Vigili del Fuoco, In Gazzetta il rinnovo contrattuale 2019-2021

Venerdì, 19 Agosto 2022
Giunge a termine l'intesa siglata lo scorso 22 febbraio tra governo e parti sindacali sul rinnovo del contratto del personale dirigente e non dei VV.FF. I provvedimenti saranno in vigore dal 1° settembre 2022.

Via libera definitiva agli aumenti retributivi per il personale direttivo e non dei vigili del fuoco. Sono stati pubblicati l'altro giorno in Gazzetta Ufficiale (G.U. n. 191 del 17 Agosto 2022) i DPR n. 120 e n. 121 del 17 Giugno 2022 che recepiscono l'intesa tra Governo e sindacati di inizio anno sugli aumenti retributivi per il personale dei vigili del fuoco. I provvedimenti, in vigore dal 1° settembre, segnano l'intesa del 22 febbraio sul rinnovo contrattuale del personale dei VV.FF per il triennio 2019-2021. 

I provvedimenti interessano le circa 35.000 unità di personale non dirigente e le circa 1.600 del personale direttivo dirigente del corpo. L’accordo riconosce per il personale non dirigente aumenti economici a regime di circa 117 euro medi lordi mensili, comprese le competenze accessorie, pari a un incremento percentuale del 4,26% sullo stipendio in essere al 1° gennaio 2019, di cui 90,68 euro medi lordi mensili sul trattamento fisso e continuativo. «Ulteriori incrementi saranno, altresì, consentiti grazie all'integrazione delle risorse contrattuali prevista dalla legge di bilancio 2022 (4 milioni di euro) in ragione del percorso di armonizzazione retributiva con le corrispondenti qualifiche delle Forze di polizia», si legge sul sito del ministero della pa.

Per il personale direttivo, l'accordo riconosce, invece, aumenti economici a regime di circa 153 euro medi lordi mensili (di cui 117,36 euro medi lordi mensili sul trattamento fisso e continuativo), che diventano 346 euro (di cui 264,31 euro sul trattamento fisso e continuativo) per i 195 dirigenti del Corpo, pari, in entrambi i casi, al medesimo incremento percentuale del 4,26% sullo stipendio in godimento al 1° gennaio 2019.

L'intesa, infine, rimodula il trattamento economico accessorio del personale non dirigente, istituendo le indennità di impiego operativo, di servizio operativo e di funzione tecnica e professionale, che accorpano e assorbono precedenti indennità corrisposte al personale e che vengono, contestualmente, incrementate.

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