L'ultimo aggiornamento consente di verificare la data di pensionamento anche per chi cumula contribuzione mista da lavoro dipendente con lavoro autonomo (Artigiani, commercianti e Coltivatori Diretti) e di neutralizzare gli effetti della speranza di vita Istat su coloro che, essendo in mobilità, potrebbero maturare il diritto alla pensione dopo il 2018, entro tre anni dal termine della mobilità stessa. Diversi lettori ci segnalano, giustamente, che essendo gli adeguamenti alla speranza di vita non ancora noti in via ufficiale dal 2019 sarebbe bene presentare comunque istanza di accesso ove l'esclusione dalla salvaguardia dipenda proprio da tali adeguamenti. Il rischio è quello di rimanere esclusi ove gli adeguamenti definitivi risultassero inferiori a quelli stimati negli ultimi scenari demografici Istat (2007 e 2011).
L'aggiornamento contempla, come in passato, anche le deroghe previste in favore dei cd. quindicenni e di coloro che possono mantenere i requisiti agevolati di cui alla legge Dini, 57 anni e 35 di contributi (si tratta soprattutto di autorizzati ai volontari entro il 20 luglio 2007). Nel programma è possibile anche determinare la data di pensionamento, con le vecchie regole, a prescindere dalla salvaguardia sino al 31 dicembre 2023, una funzionalità utile per comprendere anche la ragione per la quale si risulta fuori dal perimetro di tutela (ad esempio per maturazione del diritto alla pensione oltre i 36 mesi dal termine della mobilità o del trattamento edile, oppure a causa della maturazione della decorrenza della pensione oltre il 6 gennaio 2019 o 6 gennaio 2018 per gli altri profili di tutela previsti dalla normativa).
Il testo della Legge questa volta non lo specifica ma si ritiene che, al pari di quanto previsto con la scorsa salvaguardia, la pensione per chi entrerà nel perimetro di tutela non potrà avere decorrenza anteriore al 1° gennaio 2017 (cioè non prima della data di entrata in vigore della legge di Bilancio). Gli interessati avranno tempo sino a 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di bilancio per produrre domanda di accesso alla salvaguardia all'Inps o alle direzioni territoriali del lavoro a seconda del proprio profilo di tutela. Nei prossimi giorni l'Inps e il Ministero del Lavoro metteranno a punto alcune Circolari in cui illustreranno in modo definitivo ed ufficiale le modalità di trasmissione delle istanze e i risvolti applicativi della novità.
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