Pensioni, Tempo sino al 31 marzo per comunicare i redditi della Campagna RED 2015

redazione Giovedì, 12 Gennaio 2017
L'Inps sta inviando ai pensionati titolari di prestazioni collegate al reddito che non abbiano comunicato la presenza di redditi rilevanti nell'anno 2014 un avviso per regolarizzare la posizione entro il 31 marzo 2017.
I titolari di prestazioni previdenziali o assistenziali collegate al reddito che non hanno ancora comunicato i dati reddituali relativi all'anno 2014 (campagna RED 2015) avranno tempo sino al 31 marzo 2017 per farlo prima di incorrere nella revoca delle prestazioni. Lo precisa l'Inps con il messaggio 17/2017 pubblicato ieri dall'istituto di previdenza.

Come noto i titolari di prestazioni collegate al reddito erogate dall’INPS hanno per legge l’obbligo, a pena di revoca della prestazione, di comunicare all’Istituto la situazione reddituale che incide sul diritto o sulla misura della prestazione stessa, ai sensi dell’art. 13, comma 6, lett. c, del decreto legge n. 78/2010, convertito con modifiche dalla L. 122/2010. Ogni anno, pertanto, l'istituto lancia le cd. campagne RED volte ad acquisire i redditi rilevanti con riferimento ai percettori di determinate prestazioni assistenziali e previdenziali il cui diritto o la misura delle stesse dipenda da redditi del beneficiario e dei propri familiari che non sono già noti all'istituto di previdenza tramite il casellario generale dei pensionati o le dichiarazioni reddituali all'amministrazione fiscale. Si tratta, in particolare, dell'integrazione della pensione al trattamento minimo, delle maggiorazioni sociali, dei trattamenti di famiglia, delle pensioni ai superstiti, della somma aggiuntiva per pensioni basse (cd. "quattordicesima") e delle prestazioni erogate nei confronti dei minorati civili con meno di 65 anni (ex art. 12 legge 412/1991). Ebbene ai soggetti per i quali non risultano pervenuti, attraverso alcuna delle fonti possibili (Agenzia delle Entrate, CAF e altri soggetti abilitati convenzionati, servizi on line, sedi INPS), entro il termine stabilito dall’Istituto, i dati reddituali relativi all’anno 2014 rilevanti sulle prestazioni collegate al reddito percepite, è stata, pertanto, inviata nel mese di dicembre una specifica comunicazione attraverso il servizio postale contenente l'invito ad effettuare la dichiarazione entro il 31 marzo 2017.

Tale lettera, in particolare, indica analiticamente, in una tabella denominata “soggetti con redditi rilevanti assenti”, quali siano i soggetti del nucleo familiare del pensionato per i quali, non essendo stati comunicati per l’anno 2014 i dati reddituali influenti sulle prestazioni collegate al reddito percepite, è necessario trasmettere all’INPS la dichiarazione reddituale entro il termine del 31/03/17, a pena di revoca delle prestazioni collegate al reddito ai sensi di quanto previsto dalla normativa appena richiamata. Nella lettera, inoltre, si ricorda agli interessati che la comunicazione dei dati reddituali per il coniuge e i familiari indicati nella tabella “soggetti con redditi rilevanti assenti” deve essere effettuata anche se essi risultano fiscalmente a carico nelle dichiarazioni presentate all’Agenzia delle Entrate. Deve essere comunicata anche l’eventuale assenza di redditi se i soggetti in questione non hanno percepito altri redditi, diversi dalla pensione italiana, nell’anno 2014.

La dichiarazione in parola, precisa l'Inps, può essere resa tramite i servizi online del sito www.inps.it, dal percorso di navigazione: Accedi ai servizi > Servizi per il cittadino > Dichiarazione reddituale - RED semplificato. Dopo essersi autenticato al servizio con le credenziali SPID o con il PIN dispositivo rilasciato dall’INPS, scelga l’opzione Campagna 2015 (dichiarazione redditi per l’anno 2014). Il servizio è stato semplificato e consente di adempiere all’obbligo di dichiarazione in modo semplice e chiaro, seguendo le istruzioni fornite dalla procedura, comodamente da casa. Le credenziali SPID consentono di accedere con un'unica identità digitale a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati, accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale. In alternativa il cittadino può rivolgersi ad un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o di altro soggetto abilitato e convenzionato con l’INPS. 

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Documenti: Messaggio inps 17/2017

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