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il senso è questo:

Sistema Pensionistico Forze di Polizia e Vigili del Fuoco:
a decorrere dal 1° gennaio 2023 l’accesso alla pensione di anzianità, fermo restando il regime delle decorrenze previsto dall’articolo 12, comma 2, del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, avviene con i seguenti requisiti:

1) raggiungimento di un’anzianità contributiva di 41 anni, indipendentemente dall’età;
2) raggiungimento della massima anzianità contributiva corrispondente all’aliquota dell’80%, a condizione che essa sia stata raggiunta entro il 31 dicembre 2011, e in presenza di un’età anagrafica di almeno 54 anni;
3) raggiungimento di un’anzianità contributiva non inferiore a 35 anni e con un’età anagrafica di almeno 58 anni.

In che senso termini diversi? Potrebbe spiegarsi meglio?

Nell'estratto conto inps risultano i seguenti dati:
1996 - 6 mesi cococo;
1997 - 1 anno cococo;
26 anni dal 1998 ad oggi lavoro dipendente;
Dal 1-8-1981 al 30-9 1981 8 settimane lavoro dipendente con 722 euro reddito.
Posso andare in pensione a 64 anni ?
Grazie

Salve,
ho 60anni. Ho 25 anni di contributi INPS da dipendente di azienda per i miei primi anni di lavoro e 12 anni di contributi INARCASSA come ingegnere (lavoro attuale). 
Invece di andare in pensione a 67 anni con l'INPS ed avere poi un contributo INARCASSA  mi hanno consigliato di conludere la mia carriere da dipendente e fare il ricongiungimento all'INPS prima dei 67 anni.
Potrei anche fare un ricongingimento con INARCASSA ed avere un cumulo.
Chi ha esperienza nel settore?
Cosa è meglio?
Grazie
pino
 

Grazie, vedrò in merito se avrò una risposta, da quel che però ho letto su varie sentenze tutto ciò che viene richiesto dall' inps su somme gia versate, se non c'è dolo da parte del cittandino sono illegittime addiriturra se è la stessa inps a commettere errori del tipo che magari il cittadino non aveva diritto ad usufruire di importi ma che per sbaglio l'inps glie li ha versati lo stesso. Qua il tema è altro, si parla che l'ips rimodulando l'assegno sociale richiede indietro quanto gia versato nei mesi precedenti e questo solo perchè è sopraggiunta la pensione di riversibilità calcolata su base minima di mio padre deceduto e quindi corrisposta in misura del 60%. Vedrò se risponderanno gli esperti. Grazie 1000 per ora!

Sulla legittimità o meno è meglio aspettare l'intervento del moderatore Nicola54 e/o del Sig. Gianni che qui sono i massimi esperti. Invece sulla tua ipotesi di restituzione in caso di reversibilità con decorrenza ottobre o novembre, devi considerare che l'importo della pensione sarebbe stato di sole due o tre mensilità (più la relativa frazione di tredicesima) quindi la decurtazione dell'assegno sociale sarebbe stata minima.

Quindi secondo te cosa pensi? Sia legittimo richiedere le somme gia versate a mia madre per differenza sul ricalcolo dell' assegno sociale. Mi hanno parlato che guardano l'anno solare, considera che se la reversibilità veniva ad esempio Ottobre o Novembre avrebbero richiesto tutti i pagamenti effettuati da Gennaio nel solito anno.! Misura disumana, alla fine invece di avere un extra, una miglioria mensile, mia madre ha subito un danno economico visto che per avere 60 euro in piu al mese ne richiedono 1800 euro. Domani ho appuntamento con l'ufficio inps poi nel caso valuterò per un ricorso amministrativo.

Le due misure sono compatibili "a concorrenza", come ben spiegato nell'articolo di Pensioni Oggi che ti avevo allegato alla prima risposta. A parte questo, concordo con te sul disappunto che crea tale comportamento su persone già fragili... sigh

Non ho letto la circolare INPS, io mi riferisco alle sentenze di cassazione che dicono che questi soldi sono illegittimi da parte di INPS. Cioè ma poi a che titolo mi richiedi indietro il versamento di un assegno sociale che è fonte di sostentamento mensile per persone che non hanno altre entrate o redditi. Quella è l'unica pensione, adesso perchè pagano la reversibilità, hanno decurtato una parte dell' assegno sociale che dal prossimo mese sarà di poco piu di 120 euro a fronte dei 500 euro mensili che venivano erogati a mia madre e poi andare a richiedere a ritroso tali versamanti non hanno senso in virtu anche del fatto che la reversibilità non è neanche ancora stata riscossa poichè lavorata una settimana fa e ancora in liquidazione. A che titolo dunque richiedi 5 mensilità indietro di assegno sociale? Dicono per superamento del reddito ma che io sappia assegno sociale e reversibilità sono due misure compatibili e distinte fra loro e l'assegno sociale non produce reddito ai fini dei calcoli irpef

La circolare INPS da te citata, al punto "Pagamenti indebiti determinati da una mancata o erronea valutazione di redditi rilevanti ai fini del diritto o della misura della prestazione", dice che il recupero è possibile ma non oltre l'anno successivo:

Unica soluzione o meno non sarebbe neanche quello il problema. Io metto in dubbio la legittimità della cosa rifacendomi anche ad alcune sentenze: "Secondo l’art. 52, comma 2 della L. n. 88 del 1986, in caso di riscossione di rate di pensione (prestazione previdenziale e/o assistenziale) risultanti successivamente non dovute, non è ammesso il recupero delle relative somme corrisposte, salvo che l’indebita percezione sia dovuta a dolo del beneficiario." e anche sullaSentenza n. 482/2017 e n. 8564/2016 della Suprema Corte di Cassazione – Sentenza n. 166/1996 della Corte Costituzionale – Circolare INPS n. 31/2006:
Se le somme sono state percepite in buona fede, il pensionato (o titolare della prestazione previdenziale e/o assistenziale) viene tutelato dalla rettifica (peggiorativa o addirittura revocativa) del provvedimento dell’INPS ed il beneficiario non sarà tenuto alla restituzione

Anche se qui si parla di errori inps in nessun caso si sono viste restituzioni di importi precedentemente erogati da INPS almeno che non c'era dolo del cittadino che ha per esempio dichiarato informazioni errate e pertanto vedendosi recapitare una pensione piu alta ha commesso un illecito e dovrà restituire.

Se è legittimo chiederli indietro in unica soluzione non lo so (sicuramente non è "delicato") però è indubbio che in presenza di pensione (anche minima), l'importo dell'assegno sociale va a zero (dal prossimo anno intero).

www.pensionioggi.it/dizionario/assegno-sociale

Ciao
ho risolto in modo forse in modo piu conveniente, il pensionamento sarebbe dovuto partire il 6 Gennaio 2024 e pensione calcolata con i montanti parte retributiva e parte contributiva rivalutati di circa 6-8% .
la soluzione trovata e che sarò in ferie fino a meta Luglio dimissioni dal 15 Luglio , dopo di che 4 mesi di mancato preavviso che l'azienda pagherà e indennità delle ferie non godute .
E' vero che perderò la rivalutazione , ma e anche vero che la pensione la inizio a prenderla già a l 16 Giugno o al Massimo al 1 Luglio 2023 . e pagheranno i contributi fino a fine anno .
Non era un contratto che scadeva al 10 del mese , l'azienda preferiva che facessi ferie tutte le ferie e non chiudere con una indennità delle ferie accantonate piu i 4 mesi di preavviso , contando i 4 mesi di preavviso e tutte le ferie arretrate l'ultimo giorno era il 10 Gennaio 2024 ..
Simon

Buongiorno, espongo quanto accaduto. Mia madre di 67 anni, senza reddito, pensionata è titolare di un assegno sociale dal 2012 che con tutte le rivalutazioni ad oggi riscuote € 503,26 mensili. Ad Aprile 2023 essendo deceduto mio padre abbiamo presentato domanda di reversibilità della sua pensione che era nella minima. La domanda è andata a buon fine e sarà erogata da Maggio 2023. Adesso ci è arrivata una comunicazione INPS che richiede indietro le somme versate antecedentemente alla domanda da Gennaio 2023 a Maggio 2023 dell' assegno sociale che loro hanno ricalcolato a seguito della richiesta di reversibilità e che adesso sarà € 127,42 anzichè € 503,26.
Chiedo se sia legittimo che INPS richieda indietro i soldi gia versati dell' assegno sociale a mia madre che a detta loro copre l'anno solare e che, avendo presentato domanda di reversibilità ad Aprile ed erogata a Maggio, loro recuperano tutte le somme versate da Gennaio nella misura da loro calcolata e che corrisponderebbe ad € 503,26 - € 124,42 = € 375,84 che da Gennaio a Maggio sono un totale richiesto da INPS di € 1879,20. Chiaramente al patronato cui mi sono rivolto non ci hanno capito niente...
Prima di rivolgermi ad un legale vorrei capire se tale pratica INPS sia legittima poichè mi pare che recenti sentenze di cassazione vietavano questa condotta illecita da parte di INPS anche poichè l'assegno sociale è un aiuto erogato alle persone in difficoltà e non credo che produca reddito tale che INPS pretende indietro queste somme per superamento del reddito dal momento che abbiamo richiesto reversibilità.
Spero che qualcuno del forum ne sappia di piu.

Il giorno 20/04 ho fatto la visita di revisione dell’AOI a seguito della quale mi è stato confermato l’assegno. Naturalmente non mi era stata pagata la rata di Maggio. Ho scritto alla sede che mi ha confermato che gli arretrati sarebbero stati liquidati con la prossima mensilità (giugno 23). È arrivato il cedolino e non ci sono gli arretrati. Mi è arrivato via PEC la comunicazione di ricostituzione con il TE08 e TE09. Il TE08 aggiornato l’avevo già preso dal 0bisM e comunicato la variazione all’azienda mentre il TE09 devo attendere la prossima busta paga, visto che sono richiesti i dati al 31/05, potrebbe essere l’invio del TE09 a bloccare il pagamento degli arretrati? Scusatemi per la lunghezza e grazie per le risposte