Riforma Pensioni, la Camera vota sui quota 96, opzione donna e precoci

Mercoledì, 19 Novembre 2014
La Commissione Bilancio della Camera esamina le proposte di modifica al ddl stabilità riguardanti i lavoratori precoci, la proroga dell'opzione donna, i quota 96 della scuola, esodati e ferrovieri.

Kamsin E' ripreso oggi in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati l’esame della legge di stabilità. In Commissione si registra un duro braccio di ferro tra maggioranza e minoranza con il Governo che ha aperto alla possibilità di apportare diverse modifiche al testo. Oggi, infatti, il governo dovrebbe presentare i propri emendamenti più importanti.

«Gli 80 euro non si toccano» ha annunciato ieri il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. Il governo sta valutando la possibilità di rendere strutturale la compensazione dei debiti delle imprese con il Fisco con i crediti da loro vantati nei confronti della Pa e di elevare l’esenzione fiscale dei buoni pasto fino a 7 euro per i ticket elettronici, a 6 per quelli cartacei, la revisione della tassazione sulla previdenza complementare e sulle Casse dei Professionisti, il taglio ai patronati. Sempre il governo ha presentato un emendamento che autorizza la Difesa a vendere gli immobili liberi di pregio all’asta riducendo il prezzo di vendita da porre a base d’asta. Ieri in commissione Bilancio è stata bocciata la proposta di trasferire le risorse della Cassa conguaglio per il settore elettrico alla Tesoreria unica.

Gli occhi, tuttavia, sono tutti puntati agli emendamenti segnalati dalle opposizioni al ddl che chiedono, in piu' punti, di modificare alcune criticità della Riforma Fornero del 2011.  In primis la possibilità di una estensione del regime sperimentale donna a tutto il 2015; la soluzione della vicenda dei quota 96 della scuola; la sterilizzazione delle penalizzazioni per i lavoratori precoci sino al 2017; alcune modifiche per i ferrovieri e gli esodati del settore edile o con alle spalle il fallimento dell'azienda. Pensionioggi.it ha già elencato le proposte emendative segnalate in Commissione per la loro votazione. Sulla vicenda si attende tra oggi e domani il parere del Governo e del relatore della maggioranza e quindi le votazioni della Commissione.

Ieri anche la sinistra del Pd ha presentato i propri emendamenti alla manovra per «correggere il segno della politica economica del governo» ha detto Stefano Fassina. Otto gli emendamenti sottoscritti da una trentina di deputati. Due riguardano il bonus bebè e il bonus Irpef. Per gli 80 euro l’idea è utilizzare l’Isee (Indicatore situazione economica equivalente) per ridefinirne l’attribuzione, tenendo conto della «composizione del nucleo familiare e di eventuali altri redditi» con un limite di reddito a 15 mila euro. Anche per il bonus-bebè varrebbe tale limite.

Zedde

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