Giustizia: M5s non ci sta; Renzi, dialogano coi terroristi ma non col governo

Venerdì, 22 Agosto 2014
- Roma, 21 ago. - E' muro contro muro tra M5S e governo sulla riforma della giutizia. I 5 stelle hanno infatti disertato, come avevano annunciato ieri, l'incontro con il Guardasigilli previsto per oggi, spiegando in una lettera aperta allo stesso Andrea Orlando, pubblicata sul blog di Grillo, di non volere "incontri di facciata" e pronunciando un netto NO a una "riforma di Berlusconi". Mentre il premier sottolinea che i grillini sono disposti a dialogare anche con i terroristi, ma non altrettanto con il governo. Fin dalla prima mattina arrivano parole dure contro il premier dal M5s: "Il presidente Renzi ormai parla soltanto di giustizia civile: proviamo un senso di ribrezzo nel constatare che un premier possa ancora scendere a patti con Berlusconi sulla giustizia". Secondo i 5 stelle, "dopo il Patto del Nazanero, la lotta alla criminalita' e, piu' in generale, la giustizia penale, sono scivolate all'ultimo posto delle priorita' del governo. Si parla di responsabilita' dei giudici, ma non crede che in Italia dovremmo cominciare a sanzionare seriamente le responsabilita' dei criminali, anche se politici?". La risposta del governo non si fa attendere ed e' lo stesso premier Renzi a rispondere, rilanciando un tweet del presidente Pd Matteo Orfini, che scrive caustico: "E i grillini rifiutano il confronto sulla riforma della giustizia... Coi terroristi bisogna interloquire, ma guai a farlo col governo...". Immediata la replica di Vito Crimi: "Il M5S non dialoga coi terroristi, chi lo dice mente. Il governo manda armi in M.O., questo si che e' vero". "Utilizzare una mediocre boutade (di Orfini!) sul terrorismo per sviare l'attenzione dai problemi veri della giustizia - conferma il grillino Alfonso Bonafede - da' il senso di un presidente del Consiglio drammaticamente povero di argomenti e totalmente privo di sostanza!". E Luigi Di Maio va giu' duro: "Vorrei dire a Renzi che noi con i terroristi non abbiamo mai avuto a che fare. E non accettiamo lezioni da un presidente del consiglio condannato per danno erariale dalla corte dei conti, che sta facendo le riforme con il condannato in via definitiva per frode fiscale Berlusconi, quello delle cene eleganti con le minorenni". Da parte sua, invece, il ministro della Giustizia Orlando sostiene che sulla riforma della giustizia "non si tratta di fare accordi piu' o meno segreti con nessuno". E, nonostante lo stop grillino, non esclude futuri incontri: "Mi auguro che questo passaggio non comprometta la possibilita' di proseguire la discussione con tutte le forze politiche. Mi spiace per le parole usate dal M5s perche' l'incontro che avevamo tenuto aveva dato degli spunti di cui abbiamo tenuto conto: mi riferisco in particolare a contrasto alla criminalita' economica e giustizia civile. Le proposte che erano emerse sono infatti state ritenute integrabili con le nostre". Oltre a M5S, anche Sel e Lega hanno deciso di non incontrare il Guardasigilli. Solo Forza Italia si e' presentata in via Arenula anche se l'azzurra Stefania Prestigiacomo ammonisce: no ad una "riformetta" che "non servirebbe a nulla se non a perpetrare tutte le disfunzioni attuali". .

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