Scuola, Renzi rilancia la riforma Sara' un nuovo patto educativo In evidenza

Martedì, 02 Settembre 2014
- Roma, 2 set. - "Noi non facciamo l'ennesima riforma della scuola. Noi proponiamo un nuovo patto educativo". Lo scrive Matteo Renzi nella sua 'enews'. Il premier spiega che la riforma della scuola sara' presentata ufficialmente domani alle 10 sul sito passodopopasso.italia.it "L'Italia tra vent'anni - scrive il presidente del Consiglio matteo Renzi - non sara' come l'avranno fatta i decreti attuativi della ragioneria dello stato o le interviste dei ministri o gli editoriali dei professori. L'Italia sara' come l'avranno fatta le maestre elementari, gli insegnanti di scuola superiore, le famiglie che sono innanzitutto comunita' educanti". La riforma della scuola "conterra' alcune idee nel merito per rendere la scuola sempre piu' strumento di crescita per il giovane cittadino. Ma anche strumento di crescita per il Paese. Si tratta di proposte, non di diktat prendere o lasciare", scrive il premier. "Proporremo - aggiunge il presidente del Consiglio - agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della supplentite, ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull'anzianita': sarebbe, sara', una svolta enorme. "Chiederemo alle famiglie e agli studenti se condividono le nostre proposte sui temi oggetto di insegnamento, le materie, quelli che quando andavamo a scuola noi chiamavamo il programma: dalla storia dell'arte alla musica, dall'inglese al coding. Chiederemo ai presidi di fare di piu', aumentandone competenze e responsabilita', ma anche snellendo la struttura amministrativa attraverso un percorso di digitalizzazione procedurale spinta". "Metteremo - annuncia il presidente del Consiglio - piu' soldi, ma facendo comunque tanta spending review: perche' educare non e' mai un costo, ma gli sprechi sono inaccettabili soprattutto nei settori chiave. Dal 15 settembre al 15 novembre ascolteremo tutti, a cominciare dagli studenti che sono per noi protagonisti, non spettatori. Nella legge di stabilita' ci saranno le prime risorse e da gennaio gli atti normativi conseguenti". "Nel frattempo - aggiunge Renzi - continueremo a investire sull'edilizia scolastica, sbloccando il patto a quei comuni che hanno progetti seri, cantierabili, come e' accaduto dopo la mia lettera di inizio mandato. Abbiamo ricevuto tante email dai sindaci alle quali stiamo dando concretamente risposta. Chi mi conosce dai tempi di Firenze sa che per me la scuola e' alfa e omega di tutto. Solo che la scuola non si cambia con un decreto, ma coinvolgendo famiglie, studenti, insegnanti, presidi, tecnici, amministratori locali. Noi le riforme le facciamo cosi'". .

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