Esodati, La Rete dei Comitati Contesta i dati del Censimento

Erica Venditti Venerdì, 18 Settembre 2015
I Comitati degli Esodati sostenuti dalle Organizzazioni sindacali e dai partiti di opposizione saranno di nuovo in piazza il 22 Settembre davanti al Mef.
 Fermento, ansia, rabbia, sgomento sono solo alcuni dei sentimenti che uniscono gli esodati italiani dopo una settimana convulsa che ha visto uno stop alla settima settima salvaguardia da parte del Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Nel corso del Question time dell'altro giorno il Ministro dell’Economia e delle Finanze Padoan ha detto infatti che attualmente le risorse non sono più recuperabili, ma che non è stato perpetuato alcuno ‘scippo’ ai danni degli esodati. In quanto, ha precisato il Ministro, i risparmi menzionati non hanno alcuna certezza.

È in corso la complessa procedura di valutazione dei risparmi rimanenti dalle misure adottate nel 2013/2014. Solo una volta accertati tali risparmi, con una deroga normativa, si potrà pensare ad una 7° salvaguardia. Francesco Flore, portavoce della Rete dei Comitati Esodati, ci espone il punto di vista dei lavoratori sulla questione. 

Il Mef ha ribadito nel corso del Question Time che i fondi non sono stati 'scippati agli esodati', in quanto ancora da verificare nel loro ammontare complessivo. Padoan ha ribadito che si potrà pensare ad una 7° salvaguardia solo alla luce dei risparmi reali che emergeranno dalla complessa valutazione sulle misure adottate nel 2013/2014. Cosa ne pensate di tali affermazioni? Sono dichiarazioni nettamente insufficienti ed ambigue in quanto il Fondo per gli "esodati" è chiaramente normato dalla 228/2012. Ricordo bene che il comma 235 è stato scritto nel 2012 in base ad indicazioni dello stesso ministero delle Finanze. Noi siamo davanti ad una legge di questo Stato (la 228 ripeto) che manifesta una chiarissima volontà politica di risolvere il dramma degli "esodati".

Oggi quella volontà politica è chiaramente manifestata dal Parlamento con la proposta di legge per la 7' salvaguardia approvata in modo unitario da tutti i partiti presenti in Commissione Lavoro alla Camera; i numeri sono quelli certificati dal Governo in 49.500, le coperture finanziarie sono assicurate dal Fondo Esodati che conta oltre 3 miliardi di residui e la condivisione del Ministro competente Poletti. Qui abbiamo invece un Ministro che parla a nome di un Governo che non ha mai stanziato un euro per risolvere il nostro problema ma anzi, ora, vuole chiaramente depredare il nostro Fondo per destinarlo a ben altri usi. Mi pare semplicemente una follia inaccettabile e su questo continuerà la nostra mobilitazione con più determinazione per sventare questo vergognoso scippo.

L'Onorevole Rizzetto così come l'onorevole Ciprini difendono a 'spada tratta' il fondo esodati. Quali saranno, dunque, le prossime mosse della Rete Esodati per ottenere giustizia? L'Onorevole Rizzetto e Ciprini hanno ragione da vendere ed hanno sostanzialmente riportato quella che è la posizione dell'intera Commissione Lavoro della Camera. Il 16 abbiamo chiarito anche a loro che il Fondo "esodati" deve servire esclusivamente a salvaguardare i 49.500 "esodati" che ne sono rimasti fuori e non per altre categorie di lavoratori pur penalizzati da quella infame manovra del 2011.

Su questo punto c'è piena condivisione tra i Comitati in Rete, le Organizzazioni Sindacali e la stessa Commissione. La nostra risposta a Padoan ed a Renzi l'abbiamo data ieri convocando un nuovo presidio sotto il MEF per il 22 con tutte le forze sindacali e continueremo la nostra mobilitazione anche in ben altre forme fino a quando non otterremo giustizia con l'approvazione della 7' salvaguardia per tutti i 49.500 esodati.

L'ultima dichiarazione è quella del Senatore Pietro Ichino che, alla luce dell'indagine conoscitiva sul numero degli esodati che farebbe scendere il numero delle persone da salvaguardare a 1.177 piuttosto che a 50mila. Vi risultano i numeri emersi dal censimento? La Rete non ha mai approvato la scheda del Referendum proposto, anzi l'ha contestata in più parti e non l'ha mai condiviso. La certificazione dei 49.500, è stata fatta dal Ministero del Lavoro e INPS e non dai Comitati che mai si sono arrogati questo compito. Abbiamo sempre rispettato le opinioni di Ichino che abbiamo sempre combattuto non condividendone neanche una in tema di "esodati". Esodati contro i quali conduce una forsennata battaglia da anni ed ora vorrebbe pure infierire su di loro dichiarandone la loro inesistenza. Penso che la sua manovra abbia ben altri fini visto che ci torna solo oggi e mi pare sia chiaro a tutti. 



Segui su Facebook tutte le novità su pensioni e lavoro. Partecipa alle conversazioni. Siamo oltre cinquantamila

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati