Csm-Consulta: ira di Napolitano Pretese settarie creano paralisi

Giovedì, 18 Settembre 2014

- Roma, 17 set. - Le pretese settarie rischiano di creare paralisi istituzionale. Giorgio Napolitano, in una dichiarazione dopo lo stallo sull'elezione dei componenti di Csm e Consulta, afferma: "Non so se tutti i partecipanti alle votazioni in corso abbiano chiara in modo particolare una importante questione su cui desidero richiamare la loro attenzione. Di recente - e specialmente nella discussione in Senato sul superamento del bicameralismo paritario - si e' sollevato da varie parti politiche il tema di un elevamento dei quorum previsti dalla Costituzione del 1948 per l'elezione da parte dei parlamentari a determinati incarichi di rilevanza costituzionale.

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Si ritenne necessario l'elevamento di tali quorum dopo l'adozione - nel 1993 e nel 2005 - di leggi elettorali maggioritarie e in vista dell'adozione di una nuova (per il momento approvata solo in prima lettura dal Senato) anch'essa maggioritaria". "Ma quorum elevati per tali operazioni elettorali in Parlamento - sottolinea il presidente della Repubblica - implicano tassativamente convergenze sulle candidature e piena condivisione nell'espressione dei voti tra forze politiche diverse, di maggioranza e di minoranza.

Ove vengano da parte di qualunque forza politica, o di singoli suoi rappresentanti in Parlamento, e finiscano per prevalere immotivate preclusioni nei confronti di candidature di altre forze politiche o la settaria pretesa di considerare idonei solo i candidati delle propria parte, il meccanismo si paralizza e lo stesso istituto di garanzia rappresentato dal sistema dei quorum qualificati si logora e puo' essere messo in discussione in senso opposto all'orientamento che ho prima richiamato. Si rifletta dunque bene anche su questo aspetto non secondario delle conseguenze del protrarsi di un complessivo nulla di fatto nelle votazioni in corso, che innanzitutto impedisce l'insediamento nel nuovo CSM".

Secondo Napolitano, "Il succedersi senza risultati conclusivi delle votazioni del Parlamento in seduta comune per la elezione dei componenti laici del CSM e dei giudici della Corte Costituzionale destinati a succedere ai due che hanno completato il mandato, solleva gravi interrogativi". "Che si siano verificati nel passato analoghi infelici precedenti, nulla toglie a tale gravita'". Le Camere riflettano sul protrarsi dello stallo per l'elezione dei componenti di Csm e Consulta - e' l'invito del Presidente - in particolare per quel che riguarda il rapporto tra quorum qualificato per l'elezione di incarichi costituzionali e sistema maggioritario.

"Si rifletta dunque bene anche su questo aspetto non secondario delle conseguenze del protrarsi di un complessivo nulla di fatto nelle votazioni in corso, che innanzitutto impedisce l'insediamento nel nuovo CSM" afferma Napolitano. .

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