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Salve, sto prendendo assegno invalidita' ordinario, sto facendo domanda per isopensione, secondo voi mi verra' bloccata per l'assegno che prendo? C'e' una soluzione per non perdere la possibilita' di andare in isopensione senza essere bloccato dall'inps?? Grazie per la risposta.

Salve,volevo chiedere una cosa...avendo fatto la domanda requisiti entro marzo, avrò la risposta entro giugno anche se compio gli anni a settembre?oppure può slittare dopo giugno?
 

In riferimento precedente messaggio, le istruzioni compilazione 730 degli anni precedenti era normato la possibilità della detrazione spese erogazioni liberali (donazioni Onlus) sostenute   dal dichiarante per   se stesso e per i familiari a suo carico per il  " loro interesse "  pertanto  non erano detraibili le  spese  sostenute per gli " interessi di altri ". Le istruzioni compilazione 730 anno corrente 2023, invece, non è precisato quanto sopra detto, credo di interpretare che prevalga il concetto della tracciabilita' delle spese sostenute cioè che per qualsiasi erogazione liberale, è necessario che la natura di liberalità del versamento venga evidenziata dall'estratto conto bancario, estratto carta di credito.

Ma quindi quei testi su sentenza dove leggo che INPS non può richidere indietro i soldi già versati di assegno sociale a cosa sono riferiti? Comunque, mi sembra strano che una forma assistenzaiale come quella dell'assegno sociale si possa richidere indietro 5 mensilità già erogate a persone che non hanno altra sussistenza. Mi piacerebbe sapere se sul tema si è già espressa corte di cassazione poichè misure compatibili ma si è tenuti a restituirne una parte (ben sostanziosa). Praticamente per recuperare quei 60 euro in piu che daranno a mia madre ogni mese ci costa 1800 euro da restituire praticamente pari a 3 anni di versamenti di pensione di reversibilità... mi sembra una misura molto borderline se non illegittima

La situazione descritta si verifica ogni volta che una prestazione di carattere assistenziale viene sostituita da una di carattere previdenziale . Si crea " fisiologicamente " un indebito nei tempi tecnici fra domanda e liquidazione della prestazione .
Sul tema vi è sempre stato contenzioso , ma la materia è regolata dall' art. 13 della Legge 412/1991 di " interpretazione autentica " dell' Art 52 Legge 88 / 89 e successive circolari . L' indebito risulta tempestivamente notificato e non vedo possibilità di accoglimento di un eventuale ricorso amministrativo .

Vorrei sapere se nella determinazione del periodo di inizio dell’isopensione bisogna considerare solo il periodo di maturazione al diritto (42 anni e 10 mesi) o anche la finestra mobile (42 anni e 10 mesi + 3 mesi).In pratica con maturazione del diritto a fine luglio 2027 e diritto a percepire la pensione 3 mesi dopo per la finestra mobile (quindi fine ottobre 2027), vorrei sapere se in presenza di un’isopensione di 4 anni, posso usufruire di tale forma di esodo da fine luglio 2023 o da fine ottobre 2023.Grazie

Inanzitutto la ringrazio per il suo tempo, attenderò anche di saperne di piu dal suo collega Gianni, a me quello che piu mi brucia, indifferentemente dai calcoli che possono aevr fatto giusti o sbagliati è quello di dover rendere retroattivamente gli assegni versati ad oggi anche in misura del fatto che la reversibilità non è stata ancora liquidata quindi non devono riavere somme indietro che abbiamo percepito in piu. Come dicevo credo sia illegittimo che INPS possa richiedere indietro i soldi degli assegni sociali antecedenti anche in base a quanto letto in cui La Cassazione precisa che l’INPS non può quindi chiedere la restituzione degli importi versati per l’assegno sociale in un periodo antecedente il provvedimento di accertamento, salvo sempre il caso di dolo del beneficiario della prestazione previdenziale. Aspetterò di sapere anche il Sign. Gianni cosa pensa della questione

Provo a risponderle chiedendo anche un parere di Gianni in modo che la mia interpretazione sia più attendibile.
Sua madre percepiva assegno sociale in misura intera, cioè senza maggiorazione dei 190 euro perché suo padre fino ad aprile 2023 era titolare di pensione minima il cui importo annuo era nella fascia che va da un minimo di 6.100 ad un massimo di circa 12.100 euro.Dopo la morte di suo padre a sua madre viene erogata la pensione di reversibilità che seppur di importo minimo è un reddito percepito o da percepire nel 2023 che influisce sull'importo dell'assegno sociale e l'INPS lo computa a conguaglio chiedendo l'importo degli arretrati perché non spettanti.Per quanto riguarda la possibilità di un eventuale ricorso amministrativo non sono competente per risponderle circa la possibilità di un esito positivo.
Ringrazio come sempre Gianni per la sua disponibilità.

Mio padre aveva la minima, mentre mia madre percepisce attualmente assegno sociale per € 503,26.
Abbiamo presentato domanda di reversibilità il 15 Aprile dopo la morte di mio padre.
INPS gli ha riconosciuto la reversibilità e con i loro ricalcoli hanno unito assegno sociale e reversibilità in un unico pagamento che gli spetterà di € 563,00 mensili (praticamente € 60,00 in piu rispetto a quello che percepisce attualmente).
Secondo la loro rivalutazione, "superando reddito" hanno rimodulato l'assegno sociale da € 503,26 a € 124,42.

Adesso, dopo ciò, INPS richiede a mia madre la somma di differenza (d€ 503,26 a € 124,42) quindi € 375,84 moltiplicata per i mesi da Gennaio a Maggio per un totale di € 1879,20. Il punto sta proprio sul fatto della legittimità di richiedere indietro i soldi degli assegni sociali già versati in quanto da internet ho appreso che secondo recenti sentenze di cassazione, essendo l'assegno sociale oltremodo un aiuto economico , enon avendo mia madre altri fonti di sostentamento se non quello, è illegittimo che INPS richieda tali somme indietro... Per avere € 60,00 in piu al mese ne rivogliano € 1879,20 pari a oltre 3 anni di reversibilità.... Credo ci siano tutti i presupposti per un ricordo amministrativo?

In questo caso, non c'è obbligo di dichiarazione se l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l'attivo ereditario non ha un valore superiore a 100.000 euro, e non comprende beni immobili o diritti immobiliari. Comunque, queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie, quindi beni e diritti che entrano a far parte giuridicamente nel patrimonio del defunto solo in un momento successivo come il rimborso da lei citato.

In alternativa e per un confronto ti consiglio a rivolgerti ad altro CAF. Nel tuo caso descritto, la dichiarazione di successione si ha obbligo di presentazione in caso di possesso di beni immobiliari.

Ringrazio per le dettagliate risposte , vista la mia ignoranza in materia approfitto della vs. competenza perché non mi è chiaro il discorso sulla successione : la mamma non era titolare di alcuna proprietà , era usofruttuaria nell'appartamento di proprietà di mia sorella mentre per gestire pensione e conto corrente era stato nominato amministratore di sostegno mio fratello ; per quanto riguarda inps e banca sono state effettuate tutte le procedure con relative chiusure dei rapporti in essere . Mi chiedo che successione dobbiamo fare se non vi erano proprità e non ho idea se il rimborso di 460 € è sufficiente a coprire eventuali costi per la successione .
ringrazio  ancora e auguro una buona serata

Dovrebbe comunicare l'importo della pensione che percepiva suo padre e l'importo della pensione di reversibilità che da maggio 2023 percepisce sua madre(probabilmente pari al 60%).Proveremo a risponderle.
 

Salve Mosconivanna, potresti informarti per questa soluzione : Gli eredi di un defunto non obbligato alla presentazione della dichiarazione di successione, per ottenere il rimborso irpef potrebbero presentare un atto notorio, in alternativa alla dichiarazione di successione con i relativi costi.

Niente da parte dei moderatori in risposta a questa tematica?