Berlusconi tiepido, bene su giudici. E libera falchi contro Renzi

Mercoledì, 17 Settembre 2014
- Roma, 16 set. - Silvio Berlusconi qualcosa 'concede' all'ala dura forzista. E per ricompattare il partito e cercare di evitare nuovi terremoti interni, per la prima volta dopo mesi e a malincuore, viene spiegato, rifila a Matteo Renzi alcune stilettate. Niente di ufficiale ne' tantomeno di pubblico, eppure nei commenti fatti in privato sul discorso del premier svolto oggi in Parlamento, il leader azzurro si lascia andare a qualche osservazione tra il sarcastico e il pragmatico: bel discorso, e' il ragionamento a caldo nei colloqui con i fedelissimi, ma di concreto c'e' poco. Per ora, avrebbe aggiunto l'ex premier, siamo agli annunci, un bel libro dei sogni. Attendiamo i fatti. E se non dovessero arrivare, vorra' dire che il premier si sta scavando la fossa da solo e noi avremmo soltanto da guadagnarci. Il resto del pomeriggio il Cavaliere, rientrato a Roma dopo la fastidiosa uveite che lo ha costretto ad Arcore per tutta la scorsa settimana, lo trascorre a palazzo Grazioli tra una telefonata e l'altra, per assicurarsi la presenza massiccia dei suoi parlamentari a Montecitorio e scongiurare una nuova fumata nera sul ticket Violante-Bruno alla Consulta. Raccontano che Berlusconi abbia chiamato personalmente diversi degli assenti 'ingiustificati' alle votazioni di ieri. E non e' un caso, viene fatto osservare, se oggi alla Camera si e' visto anche il legale dell'ex premier, Niccolo' Ghedini, oltre a Denis Verdini (tra coloro che consultano il pallottoliere). Del discorso di Renzi, Berlusconi avrebbe apprezzato in particolare la parte sulla giustizia e sulla magistratura che, con alcune inchieste, mirerebbe a condizionare le scelte del governo e della politica. Ma al di la' delle lodi, il Cavaliere non ha mancato di sottolineare alcune criticita'. Sul fronte dell'economia, avrebbe osservato con i suoi, non c'e' nulla. Stesso discorso sulla politica estera. E secondo alcuni azzurri, sarebbe stato lo stesso ex premier ad 'autorizzare' i commenti non certo teneri di diversi esponenti di Forza Italia, primo fra tutti quello del capogruppo Brunetta, che ha bollato l'intervento di Renzi sui mille giorni come "aria fritta". Non e' da meno Giovanni Toti: "All'Italia servono i fatti, cosi' non funziona". Non che cio' stia a testimoniare, viene spiegato da alcuni fedelissimi, che Berlusconi abbia deciso di imprimere una sterzata alla linea del partito nei confronti del governo. Ma sull'altare dell'unita' di Forza Italia, sottolineano le stesse fonti, qualcosa andava sacrificato. E cosi', senza mettere in discussione la parola data sulle riforme, Berlusconi "lascia fare" gli azzurri piu' recalcitranti. Certo, se questa sera sul tardi il voto sulla Consulta dovesse andare ancora a vuoto, non e' escluso che l'ex premier decida di riunire entro la settimana i gruppi parlamentari. Domani, invece, resta confermato l'incontro con i rappresentanti delle forze dell'ordine. Mentre giovedi' e' in agenda la riunione con i coordinatori regionali per sbrogliare l'intricata matassa delle alleanze sul territorio. .

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