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Notizie

M5S: Grillo, governeremo il Paese perche' ce lo meritiamo

Redazione Sabato, 10 Maggio 2014
- Bologna, 10 mag. - "Andremo a governare questo Paese perche' ce lo meritiamo ma ci andremo in maniera pacifica": lo ha detto il leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, intervenendo a Bologna dal palco di piazza San Francesco, nell'ambito dell'appuntamento elettorale per le europee 'Vinciamonoitour'. Presenti un po' meno di duemila persone, in una piazza non troppo gremita, ma calorosa: da una finestra di un palazzo e' comparso anche uno striscione 'Grillo vale uno, tu conti zero', firmato con il simbolo 'Peste rossa'. Grillo, sul palco con i candidati sindaci del movimento, ha spiegato anche i termini della 'sospensione' del consigliere regionale Andrea De Franceschi, ma la piazza ha lanciato soprattutto un messaggio di coerenza, ricordando anche l'assegno portato oggi ai terremotati di Mirandola. "Guardate chi mente e chi non mente - ha detto ancora Grillo alla piazza - noi non abbiamo fatto alleanze. Siamo il primo movimento in Italia - ha detto ancora Grillo - ci devono rispettare, considerare, si sorprenderanno: a Bologna eravamo 40 mila nel 2009, si sono chiesti da dove sono usciti questi?". Per Grillo, "il populismo e' la piu' alta forma di fare politica". L'obiettivo e' sempre lo stesso, "mandarli a casa tutti". .
Lavoro

Lavoro, con la crisi aumenta il part time involontario

Redazione Sabato, 10 Maggio 2014
Nel 2008 era forzato il 40,3% dei contratti a tempo parziale, oggi lo è il 61,6%: le aziende preferiscono queste tipologie perché meno onerose. 

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Aumenta il ricorso al part time. Complice la crisi la discontinuità del lavoro ha raggiunto in questo ultimo periodo i livelli piu' elevati da diversi anni a questa parte secondo quanto rilevato dall'Istat. Sono, infatti occupati a orario ridotto, dice l'Istat, 2 milioni 470 mila persone, con  un'impennata dell'83% (+1 milione 121 mila) rispetto al 2008. Sono in gran parte donne (1 milione 729 mila), ma non manca la componente  maschile (742 mila), raddoppiata in 5 anni.

E conseguenza immediata del maggior impatto del part time è anche il calo delle ore lavorate a settimana che sono a 36 contro le 38 del 2008 anche se guardando singolarmente al tempo pieno (40 ore) e a quello parziale (21 ore), l'orario di lavoro settimanale è restato invariato passando dal 2008 al 2013.

Le donne lavorano settimanalmente 7 ore in meno, fermandosi a 32 ore; e al confronto con il 2008 il divario si è ridotto di un'ora (33 donne e 41 uomini). Guardando al numero di occupati per ore settimanali lavorate, colpisce la drastica riduzione di quanti hanno totalizzato oltre le 41 ore: tra il 2008 e il 2013 sono scesi di quasi di un terzo (-29,5%), passando da oltre 5 milioni a poco più di 3 milioni e mezzo. Al contrario nello stesso periodo sono aumentati coloro che lavorano meno di 10 ore settimanali, giunti a circa 627 mila persone (+17,9%).

I contratti a termine scontano comunque il vantaggio di essere meno costosi per le aziende: nel 2013 si contavano oltre 4 milioni di occupati a tempo ridotto (+667 mila dal 2008). L'aumento negli ultimi 5 anni, infatti, è dovuto solo a quanti lavorano a tempo parziale poichè non hanno trovato un lavoro a tempo pieno: l'incidenza del part-time involontario sul totale dei lavoratori a orario ridotto passa, infatti, dal 40,3% del 2008 al 61,6% del 2013.

Ultra': M5S deposita mozione sfiducia Alfano alla Camera

Redazione Sabato, 10 Maggio 2014
- Roma, 10 mag. - "Incapace. Non ci sono altre parole per definire il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. L'inefficienza e inadeguatezza dimostrate nella gestione dell'ordine pubblico in occasione della finale di coppa Italia a Roma allungano la lista delle sue nefandezze a cui, da ultimo, si aggiunge la riapertura del caso Shalabayeva". Lo affermano i deputati del MoVimento 5 Stelle che accusano il leader Ncd di essere "non solo inappropriato, ma ha mentito all'aula di Montecitorio, come risulta da fonti giornalistiche e anche dalle indagini degli organi inquirenti". "Per questo - annunciano - abbiamo presentato una mozione di sfiducia nei suoi confronti", ieri sera, alla Camera. Lunga la lista di manchevolezze secondo i 5 Stelle: "Prima il caso Shalabayeva, di cui si apprende la riapertura dell'inchiesta da parte della Procura di Perugia, poi la possibilita' di fuga concessa a Marcello Dell'Utri, conterraneo ed ex compagno di partito dello stesso Alfano, e l'incapacita' assoluta di agire nei confronti del dramma dell'immigrazione, su cui Alfano lancia solo allarmi e non dispone soluzioni come un ministro dovrebbe fare. Fino al 'capolavoro' della gestione della finale di coppa Italia allo stadio Olimpico di sabato scorso". "Si e' gettata - riprendono - un'ombra indelebile sulla figura istituzionale del ministro ed e' a repentaglio l'immagine del nostro Paese oltre la nostra sovranita'. La totale perdita di credibilita' del ministro dell'Interno pone un grave pregiudizio sulle sue capacita' di svolgere le funzioni a cui e' chiamato nonche' sull'opportunita' della sua permanenza a ricoprire una carica di primo piano e di piena rappresentanza politica, in particolare in un ruolo cosi' rilevante e delicato. Il Pd - concludono gli M5S - pur di mantenere l'alleanza con Alfano per fini elettorali sacrifica sul piatto l'ordine pubblico del Paese. Un calcolo politico che, come al solito, pagano i cittadini in termini di sicurezza. Sarebbe ora che l'esecutivo si privasse di tanta incapacita' nel rispetto dei diritti essenziali dei cittadini".
Pubblico Impiego

Riforma della Pa, Renzi pronto all'identità digitale del cittadino

Sergey Sabato, 10 Maggio 2014
Il riordino della pubblica amministrazione passa anche dalla trasparenza e dagli open data. Intesi nel senso più ampio del termine.

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Il primo atto dell'attività di semplificazione e di digitalizzazione che il governo Renzi conta di mettere in campo sarà l'attribuzione di un'identità digitale unica a ogni cittadino. Tutti avranno un Pin unico per accedere ai servizi pubblici digitali superando in questo modo l'attuale frammentazione tra procedure delle diverse Pa. Ci vorrà almeno un anno per ammissione dello stesso presidente del Consiglio: «Il Pin unico ha un tempo di attuazione in via definitiva di almeno un anno – ha spiegato Matteo Renzi– non lo fai dalla mattina alla sera».

Il calendario parte però a giugno quando si avvieranno le prime sperimentazioni. Oltre al Pin unico per i cittadini, nella lettera che i dipendenti pubblici riceveranno nelle prossime settimane, alla voce open data, compare la dematerializzazione dei documenti amministrativi e la loro pubblicazione sul web, accessibile a tutti. Accanto agli interventi di trasparenza vera e propria dei dati in possesso delle amministrazioni pubbliche, come potrebbe essere quello di mettere online tutte le informazioni contenute nel Siope e di unificare e rendere interoperabili le banche dati di enti e società partecipate, c'è anche una spinta sulla tracciabilità delle risorse gestite dai sindacati, che saranno chiamati a rendicontare sul web ogni spesa.

Per Renzi poi si dovrà procedere all'unificazione e standardizzazione della modulistica in materia di edilizia ed ambiente; procedere ad una «concreta attuazione del sistema della fatturazione elettronica» per tutte le Pa e accelerare la riforma fiscale e le relative misure di semplificazione.

Lavoro

Decreto Lavoro, tutte le novità in arrivo

Nicola Colapinto Sabato, 10 Maggio 2014
Settimana decisiva per il decreto lavoro che approda in terza lettura alla Camera. Per gli apprendisti obbligo di assunzione del 20% .

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Si rilancia la Formazione pubblico-privata per gli apprendisti, il diritto di precedenza messo per iscritto in caso di stabilizzazione per occupati a termine, stagionali e donne in maternità. E, ancora, multe ai datori di lavoro che non rispetteranno la soglia del 20% di contratti precari, mentre si prevede che il modello di inquadramento «sine die» a tutele crescenti debba essere sperimentato nella successiva legge delega, ossia nel secondo atto del «Jobs Act».

Con 158 voti a favore, 122 contrari e nessun astenuto, l'aula di palazzo Madama ha dato la fiducia al decreto 34/2014; la palla ora passa a Montecitorio dove l'iter inizierà in tempi assai rapidi, poiché il provvedimento deve subire la conversione in legge entro il 19 maggio, altrimenti decadrà. I senatori mantengono la riduzione delle proroghe, scese da 8 a 5 rispetto alla versione originale governativa, consentite per un contratto a tempo determinato di 36 mesi senza indicazione della causale , ma «ammorbidiscono» le sanzioni per le società che si doteranno di più precari del 20% permesso sul totale del personale stabile: non scatterà, infatti, automaticamente il posto fisso, bensì si dovranno pagare pene pecuniarie pari al 20% della retribuzione per il 21° occupato «eccedente» e del 50% dal 22° in avanti.

Tale «tetto» del 20% non varrà, poi, per gli enti di ricerca, che godranno anche della deroga della durata massima di 36 mesi per gli studiosi impegnati in progetti scientifici; la corsia privilegiata per l'assunzione a tempo indeterminato dei precari dovrà essere «espressamente richiamata nell'atto scritto» di avvio del rapporto, e ne potranno beneficiare coloro che hanno avuto un inquadramento superiore ai sei mesi nella stessa azienda, gli stagionali e le mamme, giacché a Montecitorio si è deciso che il congedo di maternità potrà essere computato nel periodo di attività lavorativa utile a maturare il requisito.

Novità sul fronte dell'apprendistato, innanzitutto perché la quota di under29 da stabilizzare varrà per le imprese con oltre 50 dipendenti  e si potranno prevedere specifiche modalità di uso della formula a termine per incarichi stagionali; via libera, inoltre, alla formazione «mista», laddove le regioni dovranno esporre in maniera particolareggiata le caratteristiche dei corsi, unendo le forze con le «imprese e le loro associazioni disponibili» a partecipare ai programmi per trasferire le competenze. Invariata, infine, la smaterializzazione del Durc, Documento unico di regolarità contributiva): la verifica telematica avverrà tramite un'unica interrogazione presso gli archivi di Inps, Inail e casse edili.

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Altro...

Grasso, Istituzioni vanno difese. Nessuna querela a Renzi

Redazione Sabato, 10 Maggio 2014
- Roma, 10 mag. - Non bisogna travalicare i limiti della contesa politica e rispettare le istituzioni, questo il senso della telefonata del presidente Grasso ai vice presidenti Gasparri e Calderoli. "Come ieri, sono intervenuto con forza a difesa della serieta' e della competenza degli uffici del Senato e delle prerogative dei senatori, perche' ritengo che la difesa delle istituzioni sia irrinunciabile. Oggi - afferma Grasso in una nota - ho chiamato i vicepresidenti Gasparri e Calderoli per chiedere loro di fare un passo indietro rispetto all'idea della querela al presidente del Consiglio". "Il dibattito tra maggioranza e opposizione, anche in campagna elettorale, non puo' e non deve arrivare - rimarca ancora la seconda carica dello Stato - al conflitto e alla delegittimazione tra le istituzioni, fino al punto di pensare di rimettere all'autorita' giudiziaria temi che possono essere mantenuti all'interno di un dibattito pre-elettorale".

Dell'Utri: Berlusconi, sono molto addolorato

Redazione Sabato, 10 Maggio 2014
- Milano, 10 mag. - "Sono molto addolorato", e' stata la risposta di Silvio Berlusconi a chi gli chiedeva un commento alla notizia della conferma in Cassazione della sentenza di condanna per Marcello Dell'Utri. "Mi dispiace per Scajola, e' una brava persona con cui sono in ottimi rapporti" ha aggiunto Amedeo Matacena. L'ex parlamentare di Fi, commentando i casi di Berlusconi, Scajola, Dell'Utri, ha detto che si tratta "sempre di un problema di politica. A nord hanno usato gli attacchi contro Berlusconi - ha spiegato - a sud il concorso esterno per colpire Forza Italia che va fortissimo. Se si e' riusciti a condannare me, che sono stato sotto scorta per 20 anni, a questo punto e' necessaria una profonda e seria riflessione sul 416 bis, che allora e' un articolo inventato dalla giurisprudenza". Matacena ha detto che la concessione della scorta alla moglie, "e' stata una cortesia di Scajola". E riferendosi al suo patrimonio,ha detto di "essere onestamente sorpreso. Non vedo occultamento. Ho ceduto quote di societa' che derivavano dal lavoro di mio padre a mia moglie dopo che sono uscito dal carcere di Catanzaro". Adesso, Matacena si trova a Dubai: "lo sanno tutti che sono qui. Sono senza passaporto e non mi posso muovere. Faccio il maitre". Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha provveduto a comunicare alle competenti Autorita' Libanesi la sopravvenuta irrevocabilita' della sentenza di condanna pronunciata dalla Corte d'Appello di Palermo nei confronti di Marcello Dell'Utri. La sentenza, spiega una nota del Ministero, e' divenuta, infatti, esecutiva a seguito del rigetto del ricorso per cassazione proposto dalla difesa dell'imputato. La trasmissione della comunicazione alle Autorita' Libanesi avviene attraverso i consueti canali diplomatici.

FI: Berlusconi lancia piano pro-animali e cita Madre Teresa

Redazione Sabato, 10 Maggio 2014
- Milano, 10 mag. - Mattinata tra i proprietari di canie gli animalisti per Silvio Berlusconi a Milano. L'ex premier e' arrivato dopo le 11 al Circolo Umanitaria di Milano per partecipare ad una iniziativa promossa da Michela Vittoria Brambilla. E, nel suo intervento durato circa un'ora, non si e' risparmiato, illustrando il programma di Forza Italia a sostegno di chi ha animali di compagnia e raccontando la sua esperienza con i cani, in particolare col nuovo acquisto di famiglia, il maltese Dudu'. "Ove noi avessimo in queste elezioni quella grande maggioranza necessaria per fare cambiamenti istituzionali", ha addirittura promesso, con riferimento alle prossime politiche, "abbiamo deciso di prepararci anche a un grande piano per il mondo che ruota attorno agli amici dell'uomo, ai loro papa' e alle loro mamme". Berlusconi ha lamentato il "grave ritardo che la societa' ha dimostrato nel garantire una situazione di welfare per gli animali", e illustrato i punti del piano di Forza Italia, che comprende, tra le altre cose, istituzione "di un garante per i diritti degli animali" e la creazione di un "quadro di prestazioni medico-veterinarie a carico del Sistema sanitario nazionale". "Dobbiamo incentivare l'adozione di animali rispetto all'acquisto, l'assicurazione sanitaria, la cancellazione assoluta dell'Iva sui cibi degli animali e la raccolta di quello che sapete voi...", ha proseguito Berlusconi, riferendosi agli escrementi degli animali, tra le risate generali. Al raduno presenti decine di militanti di Forza Italia accompagnati dai loro cani (molti di razza, diversi levrieri; presente anche una tartaruga), oltre a Michela Vittoria Brambilla col pancione, il consulente politico di FI, Giovanni Toti, il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta e la sua vice, Maria Stella Gelmini. A conclusione del suo lungo intervento, Berlusconi ha tenuto a fare tre citazioni: una del Mahatma Gandhi, l'altra di Abraham Lincoln e l'ultima di Madre Teresa di Calcutta. "Se impariamo ad amare gli animali come meritano saremo molto vicini a Dio", ha scritto la religiosa albanese nel passaggio che l'ex Cavaliere ha tenuto a citare. .

Alfano: Avanti con grande battaglia per Roma citta' sicura

Redazione Sabato, 10 Maggio 2014
- Roma, 10 mag. - Un grande piano per la sicurezza della citta' di Roma, da presentare la prossima settimana, e l'impegno a far si' che "i cittadini romani siano liberi e sicuri nella loro citta'". Il leader di Ncd e ministro dell'Interno, Angelino Alfano, lancia quella che definisce "la grande battaglia per Roma sicura", convinto che "i romani meritano di essere piu' liberi, ma non esiste vera liberta' se non si e' liberi dalla paura". Da qui il piano Ncd per una Capitale "sicura". La "spinta" al progetto, riferisce Alfano intervenendo oggi ad una iniziativa, "ce l'ha data quanto avvenuto lo scorso 12 aprile, quando alla manifestazione contro la precarieta' e l'austerita' molti sono venuti con spranghe, razzi e petardi e hanno tirato sanpietrini alle forze dell'ordine. Noi diciamo basta, Roma non ne puo' piu' di avere incappucciati che saccheggiano la citta'". Alfano ribadisce il suo no netto all'ipotesi di mettere sui caschi delle forze dell'ordine il numero identificativo, perche' "siamo dalla parte delle donne e degli uomini che proteggono la sicurezza dei cittadini e se c'e' qualcuno che sbaglia e' giusto che paghi, ma le nostre forze dell'ordine sono corpi sani". Il progetto Ncd prevede anche una lotta contro "l'abusivismo commerciale, basta con le piazze di Roma trasformate in suk. Roma - insiste il leader Ncd - non deve piu' essere lo sfogatoio di tutte le tenzioni sociali del Paese". Da qui la proposta di "modelli di sicurezza" ad hoc "territorio per territorio". Anche Fabrizio Cicchitto ha affrontato il tema della sicurezza nella Capitale, puntando il dito contro l'attuale amministrazione capitolina: "abbiamo la disgrazia di avere un sindaco che e' una sorta di candidatura di se stesso". .

Berlusconi: In Italia milioni di vittime della giustizia

Redazione Sabato, 10 Maggio 2014

- Milano, 10 mag. - "In Italia ci sono milioni di vittime della giustizia, io ne so qualcosa". Cosi' Silvio Berlusconi durante una manifestazione elettorale promossa da Forza Italia a Milano. "Abbiamo fatto dei sondaggi: se ci fosse in Italia un partito 'vittime della giustizia', tre diversi istituti lo darebbero dal 18% al 20-21%", ha proseguito l'ex premier, invitando i club Forza Silvio a "rintracciare chi e' stato maltrattato da una giustizia non giusta, che si basa su regole di carattere non democratico".

Folla di giornalisti per il primo giorno ai servizi sociali

Berlusconi e' poi tornato a paragonare Beppe Grillo ad Adolf Hitler. Il Movimento 5 Stelle, ha affermato l'ex premier durante una manifestazione elettorale a Milano, "e' diventata una setta, con il signor Grillo che sbraita, minaccia, urla: non tollera nessuna democrazia" interna. "Ho finito due giorni fa di leggere i discorsi di Hitler", ha proseguito l'ex Cavaliere, "se voi, da questi discorsi, togliete i riferimenti ai fatti di allora, alla fine, potete cancellare il nome di Hitler e metterci quello di Grillo: li fatti leggere a un amico o a un conoscente e non avrebbe nulla da dubitare".

Berlusconi ha poi sostenuto che, in base a rilevazioni in suo possesso, il 50% degli elettori che hanno votato Grillo alle ultime elezioni e' "disgustato e dispiaciuto" dalle persone che sono state elette in Parlamento e da come i deputati 5 Stelle si comportano.

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