Uno dei temi più urgenti e sentiti dall'opinione pubblica è quello della revisione della Legge Fornero per concedere un pò più di flessibilità in uscita nei confronti di quei lavoratori e soprattutto lavoratrici che hanno patito maggiormente l'innalzamento dell'età pensionabile dopo il 2011. Sorprende però come a scrivere non siano solo disoccupati senior, lavoratori precoci, addetti alle mansioni usuranti o ex quota 96 che si sono visti allungare l'uscita di 7 anni in pochi giorni, ma anche giovani preoccupati del proprio futuro pensionistico e tantissimi lavoratori che accudiscono i propri familiari con invalidità. Che chiedono il riconoscimento figurativo del periodo di cura svolto per assistere l'ammalato. Non si placano poi i commenti contro i vitalizi e stipendi di parlamentari e politici e, più in generale, contro le pensioni d'oro. Di certo c'è poco entusiasmo sul ddl sulle unioni civili, sulla riforma del lavoro autonomo e sulla legge delega per contrastare la povertà.
Ancora non chiara la direzione che Palazzo Chigi intende prendere sul tema: se procedere con una legge Delega, come suggerisce l'ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, oppure con un ddl ordinario che potrebbe avere un iter più snello. O se rimandare tutto ancora una volta. E' proprio la minoranza dem preme per la rapida apertura del capitolo. Secondo Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera, la flessibilità sarà la priorita’ del 2016 e, soprattutto, "ci auguriamo che gli impegni presi da Renzi vengano rispettati”".
