Pensioni, Cosa cambia per il personale scolastico dopo la legge di bilancio

Martedì, 25 Gennaio 2022
Entro il 28 febbraio 2022 docenti e personale Ata che intende usufruire della Quota 102 o di opzione donna dovranno presentare istanza di cessazione dal servizio con decorrenza dal 1° settembre 2022.

Si riaprono i termini per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio per il settore scolastico. Entro il 28 febbraio 2022 i docenti ed il personale ausiliario che matura i nuovi requisiti pensionistici introdotti dalla legge di bilancio 2022 (legge n. 234/2021) potrà presentare istanza per la cessazione dal servizio con decorrenza della pensione dal 1° settembre 2022. A breve dovrebbero uscire le indicazioni ministeriali. 

Si tratta in particolare dei lavoratori e lavoratrici che maturano 64 anni e 38 anni di contributi (cd. Quota 102) entro il 31 dicembre 2022 e delle lavoratici della scuola che hanno maturato 58 anni di età e 35 anni di contributi (rectius: 34 anni; 11 mesi e 16 giorni di servizio) al 31 dicembre 2021.

A queste ultime, come si ricorderà, è stato prorogato il diritto a fruire dell'opzione donna ma la scelta, come di consueto, va fatta con cura: l'opzione donna consente di anticipare l'uscita di alcuni anni ma comporta spesso una riduzione piuttosto intensa della misura del trattamento pensionistico a causa del ricalcolo con il sistema contributivo di tutta la carriera lavorativa. Nessuna riduzione del trattamento, invece, con quota 102: la pensione resta calcolata con il sistema retributivo sino al 31 dicembre 1995 e con il sistema contributivo dal 1° gennaio 1996 alla cessazione.

Ape Sociale

Tra le altre novità c'è pure la proroga dell'Ape Sociale, riconfermata per tutto il 2022 con l'inclusione tra i beneficiari nuove categorie di lavoratori che svolgono attività “gravose”. Tra queste, oltre agli insegnanti della scuola dell’infanzia, si aggiungono i docenti di scuola primaria in possesso di un’età anagrafica di almeno 63 anni e di almeno 36 anni di contributi , in servizio per almeno 7 anni negli ultimi 10 ovvero per 6 anni negli ultimi 7.

L'ape sociale resta fruibile, inoltre, per i lavoratori che assistono da almeno 6 mesi il coniuge o parente convivente con certificazione dell'articolo 3, co. 3 della legge n. 104/1992, gli invalidi civili con riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%, disoccupati di lungo corso che abbiano concluso la Naspi. In tal caso è richiesta un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.

I requisiti contributivi sono ridotti, per le donne, di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni. Vanno però interamente maturati nella gestione pubblica non potendosi ammettere il cumulo con altri spezzoni contributivi presenti, ad esempio, nella gestione privata.

I soggetti che maturano i requisiti nel corso del 2022 dovranno presentare l'istanza all'INPS per la verifica delle condizioni entro la data del 31 marzo 2022. Se la domanda sarà accolta sarà possibile presentare la domanda di cessazione dal servizio in formato analogico o digitale fuori dall'applicativo POLIS entro il 31 agosto 2022.

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