Esodati, le richieste della Rete al Ministro Poletti

Mercoledì, 29 Ottobre 2014
La rete dei Comitati degli Esodati chiede al Ministro del Lavoro di valutare un nuovo provvedimento di salvaguardia sulla base del recente censimento effettuato dall'Inps sui lavoratori esclusi. 

Kamsin La Rete dei Comitati degli Esodati, presieduta da Francesco Flore, torna a ribadire, in un comunicato indirizzato al Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, la necessità di un ulteriore intervento in materia di deroghe alla Riforma Fornero. L'idea è di partire dai numeri forniti lo scorso 15 Ottobre dal Sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, all'atto di sindacato ispettivo sollevato dall'Onorevole Luisa Gnecchi (Pd) in cui sono state diffuse le prime cifre ufficiali di una possibile estensione del perimetro di tutela dei lavoratori in parola. L'Inps ha stimato, infatti, in circa 49mila i lavoratori che potrebbero essere tutelati qualora si allungassero sino al 6 gennaio 2019 i termini per l'inclusione nella salvaguardia (dal paletto attuale, fissato al 6 gennaio 2016).  

Chiediamo - si legge nel comunicato - di valutare un preciso provvedimento di salvaguardia, sulla scorta e falsariga dei precedenti 6, per tutti i 49.000 “esodati non salvaguardati” di cui alle tabelle INPS allegate alla risposta del Sottosegretario Bobba. Riteniamo che tale provvedimento non necessiti di rilevanti coperture finanziarie reperibili anche dai risparmi realizzati con le precedenti 6".

La Rete sottolinea comunque l'amarezza per la mancata approvazione di una soluzione strutturale al dramma degli esodati, come piu' volte promesso dallo stesso Poletti: "abbiamo ricevuto assicurazioni - prosegue il comunicato - che questo Governo avrebbe trovato una soluzione strutturale al dramma degli “Esodati”.  Abbiamo invece  assistito al “cestinamento” della ex pdl 224 che sarebbe costata, per i soli esodati circa 6 miliardi distribuiti in 10 anni, una cifra ragionevole rispetto alla vastità del dramma e in considerazione degli oltre 81 Mld di euro risparmiati sulla spesa previdenziale nel periodo 2012-2021 (segnaliamo ancora che la manovra, per lo stesso periodo, ne prevedeva 22).  Una proposta che, seppur ancora parziale, rappresentava un fondamentale passo avanti per la soluzione del nostro dramma ma che, rimpiazzata da un emendamento governativo, ha dato origine, con il DdL 1558 appena approvato definitivamente al Senato, alla VI^ salvaguardia".

La esortiamo ad onorare gli impegni presi con noi - conclude il comunicato - e Le chiediamo, pertanto e con  fermezza, che nella legge di stabilità sia inserita una Sua proposta di soluzione strutturale del nostro dramma e che non potrà che essere dello stesso tipo (previdenziale) finora riconosciuto con i 6 provvedimenti approvati.


Zedde

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati