Pensioni, La Camera dice no al ricalcolo degli assegni d'oro con il contributivo

redazione Mercoledì, 16 Marzo 2016
La Commissione Lavoro della Camera respinge la proposta di Fratelli d'Italia. Damiano: "Ci sono problemi di fattibilità tecnica nel procedere al ricalcolo"
Non è possibile procedere al ricalcolo con il contributivo le pensioni d'oro. E' quanto sostiene il Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Cesare Damiano, a margine della conclusione dei lavori che hanno visto impegnata la Commissione in questi giorni sul disegno di legge presentato da Fratelli d'Italia. "Nel corso dell’audizione dell’Inps sulle ‘pensioni d’oro’ in Commissione lavoro della Camera, abbiamo avuto conferma di cio’ che gia’ sapevamo: che il ricalcolo contributivo delle pensioni per tutti i lavoratori non e’ possibile".

"Non si tratta di un difetto imputabile all’Istituto, ma del fatto che le leggi sulla previdenza che si sono susseguite dai lontani anni ’60 prevedevano diverse modalita’ di calcolo”. “Prima del 1968 – spiega Damiano – come e’ stato ricordato, le famose ‘marche’ settimanali o mensili erano la regola e non necessariamente erano calcolate sulla retribuzione realmente percepita. Quei dati, inoltre non sono mai stati informatizzati, in quanto non era necessario all’epoca avere un supporto diverso da quello cartaceo. Il discorso per il pubblico impiego riguarda l’intera categoria per la specifica modalita’ di calcolo adottata che prevedeva, fino al 1992, l’esclusivo riferimento agli anni di servizio e all’ultima retribuzione per il calcolo della pensione. Di fronte a questi dati tecnici oggettivi che l’Inps aveva gia’ fornito alcuni anni fa in audizione, ma che abbiamo voluto nuovamente verificare, tutti i gruppi politici della Commissione hanno convenuto sulla necessita’ di trovare una strada diversa da quella del ricalcolo indicata dalla proposta di legge di Fratelli d’Italia in quanto non concretamente realizzabile". 

Damiano plaude, inoltre, al fatto che il tema della flessibilita’ delle pensioni stia tornando al centro della discussione politica: "di questo siamo molto soddisfatti perche’ ci stiamo battendo da anni su questo argomento e sulle salvaguardie degli esodati”. ” Il Governo e’ a conoscenza delle nostre proposte e ci auguriamo che possa iniziare a breve un confronto. Il 2016 deve diventare l’anno della flessibilita’ previdenziale e, al tempo stesso, l’occasione per affrontare problemi rimasti insoluti da troppo tempo: "ottava salvaguardia, ricongiunzioni, lavoratori precoci e lavori usuranti ed il monitoraggio, a settembre, dei risultati di Opzione Donna". 

"Qualunque sia la soluzione che verrà individuata è necessario che i relativi oneri non vengano addossati esclusivamente sulle spalle dei lavoratori, perché la flessibilità non può compromettere l'adeguatezza dei trattamenti pensionistici. Ciò implica la nostra indisponibilità ad accogliere ipotesi di integrale ricalcolo della pensione col metodo contributivo ma anche una piena apertura a valutare qualunque proposta che rispetti parametri di equità e che consenta di rimettere nella disponibilità dei lavoratori le scelte relative al pensionamento" ha detto Damiano. 

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