Local Tax 2015, così la nuova imposta che riunirà Imu e Tasi

Lunedì, 24 Novembre 2014
Sull'abitazione principale, secondo il progetto governativo, ci sarà una detrazione standard di 100 euro e l'aliquota base sarà fissata al 2,5 per mille. Baretta: "non è scontato che sarà introdotta con la legge di stabilità".

Kamsin Palazzo Chigi accelera nel tentativo di introdurre nella legge di stabilità, nel suo passaggio al Senato, la nuova tassa unica sugli immobili, la cd. local tax. Questa settimana riprenderanno i tavoli tecnici con Anci, Mef e Ragioneria dello Stato per studiare gli effetti finanziari della nuova imposta che vedrà la luce dal 2015.

Secondo il progetto la nuova tassa reintrodurrà la detrazione standard di 100 euro per le abitazioni principali e fisserà l'asticella del prelievo all'aliquota base del 2,5 per mille ma permetterà ai Comuni di alzare l'aliquota sino al 5 per mille. Il tetto massimo sugli altri immobili sarà invece del 12 per mille.

Il Sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta, nell'intervista pubblicata questa mattina sul Quotidiano Il Messaggero, ha comunque ricordato che il meccanismo che si vuole introdurre non è semplice da attuare e che, pertanto, potrebbe slittare. "Il presupposto della local tax è che l'addizionale Irpef torni allo Stato, mentre l'Imu sui capannoni industriali passi ai Comuni. Il problema è che l'addizionale Irpef non è uguale per tutti. E' molto differeziata tra Comune e Comune con il rischio che l'introduzione di un prelievo standard penalizzi i comuni maggiormente virtuosi" ha indicato Baretta. "Valuteremo nei prossimi giorni come procedere. Non è escluso che la Riforma sarà introdotta nel passaggio al Senato della legge di stabilità. Ma non è scontato" ha concluso Baretta.

In attesa che il provvedimento venga messo nero su bianco, vediamo quali saranno i punti cardine della nuova imposta. 

Abitazioni Principali - Per le abitazioni principali l'aliquota standard ipotizzata è del 2,5 per mille, ma i Comuni potranno incrementarla fino al 5 per mille, ed è affiancata da una detrazione fissa di 100 euro (non 200 come era circolato nelle prime bozze) e con la possibilità per i Comuni di poter introdurre sconti ulteriori per i figli.

Grazie allo sconto fisso di 100 euro la nuova local tax consentirà di reintrodurre un criterio di progressività perso con la Tasi. Infatti con lo sconto fissa la tassa locale al 2,5 per mille azzererà l'imposta per circa 3 milioni di abitazioni di basso valore catastale già esenti, da tempo da Ici ed Imu. Mentre saranno chiamati a pagare di piu' le abitazioni con valori catastali piu' elevati.

Gli altri immobili - Per le abitazioni diverse dall'imposta principale l'ipotesi rilanciata dal governo è di un prelievo standard dell'8,6 per mille ma il massimo può raggiungere il 12 per mille (contro l'11,4 per mille previsto dalla normativa attuale). Per tali abitazioni, ovviamente, non sarà riconosciuta la detrazione standard di 100 euro. Nel caso degli immobili strumentali, poi, la deducibilità dalle imposte sul reddito dovrebbe essere pari al 30%, piu' alto della vecchia Imu (asticella al 20%) ma minore della Tasi (che prevedeva la deducibilità integrale del tributo).

Nella nuova tassa, a differenza di quanto ipotizzato dal Governo nelle scorse settimane, non saranno inclusi altri balzelli comunali, come la tassa sulle insegne pubblicitarie e l'occupazione di suolo pubblico. Almeno per ora. Fuori dal perimetro di intervento anche la Tari, la tassa sui rifiuti.

Zedde

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