Riforma Pa, azione disciplinare piu' forte contro i fannulloni nelle Pa

Dario Canova Lunedì, 24 Agosto 2015
Prevista anche una stretta contro gli assenteisti. Le visite fiscali dei dipendenti pubblici malati passeranno dalle Asl all'Inps. 
Quando scatterà un'azione disciplinare nei confronti di un dipendente pubblico non si potrà più concludere con un nulla di fatto, altrimenti a rimetterci sarà il dirigente responsabile del procedimento. Dovrebbe essere questa la stretta in arrivo sull'esercizio dell'azione disciplinare contenuta nel nuovo testo unico sul pubblico impiego che l'esecutivo dovrà adottare per attuare la Delega Pa. 

Il governo dunque dovrà legiferare sulla materia introducendo norme in tema di responsabilità dei dipendenti «finalizzate ad accelerare, rendere concreto e certo nei tempi di espletamento e di conclusione l'esercizio dell'azione disciplinare». Accanto a questa misura ci sarà una revisione del riconoscimento del merito e sui meccanismi di premialità, sviluppando in particolare sistemi per la misurazione dei risultati raggiunti (dall'organizzazione e dai singoli dipendenti).

Un obiettivo da raggiungere tramite il potenziamento dei processi di valutazione indipendente del livello di efficienza e qualità dei servizi e delle attività delle amministrazioni pubbliche e degli impatti da queste prodotti (anche mediante il ricorso a standard di riferimento e confronti) e la riduzione degli adempimenti in materia di programmazione anche attraverso una maggiore integrazione con il ciclo di bilancio.  

Il testo unico sul pubblico impiego conterrà anche una nuova disciplina del lavoro flessibile nel pubblico con individuazione di limitate e tassative fattispecie, caratterizzate dalla compatibilità con la peculiarità del rapporto di lavoro pubblico pur con l'obiettivo di ridurre il precariato; con il superamento delle vecchie dotazioni organiche dovrebbe entrare in funzione una vera programma­zione delle assunzioni sulla base degli effettivi fabbisogni di ogni amministrazione; un meccani­smo che dovrebbe essere facili­tato da un sistema informativo nazionale attivato al Dipartimento Funzione pubblica. GamsinLe selezioni future saranno comunque accentrate con valorizza­zione delle esperienze professionali acquisite nella Pa con un contratto precario, la conoscenza della lin­gua inglese diventerà un titolo di merito valutabile dalle commis­sioni giudicatrici e verrà cancel­lato il requisito del voto minimo di laurea. Verrà inoltre valorizzato il titolo di dottore di ricerca. Tra i punti cardine della Delega anche l'introduzione di un sistema informativo nazionale volto ad orientare la programmazione delle assunzioni con l'attribuzione all'A.R.A.N. di maggiori compiti di supporto tecnico, anche ai fini contrattazione integrativa.

Infine nell'ambito della riorganizzazione degli accertamenti medico-­legali in caso di assenza per malattia è stata fatto poi la scelta di attribuire tutte le com­petenze all'Inps. Un'altra mossa che dovrebbe garantire più cer­tezza nei controlli.

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