Acquisto prima casa, ecco le agevolazioni per il contribuente

Lunedì, 13 Ottobre 2014

Sono interessato all'acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale. Volevo sapere quali sono le agevolazioni fiscali e tributarie che la legge riserva per l'acquisto della prima casa. In particolare è vero che ci sono delle imposte di registro ridotte? Di quanto? Mauro Kamsin L'acquisto della prima casa è agevolato con speciali riduzioni delle aliquote fiscali. Le agevolazioni "prima casa", consistono in imposte sull'acquisto inferiori rispetto allo standard, da poco modificate e ulteriormente ridotte a partire dal 1° gennaio 2014. Nel dettaglio: per gli acquisti da privati (o da imprese esenti da Iva) si paga l'imposta di registro del 2% (anziché del 9%) sul valore catastale del fabbricato, indipendentemente dal prezzo di vendita e con un minimo di mille euro; più imposte ipotecaria e catastale in misura fissa di 50 euro ciascuna (non si pagano invece l'imposta di bollo e le tasse ipotecarie, pali a 320 euro). Il beneficio non si applica alle abitazioni di categoria catastale A1 (signorili), A8 (ville) o A9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico-artistico).

Per gli acquisti soggetti a Iva, come ad esempio quelli fatti dall'impresa costruttrice, si sconta un'Iva del 4% sul prezzo di vendita, al posto del 10% altrimenti previsto per gli immobili non di lusso, più imposte fisse (registro, ipotecaria e catastale) per 600 euro complessivi (200 euro ciascuna). Per beneficiare di queste agevolazioni l'immobile deve essere "non di lusso" secondo alteri stabiliti dal Dm 2 agosto 1969. Per intenderci, sono escluse le singole unità immobiliari con una superficie utile complessiva superiore a 240 mq (esclusi balconi, terrazze, cantine, soffitte, scale e posti auto), o le abitazioni unifamiliari con piscina di almeno 80 mq.

Per fruire delle agevolazioni sulla "prima casa" l'acquirente deve avere la residenza nel comune dove si trova l'immobile o impegnarsi a stabilirla entro 18 mesi dalla stipula dell'atto. Si può però comprare, pur senza esservi residenti, nel comune dove si studia o lavora; e se ci si trasferisce all'estero per lavoro, la casa può trovarsi nel comune dove ha sede o esercita l'attività il soggetto da cui si dipende.

Zedde

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