FI: Capezzone 'strappa', non voglio morire renziano

Sabato, 20 Settembre 2014
- Roma, 20 set. - "Non voglio morire renziano. Se per caso ci fossero misure positive da parte del governo, è chiaro che andrebbero esaminate. Ma noi siamo opposizione e dobbiamo rafforzare e rendere visibile questo profilo". Lo ha detto, dal seminario di Sirmione, Daniele Capezzone. Il presidente FI della commissione Finanze della Camera) giudica "abbastanza surreale che il centrodestra subisca da mesi l'agenda politica e mediatica di Renzi, agenda peraltro sbagliata per il Paese: oggi tutti riconoscono che è stato un errore bloccare per 6 mesi la discussione sul tema del Senato, quando invece l'emergenza era ed è economico-sociale". "Anche dal punto di vista mediatico - incalza - l'andazzo è lo stesso, con un centrodestra essenzialmente 'commentatore' delle attività di Renzi. Tutto ciò fa male a noi, rischia di non riportare al voto i nostri delusi e astenuti, e fa male alla democrazia italiana, a cui rischia di mancare il ruolo dell'alternativa e dell'opposizione". "Da mesi - rivendica - contropropongo un'agenda diversa, una nostra controffensiva liberale centrata su uno choc fiscale: taglio di spesa e taglio di tasse. Nel mio libro è spiegata in dettaglio la possibilità di procedere a un taglio simultaneo di 40 miliardi di pressione fiscale, a favore delle imprese, con dimezzamento dell'Irap e il calo dell'aliquota Ires; delle famiglie, con l'abolizione della tassa sulla prima casa e il calo di due punti dell'Iva; e dei lavoratori, con un consistente taglio del cuneo fiscale, a cui deve accompagnarsi un corrispondente taglio di spesa pubblica". Il tutto, tiene a precisare "dettagliato al cap. 16 del mio libro, voce per voce". .

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