Sanità, Maxi-Piano di assunzioni per medici ed infermieri con luci ed ombre

Franco Fontana Martedì, 29 Dicembre 2015
Con la legge di stabilità passa il piano di assunzioni per medici ed infermieri per tamponare l'emergenza esplosa con l'orario corto europeo entrato in vigore lo scorso 25 novembre. 
Disco verde al piano assunzioni straordinario per medici e infermieri per tampo­nare l'emergenza esplosa con l'applicazione dell'orario di la­voro Ue, che dal 25 novembre impone lo stop a turni eccessivi in corsia. Lo prevede la legge di stabilità 2016 con un emendamento dei Relatori approvato in extremis, senza però specificare numeri e finanziamenti in modo chiaro e demandando il fabbisogno ad una ricognizione dei posti alle Regioni. Per attivare il piano straordinario i governatori dovranno infatti, ove non l'abbiano ancora fatto, adeguarsi al regolamento sugli standard ospedalieri (Dm 70/2015) e adottare i provvedimenti generali di riduzione della dotazione dei posti letto ospedalieri accreditati e a carico del servizio sanitario regionale.

Tale adempimento riguarda anche le Regioni sottoposte ai piani di rientro nei tempi e con le modalità definite nei piani. I provvedimenti dovranno essere corredati di un piano inerente il fabbisogno di personale tale da garantire il rispetto delle disposizioni dell’Unione europea in materia di orario di lavoro, e devono essere trasmessi, entro il 29 febbraio 2016, al Tavolo di verifica degli adempimenti e al Comitato permanente per l’erogazione dei LEA di cui all’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2015, nonché al Tavolo per il monitoraggio dell’attuazione del D.M. n. 70 del 2015, di cui all’Intesa Stato-Regioni del 2 luglio 2015, che ne compiono una valutazione entro il successivo 31 marzo.

Solo qualora sulla base del piano del fabbisogno del personale emergano criticità le regioni potranno fare ricorso a procedure concorsuali straordinarie per l’assunzione di personale medico ed infermieristico, professionale e tecnico-amministrativo e l’attivazione di nuovi contratti di lavoro flessibile. Nei concorsi è consentita una riserva di posti nella misura massima del 50% al personale medico ed infermieristico in servizio alla data di entrata in vigore della legge che alla data del bando abbia maturato almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni con contratti a tempo determinato, di collaborazione coordinata e continuativa o con altre forme di rapporto di lavoro flessibile. Come accennato la legge di stabilita' tace però sul nodo risorse e numeri. Secondo il Ministero della Salute il fabbisogno di personale specializzato per garantire il rispetto degli standard dovrebbe aggirarsi intorno alle 6 mila unità con un costo intorno ai 300 milioni di euro. Denari che dovranno essere tirati fuori dalle Regioni attraverso una ulteriore revisione della spesa sanitaria. 

Nel frattempo, i buchi negli organici saranno colmati prolungando i contratti degli at­tuali precari e ricorrendo a for­me di lavoro flessibile, ma solo fino al 31 luglio 2016, con possibili­tà di proroga al 31 ottobre. I con­corsi potranno partire entro dicembre 2016 e dovranno con­cludersi entro fine 2017.

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