La Camera approva il decreto Sblocca Italia. Ecco le novità

Giovedì, 30 Ottobre 2014
Il provvedimento passa con 278 sì, 161 no e 7 astenuti. Oltre 200 emendamenti approvati. Il testo definitivo al Senato la prossima settimana.

Kamsin Niente IVA al 4 per cento sui lavori in casa e no all'estensione della defiscalizzazione alle autostrade in esercizio. Cancellato anche il raddoppio da 50 a 100 milioni del fondo per le calamità naturali. Saltano dunque gli emendamenti proposti dalla commissione Ambiente della Camera dei Deputati dopo che il governo ha posto la fiducia al decreto legge Sblocca Italia (278 sì e 161 no).

Il testo finale del provvedimento riconferma comunque sostanzialmente i capisaldi del decreto governativo con l'introduzione del regolamento Unico in edilizia, 3,9 miliardi destinati alle opere infrastrutturali considerati cantierabili, e tutta una serie di semplificazioni nell'edilizia che dovrebbero aiutare un settore fortemente provato dalla crisi.

Proprio tra le novità passate in commissione c'è introduzione dell'articolo 17 bis con il quale il governo le regioni e le autonomie locali, in attuazione del principio di leale collaborazione, dovranno adottare uno schema di regolamento edilizio tipo, al fine di semplificare e uniformare le norme e gli adempimenti.

C'è la conferma della liberalizzazione del mercato delle grandi locazioni ad uso non abitativo.  Il provvedimento prevede infatti che nei contratti di locazione di immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, anche se adibiti ad attività alberghiera, per i quali sia pattuito un canone annuo superiore a 250.000 euro (nella versione governativa il limite era piu' basso, 150mila euro) le parti possono stipulare contrattualmente termini e condizioni in deroga alla legge sull'equo canone.

Confermata anche l'introduzione nel nostro ordinamento della deduzione del 20 per cento del prezzo di acquisto di un immobile nuovo (o ristrutturato) nel limite massimo di 300 mila euro a condizione che venga affittato per un periodo continuativo di almeno 8 anni. Con il passaggio alla Camera viene tuttavia precisato che il canone di locazione non dovrà essere superiore a quello previsto per le locazioni di edilizia convenzionata, ovvero non superiore al minore importo tra il canone concordato e il canone speciale.

Viene precisato inoltre che le persone fisiche non esercenti attività commerciale possono cedere in usufrutto, anche contestualmente all'atto d'acquisto e anche prima della scadenza del periodo minimo di locazione di 8 anni, le unità immobiliari acquistate con le agevolazioni fiscali in parola, a soggetti giuridici pubblici o privati operanti da almeno 10 anni nel settore dell'alloggio sociale.

Sostanzialmente confermata la disciplina del contratto rent to buy con la precisazione tuttavia che le parti devono definire in sede contrattuale la quota dei canoni imputata al corrispettivo che il concedente deve restituire in caso di mancato esercizio del diritto di acquistare la proprietà dell'immobile entro il termine stabilito.

Zedde

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