Pensioni, Quanto costano i contributi volontari nel 2023

Martedì, 21 Febbraio 2023
Circolare Inps con i valori 2023. Aumenti record dell’8,1% per l’adeguamento all’inflazione registrata lo scorso anno. Spesa minima di 3.898€ per coprire un anno ai fini pensionistici.

Nel 2023 per coprire un anno di contribuzione volontaria occorre una spesa minima di 3.898 euro rispetto ai 3.606 euro dello scorso anno. Lo rende noto l’Inps nella Circolare n. 22/2023 in cui sono contenute le consuete tabelle per la generalità dei lavoratori dipendenti ed autonomi iscritti all’Inps. Quest’anno, inoltre, continuano ad aumentare le aliquote dei collaboratori under 21 (23,25% artigiani e 23,73% commercianti).

Valori 2023

Le somme da versare differiscono a seconda della decorrenza dell'autorizzazione: prima o dopo il 31 dicembre 1995. L'ammontare del contributo volontario si ottiene, infatti, applicando alla retribuzione di riferimento (quella dell'ultimo anno di lavoro), l'aliquota contributiva vigente che per gli ex dipendenti è pari al 27,87%, se autorizzati sino al 31 dicembre 1995, e al 33%, per le autorizzazioni successive. La crescita dell’inflazione (+8,1%) ha determinato l’aumento dei minimali e dei massimali annui imponibili su cui si calcolano gli importi. Il minimale di retribuzione annua per l’accredito di una settimana è aumentato a 227,18€, pertanto, il contributo minimo non può essere inferiore a 74,97€ che moltiplicato per 52 settimane fa 3.898€. Per gli autorizzati ante 1996 il contributo minimo settimanale è di 63,32€ per un totale annuo di 3.292€.

La prima fascia di retribuzione pensionabile, oltre la quale si versa l’aliquota aggiuntiva dell’1%, è pari a 52.190€. Il massimale, valido per i soggetti privi di anzianità assicurativa al 31.12.1995 o optanti al sistema contributivo ai sensi dell’articolo 1, co. 23 della legge n. 335/1995 è di 113.520€..

Artigiani e commercianti

Per le due categorie di lavoratori autonomi le regole della prosecuzione volontaria, nonostante la riforma della materia introdotta dal dlgs n. 184/1997 (uno dei provvedimenti di attuazione della riforma Dini del 1995), fanno ancora riferimento alla legge n. 233/1990. Di conseguenza, agli artigiani e commercianti deve essere tuttora attribuita una delle 8 classi di reddito previste dalla legge richiamata e, in particolare, la classe il cui reddito medio risulti pari o immediatamente inferiore al valore medio mensile dei redditi prodotti dall'interessato negli ultimi 36 mesi (tre anni) di attività. L'aliquota obbligatoria 2023 è confermata in 24% per gli artigiani e 24,48% per i commercianti.

Parasubordinati

Ai fini della determinazione del contributo volontario deve essere presa in considerazione esclusivamente l'aliquota l'Ivs vigente per i soggetti privi di tutela previdenziale (non assicurati e non titolari di pensione) pari, per l'anno 2023 al 33% (25% per i titolari di partita Iva). Poiché il minimale per l'accredito contributivo resta fissato in 17.504 euro, l'importo minimo dovuto dai prosecutori volontari della Gestione Separata non potrà essere inferiore a 4.376,04 su base annua e 364,67 euro su base mensile per quanto concerne i professionisti, e a 5.776,32 euro su base annua e 481,36 su base mensile per quanto concerne tutti gli altri iscritti.

Documenti: Circolare Inps 22/2023

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