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Buona sera. Avendo periodi di servizio privato ricongiunti ai sensi della L. 29, ho effettuato dopo dieci anni dalla prima domanda di ricongiungimento accolta con Decreto, una seconda domanda per ricongiungere i periodi di disoccupazione, respinta perchè i periodi contributivi accreditati sulla posizione assicurativa erano stati computati ai sensi del DPR 1092 con rimborso della contribuzione. In realtà la richiesta era stata inoltrata ai sensi della L. 29 con lo scopo di ricongiungere tutti i contributi figurativi da disoccupazione. Chiedo, se possibile,  qualche delucidazione in merito al riconoscimento di questi contributi per i periodi di disoccupazione, secondo l'impiegato INPS nemmeno cumulabili, quindi perduti.
Grazie in anticipo.

Lei non deve iniziare alcuna causa legale in quanto il suo diritto alla pensione di reversibilità è pacifico . L' onere di iniziare la azione legale per il riconoscimento di una quota di pensione spetta , se lo riterrà opportuno , all' ex coniuge divorziata .
Il tribunale dovrà stabilire le quote di spettanza sulla base di una serie di criteri indicati in varie sentenze di Cassazione : durata dei matrimoni , condizioni socio economiche , importo dell' assegno divorzile ....valutando caso per caso senza criteri rigidi . I tempi di definizione non sono normalmente brevi e a volte succede anche che l' ex coniuge non ritenga di iniziare l'azione legale . Da qui la scelta di pagare alla vedova salvo conguaglio . Se permane il diniego presenti ricorso al Comitato Provinciale INPS competente per territorio .

La ringrazio per il suo feedback. Dove posso trovare una documentazione chiara a sostegno della prassi da Lei adottata nel passato . Per tentare un ricorso, devo allegare documentazione a sostegno del mio diritto come coniuge superstite. Negli ultimi anni le circolari dell'INPS, come 185 del 2015, charisce bene i diritti dell'ex coniuge. Ora il rischio e' che una errata interpretazione da parte di alcuni funzionari INPS , impongono alla sottoscritta , coniuge superstite, ad inziare la causa in Tribunale . senza ancora una controversia in essere con ex coniuge, che al momento non ha ancora fatto domanda di reversibilita'. Il tribunale va coinvolto qualora esista una controversia. Qui ancora non esiste nulla, e perche' dovrei pagare una causa senza ancora una controversia in essere . Non e' accettabile la motivazione da parte dell'INPS.

Il riconoscimento dei periodi di lavoro usurante prevede una procedura abbastanza complessa per cui invito l' interessata , se lo ritiene , a farsi assistere da un ente di patronato . Come riferimento invito a vedere , fra le tante che riguardano questa questione , la Circolare Inps n. 90 del 2017 :

Per Gianni,
se non vado errato l'INPS richiede che alla domanda di riconoscimento dei lavoratori usuranti, che accedono a pensione a 61 anni e 7 mesi e almeno 35 di contributi e almeno quota 97,6  siano allegati i documenti che attestino che i lavoratori abbiano svolto lavori usuranti o per almeno 7 anni negli ultimi dieci o per la metà dell'attività lavorativa.
Si chiede parere grazie

La ringrazio per la risposta tempestiva
Ma quali sono questi "documenti certi e timbrati e firmati" ?
Come fare a dimostrare l'ovvio, cioè di avere sempre lavorato alla linea catena in uno stabilimento che ha solo prodotto lavatrici in serie?
Non è mai stato necessario e non si sapeva di dover documentare questo ruolo.
anche alla chiusura dello stabilimento, circa dodici anni fa, non è stato rilasciato alcuna certificazione.

Si considerano  lavori usuranti i seguenti:

• impegnati in mansioni particolarmente usuranti;
• notturni a turni e/o per l’intero anno;
• addetti alla cosiddetta “linea catena”;
• conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Per accedere alla pensione anticipata con i requisiti agevolati occorre che l’attività usurante sia svolta per almeno sette anni negli ultimi dieci anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.
Deve dimostrare con documenti certi, sempre timbrati e firmati che vanno allegati alla data della presentazione della domanda di riconoscimento che attestino  il periodo che ha svolto da lavoratrice usurante.

 

no, io mi chiedo se per caso hanno intenzione di allungare ulteriormente l'età pensionabile rispetto all'attuale Fonero ANTICIPATA. lasciamo stare la vecchiaia dei 67 anni. dal 2027 i 41+10 donne e 42 + 10 uomini non basteranno più per via dell'adeguamento alla speranza di vita che tutti sappiamo, ma potrebbero allungare ancora questo adeguamento, o fissare come età 64 anni e chi non li ha non riceve pensione punto e basta, indipendentemente dagli anni lavorati, precoce o non, che abbia iniziato a 18 anni così come a 26 .........

Buongiorno
vi scrivo per mia moglie che ha lavorato trentacinque anni alla catena di montaggio delle lavatrice prima Philco poi Merloni poi Indesit poi ..... la ditta ha chiuso con cassa integrazione e mobilità.
 Ultimamente ha fatto la colf per due anni e adesso è in Naspi.
Adesso ha 58 anni e 37 anni di contributi e vorrebbe usufruire della pensione per lavori usuranti per quando avrà 61 anni e 7 mesi di età.
Vorremmo sapere cosa chiedono per avere il riconoscimento di lavoro usurante visto che sono passati tanti anni da quando ha iniziato e adesso la ditta è stata assorbita dalla wihrpull.
La ringrazio per la cortese attenzione e se se ho sbagliato procedura ma è la prima volta che scrivo.
Carlo Testori  

Tra il 67 % dell' invalidità civile e il terzo residuo dell' invalidità previdenziale non è possibile un paragone in quanto partono da valutazioni medico legali diverse . In sede di rinnovo dell' AOI la situazione viene complessivamente rivalutata con i criteri della Legge 222 . Difficile fare previsioni in materia medico legale ,al massimo auspici di positivo esito della verifica .

Per Gianni,
una nostra iscritta di anni 65 ha presentato domanda di rinnovo AOI. Dal verbale per il riconoscimento dell'invalidità civile le è stata riconosciuta di recente un'invalidità del 67% non più revisionabile.Certamente non è detto che sia sufficente questo a riconoscere conferma AOI considerato che sono due prestazione ben distinte.
Io comunque le ho detto che ha buone possibilità perché se non vado errato l'INPS valuta la sua capacità lavorativa in relazione ai compiti che deve svolgere e se questa è inferiore ad un terzo le viene confermato per tre anni.Ha prodotto certificato di un ortopedico qualificato attestante le sue patologie abbastanza rilevanti.
Chiedo un parere grazie.

Lei, come coniuge superstite ha presentato domanda di reversibilità risultando chiaro il suo diritto alla prestazione pensionistica . Spetta al ex coniuge richiedere al Tribunale l' accertamento della quota di spettanza quale titolare di assegno divorzile in quanto solo con la Sentenza ha il diritto a percepire una quota dell' unica pensione di reversibilità
spettante ai superstiti . Nella mia trascorsa esperienza si procedeva al pagamento della intera pensione alla vedova , previa notifica che in caso di sentenza di attribuzione di una quota al ex coniuge si sarebbe provveduto al recupero di tale quota sulla pensione della vedova .

Forse alludi ad una proposta del governo Draghi del giugno 2022, ovvero con uscita a 64 anni (minimo 20 anni di contributi) con pensione calcolata per intero con il metodo contributivo ?

Buongiorno
Mio marito e' morto mesi fa e ho 2 figli maggiorenni e studenti a carico al 100%.  Ho fatto domanda per pensione reversibilita' per me e i figli.
la mia quota non puo' essere definita dall'INPS in quanto esiste un ex coniuge con assegno di divorzio che ha diritto alla sua quota.  Ho chiesto che venga liquidata temporanemante la mia parte , togliendo l'mporto dell'assegno di manatenimento , in maniera preventiva e cautelare.  Mi e' stato risposto che non si puo' fare e che mi devo rivolgere al tribunale. Mi e' stato rifertio che la circolare 132/2001 riporta la possibilita' di togliere in maniera cautelativa l'importo dell'assegno divorzile solo se l'assegno veniva gia' decurtato dalla pensione.  Dovete  tener presente che  L'ex coniuge non ha ancora  fatto domanda di reversibilita' .  Perche' deve essere il coniuge superstite ad aprire una causa in tribunale pagandosi anche le spese? il diritto e' ben chiaro per coniuge ed ex coniuge  e l'INPS non puo' calcoalre la % spettante,  ma l'iter processuale non e' veloce .  Perche' non puo' essere adottato anche nel mio caso una misura preventiva e cautelativa togliendo l'importo dell'assegno divorzile?

Salve, rispondo in ritardo, comunque potresti inoltrare domanda tramite il portale Inps alla sezione “Prestazioni e servizi” .