L'Inps recepisce le modifiche apportate dalla conversione del DL 4/2019 con riguardo alla nuova facoltà di coprire i buchi contributivi tra un lavoro e l'altro. Possibile retrodatare il riscatto dal 1° gennaio dell'anno di inizio dell'obbligo IVS.
I chiarimenti in un documento Inps. Dal 29 Luglio 2019 l'ente previdenziale ha rilasciato un nuovo applicativo per utenti e amministrazioni statali finalizzato all'inoltro delle domande di riscatto ai fini del trattamento di previdenza.
Le novità apportate dalla legge di conversione del DL 4/2019 sono state illustrate ieri dall'ente previdenziale nella Circolare 106/2019.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione accogliendo il ricorso dell'Inps. Secondo i giudici non è estensibile la disciplina che consente il riscatto nella gestione separata dei periodi di collaborazione coordinata e continuativa antecedenti il 1996.
Sono contributi versati per dare copertura assicurativa a quei periodi privi di contribuzione obbligatoria che la legge ha voluto rendere utilizzabili ai fini della pensione, mediante il pagamento di un onere da parte del lavoratore interessato. 
La facoltà di esercitare il riscatto nella Gestione Separata dei contributi in periodi antecedenti il 1996, fino ad un massimo di 5 anni, resta preclusa per l'attività prestata come libero professionista.
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