possibile rimedio nel sistema del voto disgiunto fra voto di lista e voto di preferenza". Il quinto posto e' quello sulle coalizioni e clausole di sbarramento: "Il M5s ha segnalato l'opportunita' di assegnare l'eventuale premio di maggioranza al singolo partito e non alle coalizioni, che spingono a grandi ammucchiate prive di sostanziale unita' politica che, dopo il voto, si sciolgono rapidamente. Ma perche' questa misura sia efficace, occorre completarlo eliminando le soglie di sbarramento o, ridurle a valori minimi (l'1%) perche' diversamente, quello che e' uscito dalla porta rientrerebbe dalla finestra: i piccoli partiti a rischio quoziente si vedrebbero costretti ad entrare nelle liste di quelli piu' grandi, sacrificando la loro visibilita' alla certezza di rientrare in Parlamento. Ed, in questo modo, sarebbero le liste di partito a diventare, di fatto, coalizioni. Abolire le clausole di sbarramento significa assicurare a tutti la possibilita' di accedere alla rappresentanza senza sacrificare la propria visibilita', scongiurando, quindi, la formazione di liste omnibus". Il sesto punto e' relativo alle soglie di sbarramento ed effetto di sommatoria: "C'e' poi un secondo aspetto da considerare, le soglie di sbarramento diventano un modo surrettizio per accrescere il premio di maggioranza, infatti, anche fissando al 2% la soglia, se ci fossero 7-8 partiti che ottenessero in media l'1,5%, questo vorrebbe dire che ci sarebbe un 10-12% di seggi non assegnati che andrebbe ai partiti maggiori ed, in primo luogo, al partito vincitore, il cui bottino elettorale si accrescerebbe di un buon 5-6% avvicinandosi pericolosamente alla sogli per la revisione costituzionale. Per di piu' lo sbarramento non avrebbe alcun effetto ai fini della governabilita', in presenza di un sistema che gia' garantisce una maggioranza di governo. Ed, infine, questo aumenterebbe la disrappresentativita' del sistema che piu' facilmente andrebbe incontro ad una bocciatura da parte della Corte". .

Lega proclama sciopero fiscale Rivoluzione in ottobre

Redazione Domenica, 20 Luglio 2014
- Padova, 20 lug. - "Oggi lanciamo una rivoluzione fiscale che, in ottobre, spero porti in piazza milioni di italiani: proporremo un'aliquota fiscale secca al 20% uguale per tutti, dal Nord al Sud, per ricchi e poveri. La nostra scommessa e' quella di far pagare di meno a chi oggi paga troppo e di costringere a pagare chi oggi non lo fa". E' quanto ha affermato il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, intervistato a Padova a margine del congresso. Abbiamo "iniziato un percorso per uno sciopero fiscale" ha annunciato Luca Zaia, intervenendo al congresso. "Stiamo lavorando su questo: pensiamo che 600mila imprese debbano pagare prima i lavoratori che gli altri". Zaia ha invitato la platea a partecipare alle battaglie del movimento. "Spesso il primo nemico della Lega rischia di essere la Lega, ora non ci sono piu' alibi", ha affermato. Salvini segretario fino a dicembre 2016 Matteo Salvini sara' segretario federale della Lega Nord fino al 15 dicembre del 2016. Lo ha deciso il Congresso votando l'estensione del suo mandato. L'assise di oltre 400 delegati ha approvato un ordine del giorno letto da Roberto Calderoli e redatto dalla commissione Statuto in cui si delibera che "il segretario eletto nel congresso straordinario il 15 dicembre scorso a Torino dura in carica fino al 15 dicembre 2016". L'odg e' stato approvato a maggioranza, con un solo voto contrario. In mancanza di proroga, il mandato di Salvini - eletto dal congresso dopo una consultazione 'stile primarie' tra i militanti - sarebbe scaduto nell'estate 2015 dopo solo un anno e mezzo, anziche' tre, in quanto l'europarlamentare milanese era subentrato a Roberto Maroni che aveva deciso di lasciare in anticipo la carica di segretario. Ok a nuovo Statuto. E 'indipendenza Padania' resta Oltre alla proroga del mandato di Matteo Salvini fino a fine 2016, il Congresso federale della Lega Nord ha approvato, sempre per alzata di mano, il nuovo Statuto federale che accoglie le modifiche necessarie per poter accedere ai finanziamenti ai partiti in base alle nuove normative. Nessuna modifica all'articolo uno del testo in cui si definisce "l'indipendenza della Padania" come "finalita'" del movimento. Chi non condivide l'articolo uno, ha scandito il responsabile organizzativo, Roberto Calderoli, "se ne puo' andare". Tra le modifiche introdotte l'inserimento della parita' della rappresentanza di genere e delle minoranze interne negli organi statutari. Salvini, FI? No alleanze con chi a braccetto Renzi-Merkel "Chi va a braccetto con Matteo Renzi in Italia, e con Angela Merkel in Europa, non va a braccetto con la Lega". E' quanto ha ribadito Matteo Salvini, parlando di un eventuale ritorno dell'alleanza con Forza Italia, a margine dei lavori del congresso federale della Lega Nord. Il segretario del Carroccio ha chiarito di non essere disponibile a una nuova alleanze "stile ammucchiata". Infine ha auspicato che il partito di Silvio Berlusconi "possa ripartire". .

Altro...

Radicali: Pannella, alle 17 decisione su sciopero fame e sete

Redazione Domenica, 20 Luglio 2014
- Roma, 20 lug. - Marco Pannella annuncera' alle 17 se assecondera' la richiesta del collegio medico di sospendere immediatamente l'iniziativa nonviolenta che lo vede impegnato con uno sciopero della sete e della fame da martedi' scorso. "Relativamente alla lotta politica che purtroppo resta di monopolio radicale - ha detto Pannella a Radio Radicale - voglio dire che annuncero' che cosa sto decidendo di fare degli ordini, delle prescrizioni che, attraverso il professor Santini, il collegio dei miei medici mi hanno inviato, cioe' quello dell'immediata sospensione delle forme del mio Satyagraha". .

Lega: ok a nuovo Statuto. E 'indipendenza Padania' resta

Redazione Domenica, 20 Luglio 2014
- Padova, 20 lug. - Oltre alla proroga del mandato di Matteo Salvini fino a fine 2016, il Congresso federale della Lega Nord ha approvato, sempre per alzata di mano, il nuovo Statuto federale che accoglie le modifiche necessarie per poter accedere ai finanziamenti ai partiti in base alle nuove normative. Nessuna modifica all'articolo uno del testo in cui si definisce "l'indipendenza della Padania" come "finalita'" del movimento. Chi non condivide l'articolo uno, ha scandito il responsabile organizzativo, Roberto Calderoli, "se ne puo' andare". Tra le modifiche introdotte l'inserimento della parita' della rappresentanza di genere e delle minoranze interne negli organi statutari. .

Lega: Salvini segretario fino a dicembre 2016

Redazione Domenica, 20 Luglio 2014
- Padova, 20 lug. - Matteo Salvini sara' segretario federale della Lega Nord fino al 15 dicembre del 2016. Lo ha deciso il Congresso federale in corso a Padova, che ha votato l'estensione del suo mandato. L'assise di oltre 400 delegati, riunita nella citta' veneta, ha approvato un ordine del giorno letto da Roberto Calderoli e redatto dalla commissione Statuto in cui si delibera che "il segretario eletto nel congresso straordinario il 15 dicembre scorso a Torino dura in carica fino al 15 dicembre 2016". L'odg e' stato approvato a maggioranza, con un solo voto contrario. In mancanza di proroga, il mandato di Salvini - eletto dal congresso dopo una consultazione 'stile primarie' tra i militanti - sarebbe scaduto nell'estate 2015 dopo solo un anno e mezzo, anziche' tre, in quanto l'europarlamentare milanese era subentrato a Roberto Maroni che aveva deciso di lasciare in anticipo la carica di segretario. .

Lega: al via congresso. Salvini, 'noi alternativa a renzismo'

Redazione Domenica, 20 Luglio 2014
- Padova, 20 lug. - Hanno preso il via a Padova i lavori del Congresso federale straordinario della Lega Nord, convocato per adeguare lo Statuto del movimento alle normative sul finanziamento ai partiti e lanciare la nuova piattaforma programmatica. All'esame dell'assemblea anche un emendamento che introduce nello Statuto una norma transitoria per estendere il mandato di Matteo Salvini fino al 2017. Arrivando all'assise, il segretario federale del Carroccio ha ribadito che la Lega si propone come "unica alternativa al 'renzismo'". La sentenza di assoluzione di Silvio Berlusconi, ha poi aggiunto a chi gli chiedeva dei rapporti con Forza Italia, "non cambia nulla: non si fanno le alleanze in base alle sentenze". Oltre ai 400 delegati, e' presente anche il segretario della Liga veneta, Flavio Tosi. Attesi gli altri 'big' leghisti, Roberto Maroni, Umberto Bossi e Luca Zaia. .

Ciampi: notte tranquilla, e' stabile. Prognosi sempre riservata

Redazione Domenica, 20 Luglio 2014
- Bolzano, 20 lug. - "Il Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha passato una notte tranquilla. Il quadro generale rimane serio, ma stabile sia dal punto di vista cardiocircolatorio che respiratorio. La prognosi rimane tuttora riservata". E' quanto riportato sul tredicesimo bollettino medico emesso, questa mattina, dalla direzione dell'ospedale di Bolzano dove, come noto, l'ex Capo dello Stato e' ricoverato ormai da piu' di una settimana, presso il reparto di rianimazione. Domenica scorsa il 93enne senatore a vita era stato sottoposto ad appendicectomia. .
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