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Riforme: Renzi 'vede' ampia maggioranza. Incontro M5S si fara'

Redazione Domenica, 13 Luglio 2014
- Roma, 13 lug. - "Non temo gli oppositori: sulle riforme avremo un'ampia maggioranza" in Aula al Senato. Alla vigilia di una settimana cruciale per i 'riformisti' di tutti gli schieramenti, il Presidente del consiglio scaccia le ombre che si addensano sul voto nell'Aula del Senato. Forte del risultato "storico" ottenuto in commissione, si prepara ad affrontare quelli che chiama "i frenatori". L'unico suo "cruccio" e' quello di non riuscire a spiegare fino in fondo quanto sia importante fare le riforme in Italia per presentarsi in Europa piu' forti e mettere in campo quelle politiche che consentirebbero al Paese di Ripartire, come spiega anche in un'intervista al Corriere della Sera, in cui non mancano affondi ai 'frondisti' di Palazzo Madama e al solo Beppe Grillo. Non a tutto il MoVimento in cui, sottolinea Renzi, "ci sono parlamentari e amministratori molto bravi". Segno della volonta' di andare avanti nel dialogo sulle riforme anche con Di Maio e compagni. Volonta' che potrebbe concretizzarsi gia' domani con una lettera dello stesso Renzi, presupposto all'ufficializzazione della data del tanto atteso incontro sulle riforme. "L'incontro si fara'", fanno sapere fonti del Nazareno. Alla lettera che domani o, al piu' tardi martedi', ara' fatta recapitare ai cinque stelle seguira' l'ufficializzazione della data dell'incontro. Il vertice, riferiscono le stesse fonti, potrebbe tenersi gia' nel fine settimana e comunque dopo il Consiglio Europeo che terra' occupato il premier mercoledi' 16. Grillo e Casaleggio, intanto, dal blog del leader del MoVimento lanciano strali contro quello che chiamano "il bradipo Renzie". Il leader e il 'guru', dopo aver ironizzato sulla velocita' del presidente del consiglio, lanciano il loro diktat: "Aspettiamo una risposta nelle prossime 24 ore". Altrimenti "la trattativa si dovra' sviluppare tra il notopregiudicato e il bradipo fiorentino". non a tutto il Movimento Cinque Stelle. Luigi Di Maio, parlamentare Cinque Stelle e vice presidente della Camera, utilizza un registro meno caustico, ma la richiesta che invia al premier e' la stessa: "Non temporeggi per trattare solo con Berlusconi, altrimenti non c'e' dialogo". Se la 'grana' M5S potrebbe rientrare ad ore, quella 'interna' rischia di avere effetti ben piu' traumatici per la maggioranza e per il Pd in particolare. I 'frondisti', molti dei quali appartenenti ai dem, sono accusati da Renzi di insistere sull'elezione diretta dei senatori solo per dare piu' forza a quello che diventera' la Camera Alta al termine delle riforme, blindando cosi' l'indennita' parlamentare. Accusa rigettata da Vannino Chiti, punto di riferimento di chi si oppone al testo del governo: "Renzi dice il falso", attacca il senatore: "siamo noi per primi a proporre il dimezzamento delle indennita' per senatori e deputati". Intanto fibrilla l'alleato Forza Italia: in una lettera aperta a Silvio Berlusconi, Raffaele Fitto, leader dei falchi del partito, chiede al Cavaliere di farsi promotore di un confronto interno per non "consegnarci a Renzi". L'impressione che il partito da' di se', per Fitto, e' quello di "essere ipnotizzati" dal premier. Tanto da non reagire di fronte a uno stravolgimento del patto del nazareno, nato con in testa l'Italicum e che ora si ritrova la legge elettorale sotto la suola delle scarpe, a tutto vantaggio delle riforme istituzionali. Una presa di posizione che si scontra con i toni del capogruppo di Forza Italia al Senato, Paolo Romani: "Questa riforma deve passare velocemente perche', immediatamente dopo, si deve passare alla discussione della legge elettorale". .

Ciampi: operazione riuscita ma prognosi resta riservata

Redazione Domenica, 13 Luglio 2014
- Bolzano, 13 lug. - "Operazione di appendicectomia riuscita senza complicazioni ma prognosi che resta riservata in considerazione dell'eta' e delle patologie associate". E' questo il passo piu' importante del bollettino medico redatto oggi pomeriggio dal direttore del Comprensorio Sanitario di Bolzano, Umberto Tait, circa le condizioni di salute del presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. L'ex capo dello Stato tra le 14 e le 15 circa e' stato sottoposto ad intervento chirurgico dall'equipe con a capo il dottor Federico Martin. Le condizioni di Carlo Azeglio Ciampi, ricoverato da venerdi' pomeriggio, sono stabili in un quadro clinico generale che si e' aggravato nelle ultime ore. "Al termine dell'intervento il paziente e' tornato in terapia intensiva in condizioni stabile", ha detto Tait leggendo nell'atrio dell'ospedale 'San Maurizio' di Bolzano il bollettino medico senza rilasciare ulteriori informazioni. Il prossimo comunicato stampa e' previsto per la giornata di domani, probabilmente nel pomeriggio. Da meta' giugno Ciampi, 93 anni compiuti, presidente della Repubblica dal 18 maggio 1999 al 15 maggio 2006, nella mattinata di venerdi' scorso aveva accusato un malessere mentre si trovava presso 'Villa Ausserer', residenza dell'Esercito immersa nel verde nella zona di Siusi ai piedi dello Sciliar. Poi il trasporto in elicottero in ospedale ed una prima diagnosi era stata quella di "ipotensione arteriosa". Anche nel bollettino medico di oggi pomeriggio non e' stata piu' fatta menzione dei problemi legati alla pressione del presidente emerito. Nella giornata di ieri era stato ipotizzato un trasferimento a Roma, ma l'attuale quadro clinico di Carlo Azeglio Ciampi non lo permette. .

Riforme: Grillo-Casaleggio a Renzi, bradipo rispondi!

Redazione Domenica, 13 Luglio 2014
- Roma, 13 lug. - "Bradipo rispondi!", scrivono Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sul blog del leader dei Cinque Stelle. Il bradipo in questione e' Matteo Renzi, da cui il M5S attende di sapere se e quando ci sara' l'incontro sulla legge elettorale e le riforme. "A Renzie bisogna riconoscere un grande merito", aggiungono Grillo e Casaleggio: "e' imbattibile a menare il can per l'aia dietro a un apparente decisionismo. Doveva fare sfracelli in pochi mesi (attenzione! da gennaio ha sempre usato la parola 'mesi' senza concludere una fava). E' poi passato alla parola 'giorni', i famosi 'diecimila giorni' in cui dovrebbe cambiare il mondo dando cosi' l'impressione di aver aumentato la sua velocita' (attenzione! giorni sono meno di mesi se uno non ci fa caso, in realta' ha spostato l'asticella dai mesi agli anni). L'idea dell'uomo del destino che con la sua ardimentosita' porta il Paese fuori dal vuoto e' trasmessa anche dal suo accelerare davanti alle telecamere. Vedete come corro io... Renzie pie' veloce. Il M5S ha messo alla prova la velocita' di Renzie e ne ha constatato la lentezza da bradipo. Da settimane e' stata data la nostra disponibilita' a convergere sulla legge elettorale. Il M5S ha risposto alle richieste del Pd smpre in tempo reale, il Pd ha fatto ammuina. L'Italia, a differenza di Renzie e del notopregiudicato non puo' piu' aspettare i loro comodi discussi sempre privatamente nel club Prive' R&B". Per Grillo e Casaleggio, "e' necessario concludere questo confronto al piu' presto. Per cui, se non verra' confermata una data di incontro con la nostra delegazione in settimana insieme a eventuali rilievi alle nostre risposte ne prenderemo atto e lasceremo che la trattativa si sviluppi con la benedizione del Colle tra il notopregiudicato, e forse da venerdi' anche notocarcerato, e il bradipo fiorentino. Aspettiamo una risposta nelle prossime 24 ore, o, per agevolare Renzie, nei prossimi 1.440 minuti o 86.400 secondi. Scelga lui". E' quanto scrivono sul blog del leader Cinque Stelle. .

Ciampi: operazione riuscita senza complicazioni

Redazione Domenica, 13 Luglio 2014
- Bolzano, 13 lug. - "Alle ore 14, il presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e' stato sottoposto ad intervento chirurgico per appendicectomia. L'operazione e' durata circa un'ora ed e' stata senza complicazioni. Le condizioni sono stabili e la prognosi resta riservata". Lo ha appena riferito il direttore sanitario del comprensorio dell'Asl di Bolzano, Umberto Tait. Il prossimo bollettino medico e' atteso di domani. .

Riforme: Grillo non sara' in piazza. Di Maio, Renzi fissi la data

Redazione Domenica, 13 Luglio 2014
- Roma, 13 lug. - Dopo l'annuncio di ieri Beppe Grillo sul blog ha smentito la sua presenza in piazza per la manifestazione contro le riforme. "Non e' prevista la partecipazione di Beppe Grillo a manifestazioni di protesta la prossima settimana". Intanto il grillino di Maio chiede al premier Renzi di fissare la data dell'incontro. "Se la linea del dialogo significa che Renzi temporeggia invece di incontrarci e intanto si fa le riforme con Berlusconi, questa non e' la linea del dialogo". Quanto alle accuse di protagonismo che gli sono state mosse dentro il movimento, e alla domanda se esistono due linee, risponde: "stiamo perseguendo piu' strade poi ci possono essere opinioni divergenti ma ci siamo chiariti; stiamo aspettando anche Matteo ci dica quando vuole incontrarci". Ma se i cinque stelle trattano col Pd e poi la rete deve ratificare, cosa puo' garantire veramente il movimento sulla legge elettorale? "Ci vorranno 12 ore dopo l'incontro per confermare le decisioni. Dodici ore di votazioni. Se pero' Renzi non vuole incontrarci ce lo deve dire; gli alibi non ci sono piu'". "Io credo che sia una riforma che fa paura, qui si rischia una linea autoritaria; una riforma elettorale senza preferenze, una riforma del senato che non e' elettivo quindi i cittadini non possono scegliere, si capisce che i grandi esclusi di queste riforme sono i cittadini" Cosi' il vicepresidente della Camera Luigi di Maio, m5s, al Gr1. "Faremo opposizione dura - continua di Maio - e faremo la manifestazione per attirare l'attenzione il piu' possibile su questo tema". Gasparri, vogliamo bipolarismo, non festa ricattatori "Le riforme devono andare avanti, il bicameralismo vecchio stile non ha piu' senso". Lo sostiene Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, secondo cui il problema principale e' la legge elettorale: "Ascoltiamo i latrati di chi non avendo voti vorrebbe abolire ogni soglia d'accesso per continuare la propria vita da ricattatore acchiappa poltrone. Le soglie sono la priorita' assoluta. Vogliamo il bipolarismo non la festa dei ricattatori". "Bisogna si' formare coalizioni su programmi - aggiunge l'esponente di Fi - ma non compagnie di ventura con gli stallieri di ghino di tacco. Il signore di Radicofani aveva comunque una sua idea. I suoi camerieri hanno solo l'idea della poltrona. Le riforme, anche quella elettorale, vanno fatte prescindendo dalle bramosie personali. Il bene del paese non coincide con il ministero e il seggio garantito a chi non ha nulla da dire". Santanche', contesto complicato essenziale vadano avanti "In un contesto che appare sempre piu' complicato, e' essenziale che le riforme vadano avanti". Lo afferma l'esponente di Forza Italia Daniela Santanche'. "Dobbiamo vincere sull'incertezza - aggiunge - e ridare solidita' al futuro di questo Paese". Mol

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Cig in deroga, trattamento 2014 entro gli otto mesi

Sergey Domenica, 13 Luglio 2014

In attesa dell’ entrata in vigore dell’ aggiornamento dei nuovi criteri da applicare per gli ammortizzatori sociali in deroga per l’ anno 2014, l’Inps con messaggio n. 5787/2014 riprende un comunicato del Ministero del lavoro che ha invitato Regioni e Province autonome a concedere per l’ anno 2014 GIG in deroga per periodi non superiori ad otto mesi. Kamsin Com'è noto la CIG in deroga è un ammortizzatore sociale destinato a lavoratori ed imprese esclusi dalla tutela delle norme anticrisi. E’ un intervento di integrazione salariale a sostegno di imprese o lavoratori non destinatari della Cassa Integrazione guadagni (Circolare Inps 75/2009).

Il Ministero del lavoro aveva già preso in considerazione l’ argomento in una nota dello scorso dicembre con cui si invitavano Regioni e Province autonome a non concedere CIG in deroga per oltre 6 mesi. Ora il ministero è tuttavia tornato sulla vicenda indicando che gli enti territoriali non dovranno concedere la cig in deroga oltre 8 mesi e l'indennità di mobilità non dovrà superare complessivamente i 41 mesi (44 nel Mezzogiorno).

Per la mobilità i limiti riguardano i lavoratori che alla data del trattamento hanno beneficiato della mobilità per più o meno di 3 anni e sono i seguenti: a) lavoratori che hanno beneficiato di mobilità in deroga per almeno tre anni, anche non continuativi: cinque mesi non prorogabili estensibili ad otto mesi per i lavoratori residenti nell’ area del Mezzogiorno ( Dpr. N. 218/78); b) lavoratori che hanno beneficiato di mobilità in deroga per meno di tre anni: il trattamento concesso per l’ anno 2014 è per un massimo di sette mesi (non prorogabili) più ulteriori tre mesi per i lavoratori del Mezzogiorno. Per tali lavoratori il limite complessivo non può comunque superare il limite massimo di tre anni e cinque mesi (piu' gli ulteriori 3 mesi per i lavoratori nel Mezzogiorno).

Damiano: all'appello manca un miliardo di euro - "È preoccupante la situazione della cassa integrazione in deroga: manca all’appello, secondo il ministro Poletti, un miliardo di euro per il 2014 e c’è un contenzioso aperto con le Regioni sulla durata dell’ammortizzatore che il Governo vorrebbe limitare ad un massimo di otto mesi" ha annunciato l'Ex ministro del Lavoro Cesare Damiano. "Questo significherebbe che da settembre decine di migliaia di lavoratori non avrebbero più alcuna protezione e si aggiungerebbero alla già folta schiera dei disoccupati. Riformare la cassa integrazione in deroga è giusto, ma va fatto con la gradualità che ci suggerisce il buon senso".

Zedde

Riforma Pensioni, il governo ripropone la proroga dell'opzione donna

Nicola Colapinto Domenica, 13 Luglio 2014

Come già anticipato da Pensioni Oggi la nuova bozza del Ddl delega sulla Pa aggiornata al 10 luglio, conferma le misure che erano state annunciate nell'originario provvedimento denominato "Repubblica Semplice" discusso dal Cdm del 13 Giugno scorso. Kamsin Il documento prevede tre interventi in materia previdenziale: a) estende la pensione anticipata in deroga alla disciplina generale; b) proroga il regime sperimentale donna, e; c) introduce il part-time a cinque anni dall'età pensionabile.

La prima novità riguarda il pensionamento in deroga a 64 anni. Su questo fronte il disegno di legge delega introduce rilevanti modifiche all'articolo 24, comma 15-bis del decreto legge 201/2011. Nello specifico il comma 5 dell'articolo 11 del ddl aggiunge un comma, il 15-ter, al citato articolo con il quale viene estesa anche al personale del pubblico impiego la possibilità di conseguire il trattamento pensionistico anticipato al compimento di una età anagrafica non inferiore a 64 anni a condizione che sia perfezionata, entro il 31 dicembre 2012, la vecchia quota 96 (cioè 60 anni di eta e 36 di contributi o 61 anni di eta e 35 di contributi); per le donne requisiti ancora piu' agevoli fissati in 60 anni e 20 anni di contributi (per approfondire la disciplina attuale vedi: pensione a 64 anni).

Una seconda modifica è contenuta nei commi 1 e 2 dell'articolo 11 del disegno di legge. Qui si prevede, per conseguire l'obiettivo di un ricambio generazionale nelle Pa, la possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. Nel quinquennio antecedente alla data di collocamento a riposo verrebbe consentito, al personale del pubblico impiego, la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale con una prestazione lavorativa ridotta del 50%. All'atto del collocamento a riposo il dipendente avrà diritto al trattamento di quiescenza e previdenza che gli sarebbe spettato se fosse rimasto in servizio a tempo pieno nell'ultimo quinquennio. Che tradotto significa che l'amministrazione continuerà a versargli i contributi pieni in modo che il lavoratore non subisca una penalità sulla rendita pensionistica.

Infine il comma 3 dell'articolo 11 del testo di legge delega prevede l'estensione dell'opzione donna anche in favore dei lavoratori uomini. Il provvedimento proroga sino al 2018 la possibilità di accedere al trattamento pensionistico anticipato in presenza di una anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e di una età anagrafica pari o superiore a 57 anni (58 se autonomi) con i relativi adeguamenti dell'età previsti dalla normativa vigente. Com'è noto i lavoratori in questione otterranno l'anticipo al prezzo di una decurtazione significativa in quanto l'assegno sarà determinato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo. 

I tempi di approvazione del disegno di legge di Riforma della Pubblica Amministrazione non saranno tuttavia brevi. Questa settimana il testo sarà ultimato e quindi trasmesso in Parlamento ma il provvedimento verrà esaminato solo dopo la pausa estiva, a partire da settembre.

Zedde

Quota 96, Ghizzoni: decisione entro questa settimana

Eleonora Accorsi Domenica, 13 Luglio 2014

“La soluzione per i docenti di “Quota 96”, dopo tante polemiche e rinvii, potrebbe essere finalmente vicina”. E' quanto ricorda l'onorevole del Pd Manuela Ghizzoni già firmataria lo scorso anno di una proposta di legge per risolvere il problema dei 4mila docenti che erano rimasti intrappolati nella Riforma Fornero del 2011. Kamsin Progetto che tuttavia si era infranto sullo scoglio delle coperture finanziarie. Decisivo il niet della Ragioneria dello Stato. Ora la deputata del Pd (con il supporto di tutte le forze politiche, da Ncd al M5S) ci riprova a tutelare il personale della scuola che ha maturato un diritto a pensione, con la vecchia disciplina, entro la fine dell'anno scolastico 2011/2012.

Manuela Ghizzoni è stata infatti la prima firmataria di uno specifico emendamento al decreto legge di riforma della pubblica amministrazione (Dl 90/2014), emendamento che porta la firma di tutti i capigruppo della Commissione Bilancio. “Questo è un aspetto molto importante – ricorda l’on. Ghizzoni – Sulla necessità di trovare una soluzione per i docenti di “Quota 96”, infatti, si è avuta in Aula la convergenza di tutte le forze politiche. Rispetto al passato, quindi, ci sono ragioni per nutrire maggiore ottimismo. I tempi sono stretti, ma ci sono – conferma Manuela Ghizzoni – se la tabella di marcia sarà rispettata, si consentirebbe a chi ne ha diritto di presentare domanda per andare in pensione già dal prossimo 1° settembre. Tutte le forze politiche presenti in Aula al momento della discussione sui provvedimenti in favore degli esodati hanno convenuto sulla necessità di risolvere anche questa vicenda – conclude l’on. Ghizzoni – E’ stata così suggellata un’intenzione che non può essere tradita”.

Se l'emendamento passerà i prof dovranno - entro 15 giorni dalla conversione in legge del provvedimento - inoltrare per via telematica apposita istanza volta al conseguimento del beneficio all'Inps; l'istituto provvederà a stilare la graduatoria dei beneficiari mediante un criterio progressivo risultante dalla somma dell’età anagrafica e dell’anzianità contributiva vantate dai singoli richiedenti alla data del 31 dicembre 2012. Un meccanismo, questo, simile alle quello delle quote in cui la priorità in graduatoria si determinerà sulla base della somma dell'età anagrafica e di quella contributiva dell'istante: chi ha un valore piu' elevato dovrebbe pertanto acquisire priorità nella graduatoria. Qualora dal monitoraggio risulti il superamento delle 4 mila domande l’INPS non prenderà in esame ulteriori domande di pensionamento.

Zedde

Ciampi: domani alle 10 il prossimo bollettino medico

Redazione Sabato, 12 Luglio 2014

- Bolzano, 12 lug. - Il prossimo bollettino medico circa le condizioni di salute del Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi e' previsto per le ore 10 di domani. La conferma arriva da fonti ospedaliere. La situazione del senatore a vita e' stata definita "grave ma stabile e resta necessario un continuo monitoraggio". Ciampi non verserebbe in pericolo di vita. L'ex Capo dello Stato, 93 anni, originario di Livorno, e' ricoverato dal primo pomeriggio di venerdi' nel reparto rianimazione dell'ospedale 'San Maurizio' del capoluogo altoatesino dopo aver accusato un malessere. Permane la diagnosi di 'ipotensione arteriosa'. Da meta' giugno Ciampi si trovava in vacanza in Alto Adige ed alloggiava presso 'Villa Ausserer', residenza dell'Esercito immersa nel verde nella zona di Siusi, ai piedi dello Sciliar. .

Riforme: verso blitz Grillo a Roma e protesta eletti in piazza

Redazione Sabato, 12 Luglio 2014
- Roma, 12 lug. - Non e' affatto da escludere un 'blitz' di Beppe Grillo a Roma, la settimana prossima, per seguire da vicino la discussione sulle riforme. Di certo, ci si sta seriamente pensando. Il fondatore del Movimento 5 Stelle potrebbe arrivare nella Capitale lunedi' sera per poi seguire dalla tribuna degli ospiti il dibattito in Aula sulle modifiche della Costituzione che governo e maggioranza vogliono approvare in tempi brevi. Il Movimento 5 Stelle, intanto, si prepara a dare battaglia nell'emiciclo di Palazzo Madama, con ogni probabilita' utilizzando ogni piega del Regolamento, per mettere in atto un filibustering che allunghi i tempi. Ma si andra' anche in piazza. Nessuna vera e propria 'chiamata alle armi' di simpatizzanti o iscritti, si apprende. L'idea e' quella, pero', di denunciare direttamente ai cittadini gli 'errori' della riforma ed e' per questo che in M5S l'orientamento e' di portare la protesta, degli eletti del Senato soprattutto ma con l'ausilio dei deputati, in piazza, proprio davanti a Palazzo Madama, in concomitanza con la discussione sulle riforme. Elezione diretta dei nuovi senatori e niente immunita' per i parlamentari, sono fra le battaglie dei pentastellati. "Alcuni cittadini, attivi nel difendere i valori della Costituzione", ha appena messo nero su bianco il Movimento in una nota, "stanno promuovendo per martedi' 15 luglio, dalle 11 a Roma, nei pressi del Senato, un incontro spontaneo, senza bandiere di parte, pacifico e gioioso per difendere il loro diritto di scegliere democraticamente, tramite il voto diretto, i rappresentanti del Senato della Repubblica". "Il raduno spontaneo, condiviso nello spirito e nei contenuti, dai rappresentanti del M5S che vi parteciperanno, non e' organizzato dalla nostra forza politica", si legge ancora. .
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