Si chiude così una vicenda durata diversi anni dopo la bocciatura dei Ministeri vigilanti degli atti adottati da Inarcassa per aumentare dall’1,5% al 4,5% il tasso annuo di capitalizzazione dei montanti contributivi individuali per gli anni 2014-2015. Il TAR del Lazio lo scorso dicembre aveva accolto il ricorso proposto da Inarcassa evidenziando nel pronunciamento come l'iniziativa «non produca esiti negativi sull'equilibrio di lungo periodo del sistema previdenziale». L'Ente aveva, tra l'altro, specificato come i montanti oggetto della rivalutazione interessassero «i primi anni di applicazione del metodo contributivo» per il computo delle pensioni degli ingegneri e architetti, essendo, pertanto, di «importo modesto», come modesto sarebbe stato «l'impatto sulla sostenibilità finanziaria» della Cassa.
Con l'approvazione del Ministeri vigilanti Inarcassa spiega che saranno pertanto ricalcolate le prestazioni previdenziali erogate, compresi i supplementi di pensione, con decorrenza dal 1° febbraio 2015. Trattandosi di annualità recenti, non ci si deve attendere una variazione significativa dell’importo in godimento, in quanto oggetto di ricalcolo è la sola quota interessi, ma è di tutta evidenza il riconoscimento politico ottenuto sull’autonomia delle scelte previdenziali. Maggiori vantaggi sono attesi per le giovani generazioni, che potranno beneficiare di contributi rivalutati per un lungo periodo di tempo prima del pensionamento.