Pd: pronta lista Renzi per segreteria unitaria , oggi direzione

Martedì, 16 Settembre 2014
- Roma, 16 set. - Oggi il Presidente del Consiglio e segretario nazionale del Pd dara' il triplice fischio alla partita sulla segreteria. Tra le ultime limature al discorso per i Mille Giorni e un viaggio a Palermo per inaugurare l'anno scolastico nel quartiere di Don Pino Puglisi, ieri il segretario si e' concentrato sulla messa a punto della nuova macchina organizzativa. Continui i contatti tra lui e il vice del partito, Lorenzo Guerini, e tra questo e i maggiorenti del partito di Camera e Senato. La lista di Renzi e' pronta e dovrebbe approdare oggi in direzione. Modifiche dell'ultimo minuto non sono pero' da esludere: "Lui e' capace di cambiare idea nel tragitto tra Palazzo Chigi e il Nazareno..." scherza, ma neanche troppo, un parlamentare democratico. "Sara' una segreteria unitaria, nonostante le polemiche della minoranza del partito", dice il segretario ai suoi. Perche' i bersaniani piu' duri continuano a rispedire al mittente qualsiasi offerta di collaborazione in assenza di un documento che apra, per lo meno, una discussione politica sul rapporto tra Pd e Governo, oggi troppo schiacciato su Palazzo Chigi, a sentire i critici. Dell'opposizione interna, dunque, dovrebbero entrare i tre vicini al capogruppo della camera Roberto Speranza, e cioe': Enzo Amendola, con una delega agli esteri, Micaela Campana, forse agli Enti Locali, e Danilo Leva, con un incarico su giustizia e legalita'. Area Dem si e' attestata sui nomi di Emanuele Fiano, Daniela Sbrollini e sulla riconferma di Chiara Braga. Un nome, o forse due, anche dai Giovani turchi. Ancora da decidere pero' le caselle da assegnare. Resta l'incognita dell'organizzazione, che dovrebbe essere ricoperta dal vicesegretario Guerini, 'aiutato' da Micaela Campana, e degli Esteri. In alternativa a Campana, pero', potrebbe arrivare, sempre in quota Bersani, la deputata veneta Alessia Rotta. Una rosa che si potrebbe allargare se il puzzle comprendesse gli uffici di presidenza dei gruppi parlamentari e l'esecutivo. Quel che resta da decidere e' se la segreteria sara' completamente rinnovata (ad eccezione dei due vicesegretari, del tesoriere e di poche altre caselle) o se ci sara' solo una sostituzione di chi ora ricopre incarichi di governo o in Europa. Altra decisione da prendere e' se 'allargare' il rimescolamento anche ad alcuni vertici dei gruppi e ai due posti da sottosegretario rimasti vacanti dopo l'elezione di Giovanni Legnini al Csm e alla nomina di Roberto Reggi all'Agenzia del demanio. La minoranza 'critica', intanto, rimane alla finestra in attesa di vedere "se Renzi utilizzera' il rinnovo della segreteria e gli altri ruoli di governo per allargare e consolidare la base, facendo entrare tutto il Pd oppure si chiudera' in una sorta di fortino renziano. In questo secondo caso", spiegano parlamentari della minoranza dem, "diventerebbe tutto piu' difficile". .

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