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Notizie

Pensioni

Esodati, alle DTL oltre 7500 domande per la quinta salvaguardia

Eleonora Accorsi Giovedì, 28 Agosto 2014

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il terzo report sul monitoraggio delle domande presentate per l'accesso ai benefici della cosiddetta quinta salvaguardia prevista dall'articolo 1, comma 194 della legge 147/2013 e dal Decreto interministeriale 14 febbraio 2014. Kamsin Il documento diffuso mostra che le istanze di accesso al beneficio nel periodo intercorrente tra il 16 aprile e il 16 giugno 2014 (ultimo termine per l'invio delle domande) alle direzioni territoriali del lavoro sono state ben 7.556. All'appello, come nel precedente report, mancano tuttavia Sicilia e Trentino Alto Adige. 

Le istanze monitorate si riferiscono esclusivamente a quei lavoratori tenuti al "passaggio" presso la DTL ai fini del riconoscimento della salvaguardia. Si tratta in particolare dei:

1) lavoratori il cui rapporto di lavoro si e' risolto entro il 30 giugno 2012 in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo il 30 giugno 2012, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato;

2) lavoratori il cui rapporto di lavoro si e' risolto dopo il 30 giugno 2012 ed entro il 31 dicembre 2012 in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo la cessazione, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato;

3) lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato per risoluzione unilaterale, nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data di cessazione, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

Nell'ambito della prima categoria sono pervenute 4.092 domande a fronte di una disponibilità di 400 posti; nell'ambito della seconda categoria 1.057 richieste su un plafond di 500 posizioni disponibili; nella terza categoria 2.407 domande su 5.200 posizioni disponibili. Complessivamente il numero di istanze presentate supera di oltre mille unità i posti in palio per queste tre categorie di lavoratori (6100 posti contro 7.556 domande).

Zedde

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Pensioni

Esodati, illegittimo il vincolo della non rioccupazione

Bernardo Diaz Giovedì, 28 Agosto 2014
I giudici accertano l'illegittimità dei paletti imposti dal Decreto Interministeriale del 1° Giugno 2012 per il primo gruppo di 65mila salvaguardati dalla Riforma Fornero.

Kamsin Il beneficio di andare in pensione con le regole ante riforma Fornero spetta anche a chi, in attesa della pensione, ha trovato un nuovo lavoro. E' quanto ha stabilito il Tribunale di Perugia (Ordinanza del 15 Luglio 2014) che ha ordinato all'Inps di erogare immediatamente il trattamento di pensione anticipata, disapplicando il decreto 1° giugno 2012 (sulla prima salvaguardia), nella parte in cui ha bloccato il pensionamento per gli esodati che abbiano trovano nuova occupazione.

Il caso prendeva le mosse da un lavoratore che aveva terminato di lavorare a seguito di accordi con il datore il 31/12/2011 e che aveva raggiunto la fatidica quota 96 nel Dicembre 2012. La sua richiesta di andare in pensione, tuttavia, è stata respinta in quanto aveva, nel frattempo, trovato nuova occupazione. Vincolo che tuttavia non trovava riscontro nella norma di legge (articolo 24 del decreto legge 201/2011) in quanto solo con il decreto ministeriale del 1° giugno 2012 è stata aggiunta tale condizione e cioè che il lavoratore sia cessato senza successiva rioccupazione.

Il Tribunale di Perugia ha disapplicato il decreto ministeriale, proprio in questa parte che è stata ritenuta eccedente e, quindi, in violazione di legge. Il tribunale ha aggiunto che sarebbe paradossale l'effetto derivato dalla diversa interpretazione: non si farebbe altro che incentivare il lavoro nero. Il giudice non ha considerato idonea a bloccare il provvedimento di urgenza neppure la buonuscita ricevuta dall'interessato. Nella sua motivazione il giudice ha affermato, dunque, il seguente principio: ha diritto ad andare in pensione il lavoratore cessato, il cui rapporto di lavoro si sia risolto, in ragione di accordi individuali o collettivi sottoscritti, anche ai sensi degli articoli 410, 411, 412ter codice di procedura civile, entro il 31/12/2011, e che sia in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi che in base alla previgente disciplina pensionistica, avrebbero comportato la decorrenza del trattamento medesimo entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legge 201/2011.

I giudici rilevano poi come sia irrilevante la eventuale rioccupazione del lavoratore successiva alla cessazione dell'originario rapporto subordinato, in quanto tale condizione ostativa, prevista dal decreto attuativo, non risulta in alcun modo esplicitata nelle richiamate disposizioni di rango primario. Queste ultime si limitano a riservare alla disciplina regolamentare la sola verifica delle risorse disponibili e dunque il monitoraggio da parte dell'Inps delle domande di pensionamento ai fini del controllo del raggiungimento del limite numerico massimo consentito dalle risorse disponibili, ma risulta privo di alcuna idoneità all'enucleazione di ulteriori requisiti integrativi del diritto di accesso al trattamento pensionistico. Consegue che è illegittimo il rigetto da parte dell'ufficio territoriale del lavoro dell'istanza di accesso alla salvaguardia presentata dal lavoratore cessato in quanto rioccupato.

Esodati, atteso il via libera del Senato alla sesta salvaguardia

Esodati, dall'Inps pronte 1200 lettere di certificazioneZedde

L'Ue annuncia Frontex Plus Alfano, superato Mare nostrum

Redazione Giovedì, 28 Agosto 2014

- Bruxelles, 27 ago. - Il ministro agli affari interni Angelino Alfano ha detto che con il lancio di Frontex Plus, annunciato oggi dalla Commissione Ue, "ci sono tutte le basi per superare Mare Nostrum". Lo ha detto al termine di un incontro con il commissario Ue per gli affari interni, Cecilia Malmstrom, a Bruxelles. Il commissario Ue per gli affari interni, Cecilia Malmstrom, ha annunciato oggi il lancio di una nuova missione di Frontex, un Frontex Plus, nel Mediterraneo a partire da novembre. "Con Frontex Plus l'Europa sara' piu' forte nel Mediterraneo", ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano in conferenza stampa a Bruxelles dopo il vertice col commissario Ue Cecilia Malstrom. .

Immigrati,Ue lancia Frontex Plus Alfano, superato Mare nostrum

Redazione Giovedì, 28 Agosto 2014

- Bruxelles, 27 ago. - A fine novembre partira' l'operazione 'Frontex Plus' che mandera' in pensione gradualmente 'Mare nostrum' e di fatto fara' passare la responsabilita' del controllo delle frontiere direttamente sull'Unione europea. Al termine di un incontro con il commissario Ue per gli affari interni, Cecilia Malmstrom, a Bruxelles, il ministro degli Interni Angelino Alfano ha detto che "Frontex Plus non e' la fotocopia di Mare Nostrum. E' un'altra cosa. Mare nostrum nasce con una filosofia di emergenza e a tempo. Frontex Plus avra' un'articolazione e un dispositivo che non coincidera' con Mare Nostrum". Angelino Alfano sottolinea che Frontex Plus e' destinata comunque a sostituire Mare Nostrum.

"Questa sostituzione avverra' quando sara' avviata Frontex Plus - ha aggiunto Alfano in conferenza stampa a Bruxelles -. Con Frontex Plus l'Europa sara' piu' forte nel Mediterraneo". Poi ha ribadito che con il lancio di Frontex Plus, annunciato oggi dalla Commissione Ue, "ci sono tutte le basi per superare Mare Nostrum". Il ministro si e' detto soddisfatto della tempistica prevista per il lancio di Frontex Plus, che non sara' operativo prima della fine di novembre. Lanciare l'operazione a novembre "mi sembra ottimistico, spero che l'obiettivo sia centrato ha detto il ministro, precisando che "se cosi' sara', saremo contenti," e sottolineando che nel frattempo le frontiere restano controllate attraverso Mare Nostrum.

"Se la frontiera sara' meglio presidiata dall'Europa attraverso Frontex Plus, noi con maggiore tranquilita' possiamo uscire da Mare Nostrum. Questa decisione sara' comunque presa dopo l'avvio di Frontex Plus", ha precisato Alfano parlando con i giornalisti dopo una conferenza congiunta con il commissario agli affari interni Cecilia Malmstrom a Bruxelles. Il ministro, nello spiegare le differenze tra Mare Nostrum e la futura missione Frontex Plus, ha precisato che quest'ultima operera' "nei limiti delle acque territoriali di Schengen". Il campo di operativita' di Mare Nostrum e' invece al momento esteso anche al di fuori delle acque territoriali di Schengen, fino al limite della frontiera libica. Angelino Alfano ha tenuto a sottolineare che con il lancio di Frontex Plus e la graduale dismissione di Mare Nostrum, si verifichera' "un completo capovolgimento di prospettiva e di competenze" visto che "l'Europa tornera' protagonista nel Mediterraneo." Alfano ha sottolineato poi che le due operazioni sono distinte e con compiti diversi e ha poi precisato che la sostituzione di Mare Nostrum con Frontex Plus "non significa un abbandono della frontiera" visto che l'Italia restera' responsabile dei suoi confini, eppure tuttavia "la competenza su Frontex Plus sara' dell'Europa" e non dell'Italia.

Immigrati: Malmstrom annuncia Frontex Plus da novembre

Il commissario Ue per gli affari interni, Cecilia Malmstrom, ha annunciato oggi il lancio di una nuova missione di Frontex, un Frontex Plus, nel Mediterraneo a partire da novembre. "Abbiamo deciso che le due operazioni di Frontex, Hermes e Eneas, verranno fuse per avviare una nuova, rafforzata operazione. L'obiettivo e' di attivare una Frontex Plus che complementi quanto l'Italia sta facendo". Lo ha detto il commissario Ue per gli affari interni, Cecilia Malmstrom. "Speriamo che l'operazione possa essere attivata da fine novembre. Dovrebbe contare su piu' risorse umane e tecniche, e piu' stati membri partecipanti", ha aggiunto Malmstrom sottolineando che "il successo dipendera' dai contributi degli stati membri", dal momento che Frontex non dispone di sue navi. Nell'annunciare il lancio di Frontex Plus, il commissario Ue agli affari interni Cecilia Malmstrom ha invitato per l'ennesima volta tutti gli stati Ue a contribuire al successo dell'operazione, e si e' anche impegnata a trovare piu' finanziamenti per Frontex.

"Faro' di tutto per fare in modo che tutti gli stati membri svolgano un ruolo rafforzato per aiutare l'Italia. Mi aspetto che tutti gli stati contribuiscano" al successo di Frontex Plus, soprattutto con mezzi messi a disposizione, ha detto Malmstrom, aggiungendo che "Frontex avra' bisogno di maggiori finanziamenti." La commissaria ha precisato al riguardo: "Verifichero' all'interno (delle istituzioni) se e' possibile riallocare fondi, ma chiedero' anche piu' finanziamenti per le operazioni di Frontex".

Governo: Renzi al lavoro su dossier riforme e Ue, bel week end

Redazione Mercoledì, 27 Agosto 2014
- Roma, 27 ago. - "Non male questo fine settimana: giustizia, sblocca Italia, nomine europee, poi scuola e millegiorni". Matteo Renzi twitta di buon mattino ed elenca tutti i dossier che lo attendono in questo atteso week end di fuoco. La giustizia, per prima cosa, mentre il ministro Orlando incontra i partiti di maggioranza e di opposizione. Ancora divisioni sulla giustizia penale, tra chi sostiene il governo, anche se il Guardasigilli assicura che in consiglio dei ministri si trovera' la quadra. Ma il premier cerca di non farsi rallentare e sposta il peso dell'attesa sulla giustizia civile: se su prescrizione e intercettazioni ancora non c'e' intesa, c'e' pero' su alcuni punti chiesti a gran voce dagli investitori. E allora la promessa e' di "dimezzare entro mille giorni l'arretrato del civile" e di far scendere a un anno i tempi di un processo, rispetto agli attuali tre. Dimezzamento anche per le ferie estive dei tribunali, che saranno ridotte a venti giorni. Ma, tra una telefonata e una riunione con lo staff, Renzi tiene d'occhio anche il dossier Sblocca Italia e domani potrebbe vedere di nuovo il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan per individuare le coperture necessarie a portare in Consiglio tutti i capitoli preventivati. A pranzo il premier ha ricevuto Sergio Chiamparino, presidente della Conferenza delle Regioni, per discutere di riforme costituzionali. Mentre poche stanze piu' in la' il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti incontrava il sottosegretario Graziano Delrio sui nodi delle citta' metropolitane e delle nuove province. Nel pomeriggio un colloquio di quaranta minuti con Maurizio Landini, segretario della Fiom, da sempre considerato un interlocutore nel sindacato, a fronte invece di una notevole freddezza verso i vertici di Cgil Cisl e Uil. Al centro del faccia a faccia le crisi aziendali aperte. "Lo sapete che autunno sara?" ha fatto notare Landini lasciando palazzo Chigi. Una conferma dei timori dei sindacati, che hanno parlato spesso di autunno caldo, ogni volta rintuzzati dal premier. Intanto in Emilia-Romagna alla fine le mediazioni sono saltate e le primarie si faranno, tra Matteo Richetti e Stefano Bonaccini. Entrambi ricevuti in questi giorni dal premier, alla fine i due hanno sciolto le riserve e si contenderanno la guida della regione rossa che sostiene da tempo il rottamatore. Una sfida tra due declinazioni di renzismo, della prima e della seconda ora, dopo le mille sollecitazioni del premier-segretario a non ragionare piu in termini di correnti. Renzi, oggi, tra i tanti impegni, non ha pero' nascosto una punta di fastidio per il toto-nomi che impazza per la probabile successione a Federica Mogherini alla Farnesina. "A pochi giorni dal vertice di Bruxelles - si e' sfogato con i suoi - ci vuole serieta' e low profile". Intanto si deve incassare la casella di Miss Pesc, insomma, anche se la strada sembra in discesa, solo dopo si pensera' alla sostituzione dell'attuale ministro. I tempi in teoria non sono stretti, la commissione Ue entra in carica ai primi di novembre, ma la scelta potrebbe esserci gia prima. Ma l'attenzione maggiore e sulle riforme, giustizia e Sblocca Italia in primis, perche' l'obiettivo e uno solo: Siamo al lavoro, l'Italia deve ripartire, ripete il premier a tutti i suoi interlocutori. .

Altro...

Cinema: Napolitano, e' compito del governo fare legge per settore

Redazione Mercoledì, 27 Agosto 2014
- Venezia, 27 ago. - "Credo che chi chiede una legge sul cinema sappia che per la Costituzione l'iniziativa appartiene al governo e ai parlamentari e non al presidente della Repubblica". Lo ha detto il capo dello Stato Giorgio Napolitano questa sera poco prima di entrare alla cerimonia di apertura della Mostra del Cinema. "Io auspico - ha aggiunto - i migliori provvedimenti e realisticamente possibili per stimolare la crescita del cinema italiano". Applausi scroscianti questa sera aper il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha preso parte alla cerimonia di apertura della 71ma Mostra del Cinema di Venezia. Napolitano e' arrivato in tarda mattinata, un motoscafo lo ha lasciato direttamente alla darsena dell'Excelsior, poi il presidente e' tornato in pubblico alle 19 circa per la cerimonia in Sala Grande dove si proietta "Birdman", film di Alajandro Inarritu interpretato da Michael Keaton, Emma Stone e Edward Norton. Tutti gli attori e il regista sono presenti in sala. All'entrata di Napolitano, applausi sentiti per circa un minuto, poi i ringraziamenti del presidente della Biennale Paolo Baratta al Capo dello Stato. E ancora applausi. Di seguito la cerimonia di apertura condotta dalla madrina della Mostra, l'attrice Luisa Ranieri. Napolitano dopo la proiezione tornera' all'Excelsior per una cena esclusiva, domani mattina sara' a Mestre alla Fondazione Pellicani in una visita strettamente privata. .

Giustizia: la sfida di Renzi, dimezzare in 1.000 giorni arretrato delle cause civili

Redazione Mercoledì, 27 Agosto 2014
- Roma, 27 ago. - Rush finale sulla riforma della giustizia, ma con qualche frenata. Alla vigilia del Consiglio dei ministri di venerdi che dovrebbe varare il pacchetto messo a punto dal Governo, diversita' di vedute si registrano all'interno dei partiti che sostengono il Governo. Ed e', ancora una volta, la giustizia penale a tenere banco. Ma il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intanto annuncia: "il nostro obiettivo e' dimezzare entro mille giorni l'arretrato del civile e garantire un processo civile in primo grado in un anno, anziche' tre come oggi". E poi basta con la feriale che va dal primo agosto al 13 di settembre: lo stop dei tribunali non puo' durare piu' di 20 giorni. Al vertice dei partiti della maggioranza "sono emerse delle differenze di approccio, in ordine anche alle priorita' da individuare e delle quali riferiro' puntualmente in Consiglio dei ministri mantenendo l'obiettivo che ci eravamo dati di portare in quella sede tutto il lavoro che e' stato elaborato", ha per parte sua dichiarato il Guardasigilli, Andrea Orlando, finito il giro di tavolo con le forze politiche anche di opposizione: Forza Italia e Lega Nord oggi, assente il M5S che ha rifiutato l'incontro mentre Sel vedra' il ministro domani. "Dalla riunione - ha tuttavia aggiunto Orlando - e' emersa una condivisione sui singoli punti dell'insieme delle cose che porteremo in CdM". C'e' stato "un confronto utile e che credo abbia migliorato alcune delle soluzioni". Prescrizione e intercettazioni, i temi al centro del dibattito: "ci sono opinioni e approcci diversi", ha detto Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera, che ha spiegato: sara' il Consiglio dei ministri a trovare una sintesi". In ogni caso, ha notato, dopo anni di scontri il consenso che c'e' stato sul 90% dei temi riguardanti la riforma e' un risultato straordinario. "Ci siamo sulla giustizia civile, importante per rendere l'Italia attrattiva per gli investimenti produttivi e per incoraggiare l'intrapresa economica", ha osservato Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra. "Sulla giustizia penale c'e' invece ancora da lavorare: fissato l'obiettivo di rendere piu' efficiente la macchina del processo, noi non consentiremo che cio' avvenga a discapito delle garanzie per i cittadini". "Le proposte che il Governo ci ha sottoposto oggi in materia di Giustizia penale sono una riposta complessivamente positiva", ha sottolineato Gianluca Susta, presidente dei senatori di Scelta Civica, riservandosi di valutare nel dettaglio i provvedimenti. Ma se per la Lega Nord la riforma e' in alto mare, come ha dichiarato Nicola Molteni, per la Giustizia il patto del Nazareno siglato sulle riforme con FI, sembra assai lontano. Se cosi' sara' opposizione dura, avverte la nota politica redatta dallo staff del gruppo FI alla Camera. "La riforma della giustizia prospettata negli incontri di questi giorni e adombrata sui giornali ha contenuti che ci vedranno all'opposizione in maniera dura" scrive 'Il Mattinale' e pur non escludendo "sorprese meravigliose come le aurore boreali all'Equatore", rileva che "i patti segreti sono quelli con l'Associazione nazionale magistrati, che fa finta di essere scontenta ma gongola, per la soddisfazione dei manettari, 'Repubblica' in primis, ma non scherza neanche il 'Corriere'". Ma tant'e'. Nelle prossime ore il premier incontrera' il ministro Orlando per fare il punto. Saranno loro che valuteranno quali dei 12 punti della riforma della giustizia portare al Consiglio dei ministri del 29 agosto e quali rimandare a quello successivo, come ha anticipato la presidente della commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti. .

Napolitano: Italia puo' ripartire, Venezia e' un esempio

Redazione Mercoledì, 27 Agosto 2014

- Venezia, 27 ago. - L'Italia puo' superare le difficolta' e ripartire. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, giungendo al Lido di Venezia per la cerimonia di inaugurazione della Mostra del Cinema, ai giornalisti che gli chiedevano se il momento difficile che sta attraversando il Paese possa essere superato, ha risposto: "se si prende esempio da Venezia si'. Venezia e' una citta' straordinaria, appartiene al mondo e non solo all'Italia". "Desidero cogliere - ha detto il presidente - l'occasione della mia presenza questa sera alla Biennale, non solo quella del cinema.

Cinema: Napolitano, le leggi per il settore le deve fare il governo

La Biennale e' un'istituzione prestigiosa, cui l'Italia deve molto per quanto riguarda la vita culturale e internazionale. La Biennale e' stata rinnovata nei suoi ambienti. Sono qui anche per Venezia, citta' impareggiabile, scossa nelle sue rappresentanze pubbliche da recenti vicende inquietanti e penose. La Biennale e' un decisivo pilastro istituzionale". Assieme al capo dello Stato anche il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini e il presidente della Biennale, Paolo Baratta..

Crisi: colloquio di un'ora e mezzo Renzi-Landini

Redazione Mercoledì, 27 Agosto 2014
- Roma, 27 ago. - Colloquio oggi di quasi un'ora e mezza, a Palazzo Chigi, fra il premier Matteo Renzi e il segretario della Fiom Maurizio Landini. "Abbiamo parlato delle crisi. Lo sapete che cosa succede da settembre?" E' stata la risposta di Landini di fronte alle insistenze dei cronisti. Legge di stabilita', riforma del lavoro? Landini non ha voluto replicare alla richiesta dei cronisti di entrare nel merito dell'incontro. .

Speciale Legge di Bilancio 2021

Redazione Mercoledì, 27 Agosto 2014
Le novità sul fronte del welfare contenute nella manovra economica per il 2021. Dalla proroga dell'opzione donna, alla nona salvaguardia pensionistica nei confronti dei lavoratori cd. esodati.
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