cumulo casse professionali

Chissà se qualcuno dei più informati può aiutarmi. Grazie al recupero di 20 mesi di quota A arriverò ai 42 aa e 3 mesi a Ottobre 2019, e anche se non avrò il retributivo per i 18 ante 95, piuttosto che niente è meglio piuttosto!
Ma la mia domanda è: dato che sono veramente stanca, potrei, dimettendomi ora e continuando a pagare l'Enpam, continuare a maturare l'anzianità necessaria?
A naso direi di sì, ma vorrei esserne certa...

cara rosa55, anche io ho una situazione simile e ti dico cosa ho capito io. sono nato nel gennaio del 1950 e a fine 2016 ho versato 32 anni di contributi cassa ragionieri. inoltre ho lavorato in banca per 10 anni (sig!) dal 74 al 84.ero pronto a presentare domanda di pensione di vecchia solo alla cassa, quando con la finanziaria 2017 è uscita questa novita' ed ho sospeso la domanda. ora avendo io maturato il diritto a pensione pieno con la cassa (retributivo+contributivo credo (il condizionale è d'obbligo) che anche la quota a carico dell'inps sia calcolata col sistema retributivo. buona domenica a tutti.

Le casse professionali a quanto ne so io non dovrebbero rientrare nell'AGO (assicurazione generale obbligatoria).
Nelle precisazioni di Inarcassa (ante circolare INPS) si riportava:
Il trattamento è costituito dalla somma dei pro-quota, tanti quante sono le gestioni interessate. Ciascun ente determina la propria quota in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, applicando le regole di calcolo del proprio ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni e contribuzioni versate.
L’anzianità maturata presso le altre gestioni è fondamentale in quanto entra in gioco non solo per accertare il diritto a pensione ma anche per definire le modalità di calcolo dei singoli pro-quota. La norma appena approvata prevede infatti che “per la determinazione del sistema di calcolo della pensione occorre avere riguardo all’anzianità contributiva complessivamente aturata nelle diverse gestioni assicurative”. Ciò comporta che la pensione verrà liquidata con il sistema retributivo” per quelle gestioni che in passato hanno adottato tale regime di calcolo (per Inarcassa fino al 2012), fermo restando che per i periodi successivi dovrà essere utilizzato solo il “sistema contributivo”.
Ma a me il forte dubbio rimane sul metodo di calcolo nel caso non si raggiungano per intero e nella sola gestione Inarcassa i requisti minimi (ora 32 anni di contribuzioni) in quanto la norma prevede che le casse determinerannoil calcolo con le regole di calcolo del proprio ordinamento

Scusa dan23 io non sono un'esperta ma hai guardato la circolare 140 Inps? alla sesta pagina il punto 3 Calcolo del pro quota a carico dell'Inps dove dice :"Per la determinazione dell'anzianità contributiva rilevante.........deve essere presa in considerazionela sola contribuzione maturata dall'interessato presso l'AGO ( assicurazione generale obbligatoria ) ecc ecc . Inarcassa ci rientra ? Se sai la risposta sai già se è retributivo o contributivo . Se la dici anche a me mi faccio un'idea,grazie

Condivido il dubbio di Dan23. La Cassa Ragionieri ad esempio prevede il calcolo retributivo fino al 2003 ma, da Regolamento vigente, solo se si hanno 34 anni di contributi e 68 anni di età. Diversamente, sempre da Regolamento vigente, è consentita la pensione anticipata con almeno 20 anni di contribuzione e 63 anni di età, con calcolo puro contributivo fin dal primo anno di iscrizione. Ora mi chiedo anche io: se avendo i requisiti della Legge Fornero (42 o 41 + 10 mesi) si devono considerati superati i predetti Regolamenti e quindi dovrebbe contare, per il calcolo retributivo-misto (fino al 2003 retributivo e poi contributivo), il fatto che comunque globalmente (tra Inps e Cassa) i 34 anni ci sono e anzi sono superati. Inoltre chi ha i 15 anni di Inps entro il 1990 è comunque nel sistema retributivo; verrebbe superata la problematica dei 18 anni di sola Inps entro il 1995 e questo fatto consentirebbe il conteggio come retributivo quanto meno fino al 2003? Se così non fosse si tornerebbe alla totalizzazione.
Ma allora dov'è la novità del cumulo gratuito? Di cosa stiamo parlando?
C'è qualcuno che si trova in una situazione simile alla mia? (15 Inps entro il 1990 e poi 27 di Cassa fino a oggi) Grazie

In attesa delle interpretazioni di ogni cassa professionale, provo a fare una domanda precisa ai più esperti di me:
- tenuto conto che ogni gestione interessata dal cumulo, determina il trattamento pro quota in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizioni maturati secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento......ed avendo maturato nella singola cassa professionale per. es. 20 anni mentre per accedere al trattamento pensionistico la cassa ne richiede minimo 30, mi pare scontato che con il cumulo contributi si possa andare in pensione anticipata dopo complessivi 42 anni e 10 mesi per i maschi, ma, ed é questa la domanda, con quale metodo di calcolo? Retributivo fino al 2012 (per es. per Inarcassa) nonostante non si abbiano raggiunti complessivamente i 30 anni di sola iscrizione ad Inarcassa oppure contributivo (e quindi non cambierebbe nulla rispetto alla totalizzazione salvo il diritto di andare in pensione anticipatamente)?
Grazie per chi vorrà chiarire