Enpam, l'età pensionabile media per i medici sale a 67 anni e mezzo

redazione Lunedì, 07 Maggio 2018
La Fondazione ha approvato il bilancio consuntivo per l'anno 2017. Aumenta l'utile ed il patrimonio netto ma cresce anche il numero dei pensionati che supera le 110mila unità. Dallo scorso anno gli studenti dal V anno alla Facoltà di medicina e chirurgia di iscriversi alla Cassa.
L’Enpam ha chiuso l’esercizio 2017 con un utile superiore a 1,16 miliardi di euro, che ha portato il patrimonio netto a 19,7 miliardi di euro con una crescita del 7,1 per cento rispetto all’anno precedente. Sono questi i numeri del bilancio consuntivo della Fondazione che gestisce la previdenza dei medici e dei dentisti approvato l'altro giorno dall'assemblea dei delegati.

Nel 2017 gli iscritti Enpam sono saliti a 363.670, cifra che comprende anche i 2.004 studenti delle Facoltà di Medicina e Odontoiatria dal V anno di corso. Il numero di medici e di odontoiatri attivi registra quindi una flessione rispetto alle 362.391 unità dello scorso anno mentre aumentano i pensionati, a conferma del movimento massiccio verso la pensione previsto dai bilanci tecnici: nel 2017 sono arrivati a 111.770 unità, con un incremento del 5,72 per cento rispetto ai 105.721 del 2016.

I numeri del bilancio

Il bilancio consuntivo evidenzia nel 2017 un importante incremento del numero dei nuovi titolari di pensioni ordinarie rispetto al 2016. La gestione che registra la variazione minore è la Quota B del Fondo Generale (+ 1,36%), mentre la specialistica ambulatoriale presenta l’aumento maggiore (+35,96%). Di rilievo è anche l’incremento dei nuovi pensionati della medicina generale (+ 21,13%), mentre specialistica esterna e la Quota A del Fondo Generale presentano incrementi meno rilevanti pari rispettivamente a 7,22% e 2,46%.

I dati sui pensionamenti della medicina generale mostrano un costante aumento dell’età media al momento del pensionamento. Il dato, che aveva raggiunto nel 2012 un minimo di 65 anni, ha registrato una crescita continua fino ai 67,6 anni del 2017. Il dato complessivo evidenzia che i medici di famiglia andati in pensione lo scorso anno sono stati 1.720, con un +21 per cento rispetto all’anno precedente (quando erano stati 1.420) e +92 per cento rispetto alle 898 unità del 2014. Le entrate contributive sono pari a 2,648 mld, mentre per le prestazioni previdenziali ed assistenziali erogate sono stati spesi 1,622 mld.

L'incremento del numero dei pensionati è, comunque, già considerato negli scenari attuariali su cui la Fondazione ha tarato la sostenibilità finanziaria dell'ente nel medio lungo periodo. Non a caso nel 2017 l’ente di previdenza dei medici e dei dentisti ha incrementato ancora la riserva legale portandola fino a circa 20 miliardi di euro. Il dato garantisce i pensionati attuali e futuri perché sta ad indicare che l’Enpam ha un patrimonio sufficiente a pagare gli assegni anche nel caso in cui dovessero verificarsi crisi o eventi inattesi. “Il bilancio 2017 certifica che Enpam è in vantaggio sulla tabella di marcia della sostenibilità a 50 anni fissata dal bilancio tecnico – dice il presidente Alberto Oliveti – con una riserva pari a 13 volte l’ammontare delle pensioni pagate nell’anno. Per il futuro l’impegno è di costruire una nuova sicurezza sociale per la categoria e i giovani iscritti e, grazie a un patrimonio che a valore di mercato supera i 20 miliardi di euro, alimentare investimenti circolari capaci cioè di creare valore professionale per tutti i medici e gli odontoiatri”.

Quanto, poi, alla composizione patrimoniale, il bilancio certifica la salita a «poco più di 5 mld» della quota investita in attività immobiliari, sebbene la percentuale del mattone, sul totale, presenti un decremento di un punto percentuale (dal 27% al 26%), in virtù dell'aumento degli investimenti finanziari, che si attestano poco oltre i 14 miliardi. Nel 2017 gli immobili posseduti direttamente e indirettamente dall'Ente dei «camici bianchi» hanno avuto una redditività lorda del 4,14% (del 3,93%, però, al netto di oneri e imposte); dalle operazioni di carattere finanziario, invece, si sono avuti dei ricavi lordi del 4,73% (4,61% una volta versate le tasse e pagate le spese di gestione).



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