Statali, sindacati pronti allo sciopero contro il blocco dei contratti

Martedì, 18 Novembre 2014
Anche la Cisl Lavoro Pubblico si unisce allo sciopero generale contro il sesto blocco consecutivo dei rinnovi dei contratti nel pubblico impiego.

Kamsin Dopo il nulla di fatto dell'incontro di ieri in cui il Governo si è detto non disponibile al rinnovo dei contratti del pubblico impiego la Cgil ha confermato oggi lo sciopero generale del 5 dicembre contro la legge di Stabilità, il riordino del pubblico impiego e il Jobs act. Anche la Cisl Lavoro pubblico annuncia lo sciopero del settore e scrive alle 12 categorie di Cgil, Cisl e Uil che hanno fin qui messo in atto la mobilitazione per definire insieme la data», entro il mese di dicembre. I sindacati dichiarano "inaccettabile" il sesto blocco consecutivo dei rinnovi dei contratti del pubblico impiego.

Le misure sul pubblico impiego del Ddl stabilità - Sono tre i punti di intervento previsti dall'articolo 21 del ddl di stabilità. In primo luogo la legge prevede la proroga anche per l’anno 2015 del blocco economico della contrattazione già previsto fino al 31/12/2014 dal Dl 78/2010 con conseguente slittamento del triennio contrattuale dal 2015-2017 al 2016-2018.

In secondo luogo viene estesa fino al 2018 l’efficacia della norma che prevede che l'indennità di vacanza contrattuale da computare quale anticipazione dei benefìci complessivi che saranno attribuiti all'atto del rinnovo contrattuale è quella in godimento al 31 dicembre 2013.

Infine si stabilisce, nei confronti del personale non contrattualizzato in regime di diritto pubblico (professori e ricercatori universitari, dirigenti dei corpi di polizia e delle forze armate, con esclusione del personale di magistratura per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 223/2013), che anche per l’anno 2015 non si applicano i meccanismi di adeguamento retributivo di cui all’articolo 24 della legge n. 448 del 1998 e che lo stesso anno non è utile ai fini della maturazione delle classi e scatti di stipendio, correlati all’anzianità di servizio, che caratterizzano il trattamento economico del citato personale. Mentre per tutti gli altri dipendenti pubblici riprenderebbe, almeno, la dinamica legata alla carriera permettendo agli stipendi di salire nel caso in cui siano previsti scatti automatici o di promozioni di carriera.

Zedde

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