Contratto Sanità 2019-2021, Via libera alla pre-intesa

Sabato, 11 Giugno 2022
 Il nuovo accordo che interessa circa 550 mila lavoratori del comparto sarà firmato mercoledì della prossima settimana e porterà in dote ai 270 mila infermieri aumenti da 146 e fino a 170 euro.

Contratto della sanità 2019-2021 verso il disco verde finale. Il Comitato di settore Regioni-Sanità ha firmato lo scorso 6 giugno l’atto di indirizzo integrativo necessario per la chiusura della trattativa che dovrà avvenire entro mercoledì 15. Il passaggio recepisce le novità introdotte dalla Legge di Bilancio che stanza ulteriori risorse per la definizione dell’ordinamento professionale e dell’integrazione del salario accessorio.  

Le somme messe a disposizione ammontano a 241,6 milioni di cui 63 milioni per l'indennità del personale assegnato ai servizi di pronto soccorso, circa 51 milioni per il trattamento accessorio e circa 127,5 milioni per il nuovo ordinamento professionale.

La bozza di accordo pervenuta ai sindacati, oltre 190 pagine, contempla aumenti da 146 e fino a 170 euro, grazie all'indennità di specificità infermieristica (che per gli infermieri vale 72,79 euro lordi per 12 mensilità) e degli incrementi mensili del tabellare per 13 mensilità che oscilleranno da un minimo di 50,50 euro lordi al mese e a 98,10 euro per i professionisti, categoria in cui rientrano anche gli infermieri. Per gli operatori sanitari, quali ostetriche, tecnici sanitari di laboratorio e radiologi, è prevista un'«indennità di tutela del malato», che prevede un aumento tra i 35 e i 41 euro lordi mensili.

Sul nuovo contratto collettivo nazionale saranno poi disciplinate una serie di voci accessorie. Ad esempio, l’indennità di pronta disponibilità sarà fissata a 1,80 euro l’ora; l’indennità per il turno di notte avrà un valore di 2,07 euro al giorno; quella per il lavoro festivo è stabilita a 2 euro l’ora; l’indennità per il rischio radiologico per chi opera a contatto con i macchinari è di 103,29 euro al mese.

Si prevede anche un rinnovo del sistema degli incarichi professionali, sia con riferimento alla funzione sia alla posizione e, comunque, dovrebbero essere remunerati in base alla complessità della mansione. Nel testo anche la condizione, prima di poter partecipare alla selezione per la posizione economica superiore, di rimanere un quinquennio di permanenza (comunque troppo alto per i sindacati) in una singola posizione economica.

I nuovi profili e il nodo inquadramento

Una delle criticità che maggiormente hanno ritardato il raggiungimento di una quadra, oltre all’attesa dell’accordo sulla destinazione delle risorse, è stata quella relativa all’inquadramento contrattuale degli operatori sociosanitari e degli Autisti soccorritori che, a quanto pare, hanno trovato una loro collocazione specifica. In generale il grande punto dolente era la riclassificazione del personale e la definizione di alcune figure oggi non previste nell'accordo.

Da menzionare la riscrittura del primo inquadramento, con la previsione della istituzione dei nuovi profili di «assistente informatico», nel quale confluisce il precedente profilo di «programmatore» e di «assistente dell’informazione», quest’ultimo in applicazione del Contratto collettivo nazionale per la specifica regolazione di raccordo del personale profili informazione.

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